martedì 24 dicembre 2013

Tortellini dolci al pesto

Allora, come sta procedendo la vostra Vigilia di Natale? State rimbalzando da un negozio all'altro come una pallina da flipper perché dovete ancora comprare tutti i regali? State mescolando un paiolo di brodo così grande da fare invidia a una strega? Siete in fila dal parrucchiere, o sotto le grinfie dell'estetista perché, caschi il mondo, per le feste dovete essere splendenti come un albero di Natale?
Qualunque cosa stiate facendo, qualsiasi programma abbiate per le feste, ho pensato di farvi i miei auguri lasciandovi una delle ricette più natalizie della mia regione: quella dei tortellini al pesto cotti al forno.

venerdì 20 dicembre 2013

Giornate campali

Ci sono giorni che sai rimarranno scolpiti nella tua vita per sempre, novità che ti cambiano la vita e senza possibilità di ritorno.
Momenti in cui il tempo sembra fermarsi e dilatarsi, mentre il mondo intorno a te scompare.
Attimi in cui un minuscolo filo colorato fa da spartiacque fra la gioia e il dolore.
Ad esempio il primo giorno in cui scopri di avere un capello bianco.
Ad esempio oggi O_o


martedì 17 dicembre 2013

Aggiornamenti di metà settimana (e metà mese)

Vi chiedevate dove fossi finita in queste settimane in cui bazzico poco sui blog? Lo so che era la prima domanda stampata nella vostra mente al risveglio e l'ultima che vi arrovellava lo stomaco la sera ;) Ecco quindi un aggiornamento di quel che succede dalle parti del nido. 
 
Anche quest’anno abbiamo fatto una due giorni di team building in montagna. Non è nevicato e il paesaggio non era incantato come l'inverno scorso ma il rifugio era decisamente accogliente e, complice il sole, il setting non era niente male.
 
Il primo giorno è stato fantastico: attività divertenti, risate, complicità, un clima festoso da gita di classe che ti fa quasi apprezzare anche il fatto di dormire in una camerata da 8 o dover dividere un unico bagno con 11 persone. Io e Stakanov abbiamo anche improvvisato un torneo di briscola davanti al fuoco, tanto per dire. 
Poi il giorno dopo, non so neanche come, l’incanto si rompe e un semplice gioco riesce a tirare fuori conflitti latenti, rancori, insicurezze e tutta una serie di implicazioni emotive abbastanza fuori luogo. Anche se sospetto che la causa scatenante fosse un dissapore Capo – Moglie, il malumore contagia tutti. E così un’uscita che doveva servire per compattare il gruppo termina con partecipanti scontrosi che non vedono l’ora di tornare a casa. Alla faccia dell’affiatamento sbandierato il giorno precedente.
 
Dopo questo aggiornamento pensavate che non potesse andare peggio? Sbagliato! Neanche un mese dopo quel post scoppia un’altra bomba: Poiana 3 caccia di casa il suo convivente dopo aver scoperto una corrispondenza segreta che testimonia senza ombra di dubbio una relazione tra lui e una collega. Che dura da un anno e mezzo. Come nella migliore tradizione, non sono mancati evergreen quali:
1) la maturità di lui che non trova il coraggio di confessare nemmeno davanti al fatto compiuto.
2) le date delle email che svelano come la tresca fosse già in atto quando lui e Poiana sono andati a convivere.
3) squallidi giuramenti su madre, sorelle e nonna per convincere Poiana “che non hanno mai fatto sesso” (peccato che i suoi frequenti mal di schiena fossero causati dalle loro acrobazie, descritte con dovizia di particolari nelle suddette email).
4) per finire in bellezza, l’incapacità di stare da solo e il conseguente tentativo, meschino ed egoista, di riallacciare i rapporti con la rassicurante compagna tradita che lui, sappiatelo, "ha sempre amato e mai messo in discussione".   
Per fortuna Poiana 3 ha avuto la presenza di spirito di aggregarsi alla prima partenza di Viaggiatori nel Mondo, senza neanche sapere bene quale fosse la meta. Adesso si trova in Birmania, dove internet è bandito e non c’è roaming internazionale. Ergo, lui non la può raggiungere :) Cosa succederà al suo ritorno non è dato sapere, ma spero di non doverla raccogliere di nuovo col cucchiaino perché non è stata una bella esperienza.


Che ci crediate o no, da un mese vado in piscina una volta alla settimana, talvolta due :) Annuncio altresì che ormai riesco a nuotare 4 vasche (da 18 m, mica 50, ma questi son dettagli ;)) senza fermarmi. Praticamente un miracolo. Certo, una spinta fondamentale mi viene data dall’acqua a 27° e dal fatto che la piscina sia praticamente deserta negli orari in cui vado io.

Ma come si sa, ogni medaglia ha due facce e il risvolto negativo della piscina è… l’estetista O_o
La rivoluzione delle mie abitudini da grizzly ha avuto anche risvolti comici. Primo, la ricerca dell’estetista più vicina al lavoro che, nel mio caso, è un centro “estetico” cinese. Ecco, non che io credessi che quei bunker oscurati, con immagini di ragazze ammiccanti, il neon rosso che lampeggia costantemente “aperto” e i “massaggi a quattro mani” in bella mostra nel listino fossero davvero dei centri estetici. Ma la mia tirchieria mi ha suggerito che forse, insieme ad altro, tanto perché la copertura funzionasse, potevano infilare nell’attività anche una ceretta a prezzo modico. Si sa che i cinesi sono imbattibili in questo. E va beh, non sto a raccontarvi la storia, vi confermo solo che no, in quei centri non fanno cerette. Solo “massaggi”.
E così mi sono spostata di un isolato e ho fatto la conoscenza dell’estetista dei licantropi di Twilight. Appena entrata, una ragazza che ha la metà dei miei anni mi chiede se la ceretta all’inguine la voglio totale. Quando rispondo che già fa abbastanza male una depilazione da costume, col cavolo che mi spingo oltre, lei mi scruta tra il deluso e l’incredulo e replica “Beh, almeno dietro la facciamo, vero?”
Per fortuna ho la prontezza di censurare un “Dietro in che senso?” e mi limito a balbettare che credo di poter sopravvivere senza. Come sentirsi più vecchia di dieci anni in dieci secondi.

Infine la bella notizia: finalmente abbiamo prenotato il viaggio di capodanno!! :D Dopo aver desiderato per anni di spezzare l’inverno con una vacanza al caldo, finalmente ho preso il coraggio di realizzare questo sogno. E anche se Mr Owl si lamenta perché abbiamo speso troppo, anche se non sempre riesco a non pensare alle oltre 8 ore di volo che mi aspettano, il conto alla rovescia è iniziato: se tutto va bene, fra due settimane sarò col sedere nell’acqua di Watamu beach, Kenya :)
 

lunedì 9 dicembre 2013

DIY regali natalizi economici e fatti in casa: rilavorare il sapone.


Dopo il grande successo di questo post (che ci crediate o no, ancora oggi c'è chi mi chiede chiarimenti per replicare l’esperimento degli zuccherini ;)) ho pensato di scriverne un secondo, dedicato ai piccoli regali fatti a mano che ho progettato per quest’anno. Presa da un guizzo di entusiasmo vedendo le meraviglie che circolano in rete, mi sono lanciata nientepopodimeno che sulla rilavorazione del sapone.
Il fatto che il post esca solo ora, mentre l'esperimento era iniziato a metà novembre, la dice lunga sui risultati ^^' Ebbene sì, il mio primo sapone non è riuscito alla perfezione ma dopo diverse ciofecate tentativi sono saltate fuori anche saponette decenti. Io considero la saponificazione (anche nella sua forma più semplice della rilavorazione) un DIY di livello due di difficoltà ;) Se non avete programmi per questa sera di festa, potrebbe essere un buono spunto ma vi avverto, non abbiate fretta!


martedì 19 novembre 2013

Kinderdijk: mulini a vento e campagna olandese

Eravamo indecisi se dedicare una giornata a Kinderdijk: sospettavamo fosse troppo turistico e quindi una perdita di tempo. Per fortuna alla fine abbiamo deciso di andarci!
Non si può lasciare l'Olanda senza un assaggio della campagna, senza un giro in bicicletta lungo i canali, attraversando i ponti, tra mucche e mulini a vento, proprio come nella più classica cartolina :)


Innanzitutto, mentre arrivate tenete gli occhi bene aperti perché i paesini nei dintorni non sono meno splendidi della meta: casette che sembrano uscite dalle fiabe, una più bella dell'altra, hanno messo a dura prova la pazienza di Mr Owl che a ogni metro mi sentiva urlare "Fermati! Questa la devo proprio fotografare!"
Ovviamente non sono riuscita a ritrarre neanche un decimo di quello che avrei voluto immortalare, ma forse anche questi pochi scatti al volo riescono a darvi un'idea dell'atmosfera.

giovedì 7 novembre 2013

Cose che ho imparato in questi quattro anni

Due anni fa eravamo qui, l'anno scorso qui...
... E quest'anno qui, a non ricordarci nemmeno del nostro anniversario ^^'
Ma spero saremo perdonati, noi due ci perdoniamo di sicuro ;) che l'ultimo periodo è stato intenso. Non solo per me, come sapete, ma anche per Mr Owl: ha avuto una promozione (no, ovviamente non comporta un aumento di stipendio, che vi credete? Tzè, questi morti di fame, sempre a pensare ai soldi... Solo gloria -poca- e responsabilità -tante-) e da mesi è invischiato in delicate questioni familiari che mi fanno rivedere le mie teorie sulle famiglie numerose: ultimamente inizio a pensare che i figli unici, come me, siano molto più fortunati di quel che pensano...

Comunque, dicevo, la giornata di oggi è partita in salita: scendo per colazione e chi mi trovo sul divano? L'Uomo di Piombo O_o
Dico io, esiste un modo migliore d'iniziare la giornata che trovarsi il suocero tra i piedi che ti fa compagnia durante la routine mattutina fatta di pipì - bollitore del tè - raffica di sbadigli - conteggio dei biscotti che ti puoi concedere (stamattina taaaanti!) - altra pipì - sorseggio del tè? Ovviamente tutto questo mentre sei ancora in pigiama, mezza addormentata, coi capelli arruffati e gli occhi cisposi?
Sì, c'è di meglio: la ciliegina sulla torta è stato il motivo della visita, ovvero il cartello affisso sul portone nottetempo che annunciava lavori alla rete fognaria, con conseguente impossibilità di uscire ed entrare in auto. Praticamente tutti gli abitanti del palazzo, tranne la sottoscritta che si sposta in bici :), rischiavano di rimanere bloccati per due giorni se non avessero spostato immediatamente le auto... in parcheggi a pagamento, of course. Non c'è bisogno che vi racconti nel dettaglio il fuggi fuggi generale, le telefonate all'ufficio permessi, lo scazzo generale e particolare di Mr Owl che ha dovuto saltare a piè pari la sessione mattutina di pianoforte, vero?
Ebbene, arrivata in ufficio (finalmente relax! ;)) noto che il ticker del Nido mi augura un buon compleanno. Compleanno?... Osti, è il nostro anniversario!! Opperbacco, bisogna rimediare! Ecco quindi le sette regole d'oro che ho imparato in questi anni (so che non vedevate l'ora ;))
 

giovedì 31 ottobre 2013

Le poiane in questo momento

Inutile girarci intorno, lo stormo di Poiane sta vivendo un momento non troppo felice. Le uscite si sono diradate fino a raggiungere i minimi storici, con disappunto di tutte credo, mio di sicuro.

Tutto è cominciato quando Poiana 1 ha smesso di essere libera il venerdì sera, la "nostra" sera, il momento dedicato da anni allo spoianamento selvaggio. Questo avveniva poco meno di un anno fa per colpa di Lui, l'undicesima piaga d'Egitto, la più grande palla al piede che un volatile abbia mai dovuto sopportare, il Poiana 1 Marito. Se le altre Poiane evitano il matrimonio come la peste, forse un pochino conta anche la brutta esperienza della nostra compagna. Iniziata non sotto i migliori auspici (Ma sei sicura? Non sentirti giudicata, noi ti capiremmo! Guarda che se vuoi, invece di accompagnarti all'altare, ti portiamo all'aeroporto... ecc.) la loro unione è proseguita sempre peggiorando, fino a raggiungere un livello in cui Poiana 1 è praticamente agli arresti domiciliari. Scherzi a parte, a causa di una malattia psicologica di lui, peggiorata dal suo carattere difficile, la vita di Poiana 1 si è trasformata in un tunnel da incubo e la loro relazione si è ridotta pian piano a un rapporto malato - badante. Le prime volte in cui ha vuotato il sacco e, tra le lacrime, mi ha confidato cos'era diventata la sua vita non ci potevo credere. Sembrava di assistere a un film dell'orrore: era impensabile che in una casa 'normale', tra gente 'normale' si consumasse un'aberrazione simile. Poi lo stupore è diventato sdegno e rabbia, ma non c'è niente da fare: nonostante tutto Poiana 1 non ce la fa a lasciarlo. Che sia paura, senso del dovere, spirito di sacrificio o scarsa autostima (non certo amore) il risultato è lo stesso: lei rimane nella sua prigione, pur avendo in mano le chiavi del lucchetto.

mercoledì 30 ottobre 2013

Aggiornamenti vari di metà settimana.

La prima versione del titolo era aggiornamenti inutili, siete avvisate! ;)

- Ho imparato a usare WhatsApp (o come cavolo si chiama. Lo spelling non mi è ancora entrato in testa ^^'). Alla buon'ora direte voi! Eppure è una piccola rivoluzione per chi, come me, fino a un mese fa si teneva ancorata al vecchio cellulare risalente al vecchio millennio e guardava con sospetto gli smartphones. Adesso mi manca solo di scaricare Instagram per diventare una vera bimbam ehm, persona mediamente tecnologica.

- Sto pensando di andare in piscina. No, non è per il 6 che ho visto sulla bilancia, no, no, no, figuriamoci! E' solo che non mi tengo più dalla voglia di fare sport XD Per ora ho guardato gli orari del nuoto libero e ho riesumato da non so più dove costume intero e cuffia. Il prossimo passo è affrontare la ceretta. Direi che siamo a buon punto, no? Forse per l'anno nuovo sarò pronta a calcare il bordo vasca.

- Abbiamo trovato la casa in collina per la prossima estate! E' un nido minuscolo ma delizioso, perfetto per noi due soli. Non ho mai visto una casa in affitto tanto curata... In effetti i proprietari (che ci hanno vissuto fino ad oggi) non volevano darla in affitto, si sono convinti solo dopo averci visto. Evidentemente sembriamo due persone affidabili e ordinate. Ahah :) ...
... O_o Speriamo solo di riconsegnargliela in condizioni decenti a fine estate ! ^^'

- Nell'amena pianura padana l'autunno è ufficialmente iniziato. Non date retta alle temperature piuttosto alte. Il grigiore diffuso, l'alternanza di nebbia e foschia, un'umidità che fa invidia a Saigon, quella pioggerellina fitta e insistente che piace tanto ai miei capelli e le giornate drammaticamente corte parlano chiaro: è decisamente autunno e io, per dirla in parafrasi, me la faccio sotto. Spero tanto, tanto, tanto, che quest'anno vada meglio dell'anno scorso. Se vi avanzano "vibrazioni positive" qui sono le benvenute, eh? ;)

- Per festeggiare la fine della fase di lavoro intenso, io e Mr Owl abbiamo deciso di regalarci un weekend fuori porta. Per fortuna una volta tanto ci sono anche giorni festivi che cadono giusto di venerdì, dandoci la possibilità di un weekend lungo senza chiedere permessi :) Dopo un'intensa ricerca ho trovato un'offerta che mi sembrava ottima... Vi farò sapere al ritorno! L'unica cosa è che stamattina ci siamo accorti... ehm... di non aver controllato il meteo ^^' Ma tanto in Toscana questo weekend danno un sole che spacca le pietre, vero? VERO???


 

lunedì 21 ottobre 2013

Ah davvero? Ottobre sta già per finire?

E io che non mi sono neanche accorta che fosse iniziato!
Come avrete giustamente intuito, ancora una volta sono stata fagocitata dal lavoro. Perché organizzare eventi è stimolante, adrenalinico, qualche volta anche "figo" (per chi ti guarda da fuori ;)) ma comporta periodi (anche lunghi, quando un evento segue l'altro senza pausa) in cui non ci sei per nessuno. Nello specifico, tre settimane di lavoro ininterrotto con: 0 giorni di pausa, 13 giorni fuori città, 1 trasferta di Mr Owl a Londra (ovviamente in uno dei rari momenti in cui io ero a casa).
Quando rientri sei completamente sfasata, come in preda a un jet lag pesante: quando suona la sveglia non sai più da che parte è il comodino, non ricordi in che cassetto sono le tue cose, ti senti strana a prendere le creme dall'armadietto del bagno invece di scavare nel beauty, senti squillare il telefono (rigorosamente quello aziendale, non il personale) anche quando tutto è tranquillo e perdi completamente il conto dei giorni, con conseguenze medio-gravi come trovarti in auto in mezzo alle bancarelle perché non ricordavi che fosse martedì, giorno di mercato, o dimenticarti il compleanno di un'amica.

mercoledì 25 settembre 2013

Pensieri sparsi sul rientro

- Dopo neanche un mese di lavoro mi sembra di essere qui seduta alla scrivania, da sempre. Com'è possibile che la settimana scorsa mi sia svegliata pensando "Sento di aver proprio bisogno di una lunga vacanza", salvo poi realizzare che arrivo dritta dritta da cinque settimane di ferie estive? Non vi dico che delusione quando me ne sono resa conto...

- Soffro di letargia fulminante. Del tipo che la sera alle nove inizio a sbadigliare e non arrivo sveglia alla fine dei titoli di testa dei film. Sono pigra e pur progettando un piano d'attacco poderoso alla cellulite, di fatto rimando qualsiasi iscrizione a palestre o piscine.

- A questo proposito, ieri mi è venuta la malaugurata idea di salire sulla bilancia. Dico io, ci sarà stato pure un motivo se la evitavo da ben cinque mesi... Infatti il verdetto mi ha fatto mancare. Ebbene, mi autocondanno alla pubblica gogna e ve lo confesso: per un pelo non ho visto il SEI. Ma un pelino tale che se fossi salita inspirando invece che espirando il temutissimo numero sarebbe apparso, il vigliacco. Non è tanto il numero in sé che mi ha depresso, quanto il fatto che arrivi dopo un'estate in cui ho cercato di controllarmi: niente dolci a fine pasto, niente merende colossali, ho evitato di assaggiare un sacco di piatti tipici. Per che cosa, di grazia? E non tirate fuori il metabolismo: lo so che dieci anni fa era decisamente più arzillo e mia madre mi ha già gentilmente informato della caduta libera che avverrà nei prossimi vent'anni. Siamo a posto.

- Con micidiale tempismo, proprio ieri è rientrata dai Caraibi la nuova collega (come l'avevamo chiamata? El Tigre Jurásico?) raccontando di come finalmente è riuscita a metter su due chili in vacanza, lei che in genere dimagrisce sempre e torna pelle e ossa, povera stella. Dopo avermi illustrato con dovizia di dettagli il perché e percome del suo nuovo nail-art (dopo tutto non scordiamoci che è una manista) e avermi abbondantemente sfrantecato descritto l'insistenza di questo corteggiatore che "proprio non vuol capire che non c'è storia", per fortuna sono riuscita a sviare il discorso su un terreno più interessante, ovvero le offerte per le vacanze natalizie ;)

- Perché sì, dopo 33 inverni trascorsi nella fredda, umida e nebbiosa pianura padana mi è venuta una gran voglia di provare a spezzare il lungo buio con una vacanza al caldo. Mentre io sono indecisa tra Capo Verde e St Lucia, il mio portafoglio valuta le opzioni Sicilia-in-campeggio vs Canarie-villaggio-all-inclusive e la mia paura dell'aereo propende per Gatteo mare o le pinetine dei lidi ferraresi. Nel frattempo, ovviamente, Capo non è informato della mia idea di chiedere due settimane di ferie per Capodanno.

- So che lo aspettavate da tempo. Ebbene sì, la detonazione è avvenuta: dopo quindici giorni di armistizio più o meno pacifico, la settimana scorsa Stakanov mi ha fatto proprio saltare i nervi. C'è mancato davvero tanto così perché scaraventassi dal balcone lei, la sua faccia da schiaffi e quel modo di fare che farebbe imbestialire un bonzo. E avrei fatto la felicità di parecchie persone, ohhhh sìììì! Una standing ovation da qui alla città dove abita. Per fortuna della mia fedina penale, però, dopo un'ora dalla sfuriata se n'è andata, lasciandomi tutto il pomeriggio a disposizione per far sbollire la rabbia in solitudine.

- Dopo i primi due giorni di pioggia e aria umida (grazie autunno!) la monarchia tricologica sulla mia testa ha ripreso vigore e al momento giro sormontata da una fitta nuvola di stoppa. Fichissima! Quando anche tua madre ti guarda col naso arricciato e dice che dovresti proprio curarti di più non c'è molto da aggiungere. Sto persino considerando la possibilità di tagliarmi i capelli, per la prima volta in vita mia. Dicono che sia molto liberatorio (e sì, mi viene in mente lui ;)) Chissà...

- E' un periodo che al lavoro sto collezionando una discreta serie di... diciamo così, interruzioni precoci di comunicazione, tanto per non dire scornettate sui denti. Lunedì un cliente, sabato il soccorso dell'ACI, oggi perfino un operatore di Fastweb. Avete letto bene, un venditore di call center... Ma non è a loro che viene sbattuto il telefono in faccia per definizione?? O_o

- Domenica sono stata al matrimonio di quell'addio al nubilato. Di nuovo non mi aspettavo una cerimonia da manuale - e facevo bene, perché in effetti il vestito mi faceva orrore, i fiori altrettanto, la musica in chiesa era inascoltabile, l'apparecchiata misera e la gente discretamente rozza. Eppure è stato, a sorpresa, uno dei pochissimi matrimoni in cui mi sono commossa, nonostante non fossi particolarmente legata alla sposa e avessi visto lo sposo solo due volte. Questo perché si sono rivelati
una coppia così dolce, affiatata e tenera da far sciogliere anche il cuore più algido, come il mio ;)
Va da sé che a quel punto tutti i dettagli estetici erano già scomparsi per lasciare posto solo al ricordo di un bellissimo matrimonio. Quando vedi due persone così adatte una all'altra da sembrare plasmate per incastrarsi perfettamente non puoi non essere contagiata da tanta gioia e non unirti al festeggiamento con trasporto totale. E poi vabbè, mi sono trovata a pensare che il mondo in fondo è un posto bellissimo se succedono ancora magie simili, ma queste riflessioni preferisco risparmiarvele, ho uno scampolo di dignità da salvaguardare ;) Vi lascio però con una fotografia unica, eccezionale, un documento dal profondo valore storico: sarà per la stanchezza atavica di cui parlavo al punto due, sarà per la mancanza di tè in quel fine ristorante, fatto sta che per evitare di cadere bocconi sulla torta nuziale con tanto di bolla al naso sono arrivata addirittura a compiere il grande passo...



 

mercoledì 18 settembre 2013

L'Aia, l'elegante città reale

Che si chiama poi Den Haag. No, tanto per evitarvi la mia figuraccia: quando le amiche olandesi a cui avevo chiesto consigli su posti da vedere mi hanno suggerito Den Haag ho risposto "Ah, è un quartiere di Amsterdam?" Ecco, nel caso qui fuori ci sia qualcuno altrettanto ignorante in geografia vi do subito questo aiutino ;)

Den Haag è probabilmente la città olandese che mi è piaciuta di più. Chissà, forse per la sua eleganza: un centro storico degno di questo nome, con bei palazzi, negozi (tra cui questo dove sono scomparsa per mezz'ora buona), locali, ma anche ampi spazi verdi e quartieri residenziali che ho appena sbirciato ma mi hanno fatto venire l'acquolina. Certo, essendo una città e non più un paesino nasconde angoli meno affascinanti, dove non arriva il luccichio delle vetrine e lo sfarzo dei quartieri signorili, ma rimanendoci sono un giorno e mezzo mi sono voluta concentrare sugli aspetti più belli. E non sono pochi :)

Sicuramente il fatto di alloggiare in questo delizioso albergo ha reso tutto più facile ;) nonostante alcuni difetti è stato in assoluto quello che ho preferito nell'intera vacanza.


Eppure il primo approccio con L'Aia città non è stato dei migliori...

venerdì 13 settembre 2013

's-Hertogenbosch - ma chiamatela pure Den Bosch

Den Bosch - o 's-Hertogenbosch (un premio a chi lo pronuncia giusto) - deve il suo insolito nome, Bosco Ducale, a Enrico I Duca di Brabante e ai suoi vasti possedimenti in quella zona boscosa... Zzzzz


Den Bosch, capoluogo del Brabante Settentrionale, è la città natale dell'omonimo pittore di cui però non conserva nemmeno un quadro... Rooooonf


Den Bosch è la patria della famosa Bossche Bol, una palla di pasta dolce delle dimensioni del pugno di Primo Carnera, ripiena di panna e ricoperta di cioccolato fondente.
Ecco, ci siamo. Questo è l'incipit giusto :)

Foto dal web

E mi precipito ad annunciare, maliziose lettrici che non siete altro, che io non ho assaggiato cotale bomba calorica. Dopo il meritato applauso, possiamo continuare :)

martedì 10 settembre 2013

Maastricht l'elegante

Vi dirò, mentre progettavo l'itinerario del nostro viaggio olandese consideravo Maastricht solo una comoda tappa, proprio lì a sud del paese, in vicinanza della frontiera. L'unico dettaglio che la salvava dal completo anonimato era il celebre Trattato, per il resto vuoto completo: non sapevo nulla di lei. Né mi aspettavo molto.

Abbiamo iniziato molto bene con un'accoglienza calorosissima in hotel. Il nostro primo incontro con le reception olandesi è straordinariamente positivo: una ragazza ci riceve con un sorriso simpatico, ci stringe la mano e, mentre ci offre una tazza di zuppa calda, chiede com'è andato il viaggio. Noi, reduci dalla famigerata cordialità francese, siamo un po' spiazzati da tanta amabilità ma ci abitueremo presto perché sarà una delle costanti della vacanza. Veramente un punto a favore dell'ospitalità olandese!

lunedì 9 settembre 2013

Viaggiare in Olanda

Ecco la nostra meta dell'estate: l'Olanda! Un paese in cui nè io nè Mr Owl avevamo mai messo piede... Dettaglio che non rivela un'irresistibile attrazione ;)
In effetti non avevo mai provato il fascino delle piatte terre sotto il livello del mare, di mulini, zoccoli e tulipani (che peraltro non ho visto) nè il richiamo delle trasgressioni di Amsterdam che ai miei occhi appariva una successione di ponti, coffee shop e prostitute in vetrina.
Da parte sua Mr Owl era preoccupato di annoiarsi: "L'Olanda è così piccola, cosa faremo per dieci giorni lì? Non sarà meglio fare un salto anche in Belgio?"
Se ci penso adesso mi viene un po' da ridere :) Cosa c'è di più bello che essere sorpresi da una meta che non prometteva nulla di speciale?

giovedì 5 settembre 2013

E quindi? Cosa mi metto? AIUTO!

Non era nemmeno finito il primo giorno in ufficio che gongolavo per la bellezza dei rientri soft: poco lavoro, tante chiacchiere, ritmi rilassati,  possibilità di fancazzare online volevo dire, l'organico non ancora al completo quindi silenzio e tanto spazio per sè, la porta che dà sul terrazzo aperta a far entrare il sole, che ormai non fa più così caldo, e tanti altri piccoli dettagli che rendono il rientro meno doloroso.
E così, mentre gustavo beata una tazza di tè chiacchierando con Capo, la sua domanda arriva a bruciapelo: "Cerco un volontario che venga a Londra con me questo weekend".
La mia mentre ancora in vacanza vaga tra ricordi sbiaditi: caspita, sono 17 anni che non vado a Londra! Possibile? Sì, sì, è proprio così, accidenti... Sarebbe bello tornarci, vederla di nuovo, scoprire cos'è cambiato in tanto tempo, e poi in questo periodo il clima dovrebbe essere bello, oddio, per come può fare bel tempo a Londra...
Insomma, un flusso di coscienza che mi porta a rispondere prontamente: "Potrei venire io!"
Capo, evidentemente soddisfatto, parte in quarta snocciolando le sciccherie dell'evento - che, si sa, lui è un bravo venditore - ma ben lontana dall'entusiasmarmi, inizio lentamente a temere di aver accettato troppo prontamente. Quando esce dalla stanza controllo il sito dell'evento e, in particolare, vado di cliccata compulsiva sulla temibile finestra "dress code". Il responso?

"For such a unique atmosphere it has to be smart and elegant. A mixture of Royal Ascot, a Buckingham Palace garden party and the film set of the Great Gatsby."
Ora, io sarò anche impedita in fatto di moda, ma c'è qualcuna in tutta la blogsfera che riesce a interpretare questo look? Ma soprattutto, c'è qualcuna che nel suo guardaroba ha una mise che corrisponde a questa descrizione??
Mentre il mio colorito s'inverdisce, continuo a leggere: "Senza dimenticare, ovviamente, che il clima di Londra è capriccioso, quindi non scordate di infilare un brolly (che sarebbe poi un'umbrella, grazie google) nella vostra Birkin (che sarebbe poi 'na borsa, ri-grazie google)
Per finire in bellezza, segue la foto di un topone transgenico con il volto coperto da un enorme cappello da diva, di quelli che farebbero andare in solluccheri Elisabetta, regina madre e regina nonna. No, per dire, io di cappelli ho solo quello di lana nero con pom pom e treccine pendule da legare sotto al mento, per coprire bene le orecchie. Sapete che figurone farei a Buckingham Palace con quello?
In definitiva, non so se essere più in panico per l'aereo (tra parentesi, dovrò svegliarmi alle 4 del mattino: immagino già il viso fresco, riposato e ben truccato che sfoggerò) o per l'abbigliamento O_o

P.S. A proposito di tempo capriccioso, due giorni fa le previsioni davano nuvoloso, minima 12° e massima 16°; ieri pioggia, minima 13° e massima 26°; oggi sole, minima 11° e massima 20°. Dite che il famoso look a cipolla andava ai tempi di Gatsby?

martedì 3 settembre 2013

Colmar e le sue case da fiaba


Rieccoci infine: l'avevo detto che mi sarei goduta il mese di vacanza, eh? Ecco perché non mi sono fatta viva per tutto agosto ^^'
E di cosa si parla a inizio settembre in ogni ufficio, ad ogni macchinetta del caffè, in ogni sala riunioni che si rispetti se non delle vacanze? ;) Eccovi dunque la prima tappa del mio diario di viaggio!

lunedì 2 settembre 2013

Dopo un mese di vacanza

Dopo un mese di vacanza il rientro non è mai facile.
Può capitare di non sentire la sveglia (Ma cos'è questo suono molesto che non smette neanche se lo calcio? Un nuovo modo di russare di Mr Owl?)
Oppure di dimenticare il cellulare di lavoro a casa (sbadataggine o lapsus freudiano, a voi il giudizio)
Di non ricordare più quali sono le chiavi dell'ufficio, o la password del computer.

Soprattutto tutto questo può capitare se l'ultimo weekend di vacanza, invece di startene a casa a goderti le ultime ore di riposo come ti eri prefissata, dormi 5 ore per notte ;)

venerdì 26 luglio 2013

La trasferta russa - ultimo giorno: il Monastero di Novodevici

E anche il dentista è fatto. Dopo aver trascorso una mattinata in bagno (ho già detto che il dentista è la seconda situazione che mi terrorizza di più, dopo l'aereo?) finalmente anche la vecchia otturazione è stata sistemata, meglio tardi che mai ^^'
Naturalmente ho festeggiato con la tradizionale focaccia e gelato, che però mi sono sbrodolata più che altro sul vestito... Si vede che il nuovo dentista ci ha dato dentro con l'anestesia e adesso ho tutta la bocca storta. Sono anche un po' preoccupata: è normale? Non è che mi ha toccato un nervo? E' mai successa la stessa cosa a qualcuna di voi?

A parte questa piccola preoccupazione, oggi è una giornata gloriosa: mancano solo 4 ore all'inizio delle vacanze... E che vacanze... Mi vergogno un po' a dirlo, ma ehm, sì, tornerò in ufficio il 2 settembre!! :D
Finalmente ho parlato con Capo degli straordinari accumulati (sia quest'anno sia lo scorso) e sono uscita vittoriosa: mi godrò uno stacco di ben cinque settimane! :)))) L'unico peccato è che Mr Owl non farà altrettanto, quindi non possiamo goderci un super viaggio più lungo del solito... Pazienza... Anche stare a casa a leggere e rilassarsi non è male ;)

A proposito di vacanze, prima di iniziare con i diari di viaggio dell'estate, volevo concludere quelli rimasti in sospeso, in particolare il racconto della trasferta moscovita di febbraio. Manca l'ultimo giorno che, nonostante il poco tempo a disposizione, è stato però il più bello dal punto di vista turistico.
Nel caso vi siate persi le tappe precedenti, vi ricordo che potete trovare il riassunto qui, ovviamente alla voce "MOSCA".

martedì 23 luglio 2013

Col piede sbagliato

Ecco com'è partita la nuova collega che da una settimana si aggira per l'ufficio.
Anche per lei dovremo trovare un soprannome; per ora proporrei il primo che mi viene in mente, facciamo "El Tigre Jurásico", a caso, ovviamente ;)
Anche se è nuova, per una volta concedetemi di essere cattiva e di lasciarmi andare a qualche pregiudizio. D'altra parte con un inizio così si fatica a fare altrimenti!


giovedì 18 luglio 2013

Non è mai troppo tardi

Robin non è mai stata un'amante dei bagni di folla; anche da adolescente preferiva la compagnia di 8, 12, 16 amici, non i mega party che raccolgono tutti i teenagers nel raggio di 30 km, che siano amici, conoscenti, conoscenti di conoscenti o perfetti sconosciuti. Di feste faraoniche non ne ha mai organizzate, ha partecipato sì a qualcuna, più per far contenti gli amici o i fidanzati che per piacere personale, ma la sua preferenza è sempre andata per le situazioni più ristrette, dove sai chi hai intorno e riesci a chiacchierare come si deve - invece di dover faticare per intavolare un discorso di senso compiuto con l'estraneo mezzo ubriaco che ti capita di fianco.

Beh, c'è sempre tempo per recuperare.

giovedì 4 luglio 2013

Shhhhh, acqua (termale) in bocca!

Quest'ultimo evento era iniziato proprio per il verso giusto, con me e CollegaCarina * che partivamo su una Jaguar F type nuova fiammante, indiscutibilmente tamarra con quel colore bianco lacca e gli scarichi sportivi rumorosi ma, diciamocelo, ci ha dato anche qualche soddisfazione. Ad esempio essere abbordate da ogni casellante d'autostrada o benzinaio (che volete farci, i complimenti fanno sempre piacere ;)) oppure scappottarsi alla vista delle montagne e proseguire coi capelli al vento, gli occhiali da sole, ridendo come due oche quindicenni.
Non che la fase vamp sia durata molto: ovviamente dopo pochi chilometri è iniziato a piovere e i nostri inutili tentativi di chiudere la capote sono serviti solo ad ad alzare l'alettone, diventando, se possibile, ancora più maranze ^^' Nel frattempo i capelli fluenti diventavano due ananassi gretti e noi, continuando a ridere come oche, arrivavamo a Bormio con un look perfetto per la cena di gala :)

* che non si chiama Collega Bella semplicemente perchè il soprannome era già stato preso: Capo ha un certo occhio nello scegliere le sue collaboratrici ;))

sabato 22 giugno 2013

ARRANCANDO, ARRANCANDO… GIVEAWAY

Sono di nuovo sparita per un po’, assente giustificata spero :)
Dopo l’evento di inizio giugno, quello dei travestimenti rinascimentali tanto per intenderci O_o, non c’è stato tempo per riposarsi, nemmeno un weekend: ci siamo subito buttati nell’organizzazione dei due eventi contemporanei che inizieranno lunedì.
Mamma Pettirosso ormai ha rinunciato a tenere il conto delle trasferte mie e di Mr Owl (l’avevo già detto che a giugno ci siamo visti praticamente solo 4 giorni – e neanche tutti di seguito?) Quando mi vede comparire sulla soglia di casa sua esclama con un sorriso 85 denti “Toh, la ragazza con la valigia!” E’ così che mi chiama da un anno a questa parte: pare che il piccolo trolley rosso sia diventato parte di me, quasi una propaggine del mio corpo.

venerdì 7 giugno 2013

Cartolina dal rinascimento



Immaginatevi una poveretta, in compagnia di colleghe poverette, che deve raccogliere un branco di ospiti poveretti (ma inconsapevoli di esserlo) tutti costretti in elaborati costumi rinascimentali.
Immaginate di doverli ficcare in un pullman, cercando di fare spazio alle gonne enormi, mentre quelli ridono come matti e si divertono più che a una gita scolastica, si prendono in giro per i rispettivi travestimenti - e tu invece maledici il bustino che ti spezza il respiro, o quelle fastidiosissime perle che ti sballonzolano sulla fronte. Per non parlare della figura di tolla nel camminare in fila indiana verso un castello mentre la gente normale intorno si stropiccia gli occhi o pulisce gli occhiali, per essere sicura di aver visto bene. Meno male che non hanno chiamato anche la neuro ;)
E quando finalmente arrivi, dopo essere inciampata un paio di volte nel sottogonna mentre sdalivi le scale, ti becchi anche il cazziatone del padrone di casa, che non sa evidentemente di essere entrato da un pezzo nel XXI secolo, perchè la tua borsa non è affatto indicata al costume.
Ovvero, cosa non si fa per lavorare oggigiorno...

Da ieri siamo a Firenze, l'evento è come al solito stressantissimo e molto impegnativo ma vedere la cupola del Duomo di fianco a te mentre lavori, oppure fare le solite, interminabili telefonate lungo l'Arno durante un tramonto mozzafiato (invece che chiusa in un ufficio) beh, fa quasi sembrare il lavoro meno faticoso :)


sabato 6 aprile 2013

Se avessi tempo...

Se dico "latitanza" vi viene in mente qualcuno?
Non che non abbia niente da dire, di cose da raccontare ce ne sono parecchie.


lunedì 25 marzo 2013

La trasferta russa - il giorno x, ovvero l'odissea del parrucchiere


Ed eccoci arrivati a mercoledì 20 febbraio. Il grande giorno.
Per la cena in ambasciata? Noooooo, per la spedizione dal parrucchiere! :D
Come molte di voi hanno intuito, è stata una vera e propria avventura.
La tabella di marcia della giornata prevedeva: mattinata in ambasciata, ritorno in hotel dopo pranzo, disbrigo questioni burocratiche, parrucchiere alle 16.00 per me e CollegaNuova, ritorno in hotel, doccia-vestizione-trucco e partenza per l'ambasciata. Naturalmente le cose non sono andate come da programma. Avevate qualche dubbio? ;)
Ma partiamo dall'inizio


martedì 19 marzo 2013

Nonna Pettirosso




No :)

Buon compleanno Nonna Pettirosso. Anche quest'anno, mentre tutto il mondo celebra la "festa dei becchi" - come ti piaceva chiamarla con la tua vena dissacrante - noi ci troviamo per festeggiare te. Quest'anno la cena per il tuo compleanno sarà per la prima volta nel Nido.

Alla gente sembra strano continuare a ricordare il compleanno di qualcuno che non c'è più da ben otto anni, ma per me è naturale: rinsaldare i legami familiari tra i vivi è il modo migliore per celebrare i morti. E poi noi siamo sempre stati anticonvenzionali, tu in particolare ;)

Come descrivere una donna come te, una personalità esplosiva, così forte e travolgente che ogni aggettivo sembra riduttivo?


lunedì 11 marzo 2013

lunedì 4 marzo 2013

La trasferta russa - 2° giorno

Il primo risveglio a Mosca è irreale: nonostante siano le 8.00, quando apriamo le tende fuori è completamente buio. Nella hall dell'hotel ci aspetta Guida, un ragazzo italiano molto in gamba che dopo il liceo si è trasferito in Russia e ora, a soli 23 anni, parla molto bene il russo, è il referente moscovita di un'importante ditta italiana (anche loro sponsor del nostro evento) e orgogliosamente si mantiene da solo in una città in cui vivere è molto difficile. Per la cronaca, mi dicono che un affitto medio a Mosca può arrivare anche a 5.000 € al mese, a fronte di stipendi non certo astronomici.
Ma parlavo del buio: Guida ci spiega che da un paio di anni la Russia non si adegua più al cambio d'ora legale, quindi si gode sì un pomeriggio più lungo, ma al mattino ci si sveglia nell'oscurità impenetrabile della notte nordica.


martedì 26 febbraio 2013

La trasferta russa - 1° giorno

Dov'eravamo rimasti? Ah sì, alle spring onion ;) C'è bisogno di dire che di cipollotti neanche l'ombra? Che al loro posto il cuoco russo mi ha proposto delle belle cipolle bianche grosse come un pugno? No, vero?
Ma cominciamo dall'inizio.

sabato 16 febbraio 2013

In partenza!




A quattro giorni dalla partenza, lavandomi i denti, trovo una specie di pezzo di stagnola sullo spazzolino. Sarà mica un'otturazione che sta cedendo? Mamma Pettirosso mi illustra con dovizia di particolari le peripezie di quella volta che l'aereo le ha smosso una carie nascosta e ha dovuto trovare un dentista che parlasse italiano alle Canarie. Alla decima parola ho già la cornetta in mano.

A tre giorni dalla partenza vado di corsa dal dentista. La brutta notizia è che sì, una vecchia otturazione si sta sbriciolando. La buona notizia è che per un paio di settimane terrà ancora e il volo non dovrebbe crearmi problemi. Speriamo!!

A due giorni dalla partenza sulla Russia si scatena una pioggia di meteoriti O_o

Un giorno prima della partenza spulcio tutti i negozi low cost della via Emilia, cercando un paio di decolletè che stiano bene con l'abito da sera. Eh sì, avete vinto voi! Dopo tutti i commenti che consigliavano scarpe più eleganti sono capitolata ;) Anche perchè ho speso solo 15 €, un investimento che tutto sommato mi potevo concedere ;)


Per lo meno Mr Owl è tornato da Stoccolma in tempo per trascorrere ben un giorno e mezzo insieme nel nido ;) Non solo: mi ha portato i miei biscotti svedesi preferiti!! Quelli che ho scoperto visitando la cittadina dello stabilimento dolciario e, fiutando un delizioso profumino di biscotto in ogni via, ho chiesto il motivo a un passante che mi ha fatto scoprire i Kex!


Adesso mi manca solo la valigia, ovvero l'impresa di stipare vestiti da spedizione artica, abiti da fiera, punte di formaggio (incrociate le dita per noi che non ce le sequestrino alla dogana russa ^^'), una decina di depliant e segnaposti in un'unica valigia.



до свида́ния!


P.S. Per le milanesi che il prossimo weekend non avessero di meglio da fare che venire a Rho, so bene che la fiera è un pacco colossale (io stessa non ci andrei se non fosse per lavoro!) ma almeno l'ingresso per le donne è gratuito :)

lunedì 11 febbraio 2013

Cena di gala in ambasciata... Help!

Eh sì, perchè dopo esserci svagate in cucina è arrivata l'ora di parlare di cose serie: vi avevo accennato dell'evento di febbraio quello che "mi elettrizza tanto da far passare in secondo piano le quattro ore d'aereo che serviranno per arrivare" (beh, adesso che la data si avvicina la paura fa capolino, ma fingiamo di ignorarla!) Ebbene sì, l'evento è proprio quello del titolo: una cena di gala all'ambasciata italiana di Mosca :)
Il capo, gli sponsor e un nostro contatto russo hanno racimolato un folto drappello di oligarchi moscoviti *
invitandoli a una cena italiana cucinata da uno chef stellato che ci porteremo dall'Emilia.

* pare che all'ombra del Cremlino se la spassino più miliardari che matriosche, no così, tanto per informarvi nel caso stiate facendo una selezione di possibili pretendenti ;)

sabato 2 febbraio 2013

Come rovinare una buona ricetta trovata in un food blog: i pancaccoli

(Elvira, lo so che eri sicura di trovare la narrazione dei bocconcini di merluzzo ai corn flakes, ma ti ho fregato. Pensavi mica che la tua ricetta fosse l'unica che ho rovinato ultimamente, eh?? Tsè sono una professionista io!)

In questi giorni ho voglia di cucinare. Scarico ricette su ricette da internet e quando torno a casa non vedo l'ora di sperimentarle. Ovviamente per il 95% si tratta di dolci (il resto zuppe). Sarà che da lunedì avevo in programma di ricominciare la dieta, miseramente accantonata nell'ingozzamento selvaggio che ha imperato nel nido tra Natale e compleanno, e si sa che l'inizio della dieta è il miglior stimolo per la fame. Sarà che ieri sera ero ospite di Anna e volevo contribuire con un dolce, magari uno buono e sano che anche LeoLeo potesse mangiare a colazione. Mi beavo all'idea della madrina che va a trovare il bimbo col cestino pieno di panini fumanti fatti con le sue mani, un po' alla Cappuccetto Rosso, del tutto ignara di fondamentali dettagli pratici quali: i bambini di 16 mesi possono mangiare cioccolato? Fanno già colazione con latte e dolce? Ma anche... hanno già i denti? Nella mia ignoranza totale in fatto di puericultura una sola certezza illuminava la via: avrei portato la versione casalinga dei pangoccioli, una ricetta di Elisabetta tanto genuina da disgustare quasi: niente burro, niente uova, farina integrale, una roba da Mulino Bianco insomma. E che c'entro io con 'sta ricetta in effetti? Ecco, me lo sarei dovuta chiedere.

Infatti le magagne iniziano subito. Come al solito si apre il teatrino ben noto, un gioco delle parti casalingo dove ogni ingrediente viene sostituito con disinvoltura, che sono le dieci di sera e mica posso comprare un'alternativa. E poi diciamocelo, alle food blogger piace essere complicate, si pavoneggiano a usare termini astrusi (come EVO... L'ho dovuto googlare, mannaggia a loro!) e ingredienti sofisticati quando quello che tutti hanno in casa va bene uguale ;) Eh, come no.
Il latte di mandorla non ce l'ho, ma quello normale andrà bene uguale, no? In frigo c'è solo quello Accadì, che Mr Owl non digerisce il lattosio, ma fa niente.
La farina integrale non è pervenuta, nemmeno quella di camut o le altre strane che elenca Elisabetta. Ma c'ho un rimasuglio di manitoba, quella giusta giusta per le brioches, sono sicura che unita alla normale 00 sarà una meraviglia. Per finire lo zucchero: la nostra dispensa non sa cosa sia quello grezzo di canna, propone solo l'Eridania nostrano, quindi ci do dentro di quello, che almeno è a km zero... quasi.


La ricetta indicava di far fare una prima lievitatura di almeno due ore, ma era sera e il letto lanciava il suo potente richiamo. E poi io volevo fare un dolce col botto, allora via che lo lascio riposare per tutta la notte per farlo raddoppiare, che dico, triplicare! Al mattino entro in cucina guardinga come un marine, pronta ad affrontare un brontosauro di pasta di dimensioni colossali. Apro il forno con frustino e sgabello, pronta per domare qualsiasi mostro.... e niente.

 
Ore sette calma piatta. La palla non è cresciuta nemmeno di un millimetro. Non ci posso credere. La mostro a Mr Owl per conferma e lui sentenzia, senza possibilità d'appello "E' esattamente come ieri sera".
E affonda il coltello nella piaga
"Può essere stato il lievito un po' scaduto?"
"Eccerto! - sghignazza lui soddisfatto - Il lievito è vivo: scaduto non funziona!"
Con che coraggio! Proprio lui, il mio compagno di esperimenti genetici, il capo scienziato della coltura batterica che alleviamo amorevolmente in frigo! Quello che si mangia con orgoglio il gorgonzola rosa e l'insalata incartapecorita, quello che snobba la data di scadenza perchè si fida più del suo occhio e del suo olfatto!
Gli vorrei rispondere che, se il lievito fosse vivo, avrei messo la mummia di Tutankhamon nell'impasto, perchè era lievito in polvere "a lunga conservazione", prodotto nel lontano 2011! Ma il misero risultato ottenuto non mi permette di alzare la cresta.

Ma Robin non si arrende. Ri-impasto come da ricetta e... shhhhh, non lo dite a nessuno, ma insieme alle gocce di cioccolato aggiungo un altro po' di lievito mummificato, si sa mai che stavolta funzioni meglio!
Poi tiro fuori dalla memoria a lungo termine un consiglio di Poiana 1 che aveva fatto un corso di cucina ai tempi del liceo: accendo il forno a 50°, raggiunta la temperatura lo spengo, infilo la teglia coi panini e chiudo tutto per benino. Mi avvio quindi al lavoro decisa a lasciarli nella "camera di lievitazione" tutto il giorno, 'sti pancaccoli (come ho già iniziato a chiamarli). Sono sicura che funzionerà: la mia unica preoccupazione è che non fosse meglio chiuderli in forno togliendo lo strofinaccio che li copriva (non è che mi prende fuoco il nido?)
E fu così che all'uscita del lavoro.... TAAAAA DAAAAAA!


Neanche un minuscolo foruncolo si è formato. U-G-U-A-L-I!
Ma questa è magia signori e signore, alta alchimia: trovatemi un'altra blogger che sappia inibire la lievitazione come me e me ne vado, ma dovete trovarla però! ;)


Che dire, i pancaccoli non sono esattamente buoni... No, ecco, "buoni" non direi proprio.
Però sono utili a modo loro. Ad esempio sono decorativi

 
Oppure sono perfetti da tirare nel coppino a Stakanov quando è girata e nessuno vi vede  ehm, dicevo,  quando al vostro bambino dondola un dentino ma non ha il coraggio di sottoporsi alla vecchia tortura del filo legato alla porta (come dargli torto) ecco, in quel frangente potete mantenere la calma da brava mamma del Mulino Bianco e offrirgli un pancaccolo: voilà, al primo contatto il dentino se ne va' senza mao e senza bao. Più facile di così!Adesso che ci penso, sarebbero potuti essere utili comunque per lasciare un ricordo bucolico della madrina a LeoLeo... ;)
Ma no, è stato troppo anche per me: non ho avuto fegato cuore di portare ad Anna i pancaccoli. Ho preferito presentarmi ancora una volta a mani vuote ^^'

Confessione:
Io un pancaccolo però me lo sono mangiata lo stesso. E anche Mr Owl. Come vedete siamo di bocca buona: se qualche food blogger seria ci vuole invitare a cena sappiate che diamo grandi soddisfazioni ;)


lunedì 28 gennaio 2013

La mia prima torta di riso

Come se non fosse bastato un weekend di gennaio rovinato a causa della mia febbre, ieri e sabato i reni di Mr Owl hanno pensato bene di farsi sentire, che erano già passati anni dall'ultima colica e non sia mai che rischiamo di sentirne la mancanza!
Così, mentre lui tracannava acqua come un'anatra, io ho pensato bene di sgattaiolare in cucina e dare una svolta piacevole alla domenica pomeriggio con un dolce :) E che dolce? La mia prima torta di riso!


Naturalmente "prima" nel senso che non avevo mai provato a cucinarla non che non l'avessi mai assaggiata ;) Nella mia zona la torta di riso si trova in ogni forno o pasticceria, eppure qualche tempo fa mi sono resa conto che non è un dolce conosciuto in tutta Italia: una mia ex collega non l'aveva neanche mai vista!
Quindi ho pensato di condividere con voi la ricetta della mia famiglia (ovviamente ogni casa la prepara in modo diverso e tutti sono pronti a giurare di avere la variante migliore: non mi sento di dire che questa sia la torta di riso perfetta, ma sicuramente è la versione che a me piace di più ;))
Un particolare non da sottovalutare: essendo una torta senza lievito e senza farina è adatta anche a chi è intollerante a questi due ingredienti, praticamente onnipresenti nei dolci.

giovedì 24 gennaio 2013

Tolosa la città rosa

Sarà che in questo periodo ho una voglia incontenibile di vacanze, sarà che mi sono accorta (orrore!) che non ho mai terminato il diario di viaggio di quest'estate, sarà che spero di avere presto nuove mete da raccontare, è giunto il momento di pubblicare l'ultimo capitolo del nostro coast to coast europeo:



Quando ho saputo che Tolosa era chiamata "La città rosa" per il colore predominante dei suoi edifici me la sono immaginata un misto tra un poetico villaggio provenzale e il castello della Bella Addormentata di Eurodisney ^^' Figuratevi quindi la delusione nello scoprire che il soprannome non derivava da marmi rosati, nè da pietre dai toni caldi ma... da comuni, volgarissimi mattoni :/ Ora, dovete sapere che io e il faccia-vista non andiamo molto d'accordo, quindi vedere che anche gli edifici prima intonacati sono stati scrostati per portare alla luce il laterizio originale non mi ha esattamente entusiasmato: mi sembrava di camminare in un'anonima città industriale inglese.
Cosa mi ha fatto far pace con Tolosa quindi? Fondamentalmente due scoperte:

lunedì 21 gennaio 2013

Come esorcizzare il 33

Avevo provato a far passare sotto silenzio questa ricorrenza agrodolce, ancora più del capodanno, ancora più del ferragosto, ma mi avete fregata! Che piacevolissima sorpresa notare che qualcuno si è ricordato del mio compleanno senza che pubblicassi un post in proposito :D Ero deliziata! E' proprio questo che rende la celebrazione della vecchiaia più sopportabile: le dimostrazioni di affetto di chi ci circonda. E sono state tante, anche inaspettate, come ad esempio quelle di Capo e Collega Nuova, ma andiamo con ordine.



lunedì 14 gennaio 2013

Le ultime parole famose

Quando la moglie del capo aveva fatto la conta degli ammalati nella sua famiglia Robin aveva risposto spavalda "Io non mi ammalo mai" dimostrando un sorprendente tempismo. Neanche il tempo di tornare a casa e la febbre, questa sconosciuta, torna a farle visita dopo tempo immemore. 
Di venerdì. All'inizio di un weekend pieno di appuntamenti, come la cena con Anna che non vedevo da mesi e che era riuscita a sistemare pupo e marito dai suoceri, un compleanno e il saggio di pianoforte di Mr Owl. Che dite, avrò imparato a non autogufarmi una buona volta?
Trascorso il fine settimana arrabbiata come una pantera tra divano e letto, dopo una domenica altalenante tra il 38 e il 38.5, vi confesso però che oggi, lunedì mattina, essere a casa a poltrire fa tutto un altro effetto ;) E guardare la neve dalla finestra, leggere finchè ne ho voglia arrivando a metà del libro in spagnolo che prima procedeva di 5/10 pagine per volta, giocare con Tigro *, farsi viziare da tutti non è poi così male. Speriamo solo che non finisca subito, ehm ^^' (Vedete perchè l'anonimato è fondamentale sul blog? ;))


* sono a casa dei miei, per non rimanere tutto il giorno da sola

 

mercoledì 9 gennaio 2013

Cose che avrei dovuto imparare della spesa

Visto che le prime riflessioni sulla spesa risalgono a più di un anno fa, sarebbe legittimo pensare che nel frattempo abbia imparato qualcosa in proposito, no? E invece ieri mi sono resa conto che le lacune sono ancora tante:

- Mai dimenticare l'euro per il carrello. L'alternativa è arrancare nelle corsie trascinando un cestino strapieno che perde pezzi a ogni curva, una borsa da lavoro con altrettando peso specifico, una sciarpa che pende da ogni parte e spazza il pavimento notoriamente pulito del supermercato (e che maledici nonostante fino a un minuto prima, ovvero mentre pedalavi nel freddo, le sciarpe lunghe fossero il tuo grande amore), un cappello con paraorecchie farcito di guanti ficcato sotto l'ascella del braccio che non regge il cestino.

- E' inutile scrivere una lista della spesa ordinata e completa, chiedere a Mr Owl decine di volte se ha qualcosa da aggiungere, arrivare a evidenziare ogni voce con colori diversi - giallo per gli alimentari e blu per i detersivi - per evitare di andare avanti e indietro come un pendolo tra una corsia e l'altra, magari abbellire la lista con fiorellini, ghirigori, stelle, cuori e girandole nel migliore doodle-style telefonico... Se poi dimentichi 'sto popo di capolavoro a casa.

- Anzi, scrivere la lista e dimenticarla è controproducente perchè: 1° Al supermercato ruggirai come un puma scartabellando in ogni antro della borsa nella vana ricerca della lista, con il cappello farcito che ti cade dall'ascella, l'ultimo chilometro di sciarpa che rischia di fare inciampare la vecchietta a cui volevi giusto chiedere di reggerti un momento i guanti mentre cerchi di aprire la tasca interna coi denti. 2° Arrivata a casa la sola visione della lista lì bella pronta sul tavolo ti farà ululare come un lupo mannaro e non potrai evitare di appallottolare il capolavoro con rabbia, cacciandolo nell'angolo più remoto della casa da cui, però, talvolta ritorna chiudendo il cerchio col punto tre. 3° Può capitare che arrivata al punto 1 trovi nella tasca interna un foglio accartocciato che genera un'impennata di autostima: evidentemente non sei così rimbambita come temevi. Il momento di gloria però durerà fino al ritorno a casa, quando ti tramuterai in orca assassina scoprendo che la lista era vecchia e quello che hai comprato ti serviva un mese fa.

- Il fatto che a casa tu abbia un sacco di spazio in dispensa grazie al nuovo ivar montato con maestria, che in ufficio stiano per comprarti una bella cassettiera da riempire di cibarie e che i frullati di frutta (la tua merenda al lavoro da quando sei a dieta) siano in offerta NON raddoppia automaticamente la capienza del cestino della bicicletta. Ne consegue che uscire dal supermercato con tre borse piene è un suicidio, perchè passerai il quarto d'ora successivo a giocare a tetris con la spesa, cambiando la disposizione di ogni singolo articolo con una velocità che neanche l'ambulante del gioco dei tre bicchieri. Ovviamente alla fine dell'incastro non ci sarà posto per la tua borsa e dovrai scegliere se tenerla a tracolla, calciandola a ogni pedalata e segandoti una spalla, oppure se appoggiarla in cima alla pila di spesa che sta davanti a te, coprendo completamente il fanale. Io in genere scelgo la seconda, anche con la nebbia. Sì, voglio una vita spericolata :)

mercoledì 2 gennaio 2013

Il secondo giorno dell'anno

E così oggi si riparte. La solita routine che, vi dirò, quest'anno mi pesa meno del solito. Forse perchè i primi giorni dell'anno in ufficio sono molto calmi, non scrive nessuno, non chiama nessuno (avete mica voglia di farmi uno squillo? Due chiacchiere tanto per tenermi sveglia? :)). Forse perchè sapevo che Capo, Stakanov e Collega Nuova sarebbero andati in trasferta, quindi in ufficio sarei stata da sola, con Collega Straniera di là che fa l'inventario. Forse perchè prima di mettere piede fuori casa ignoravo che piovesse a dirotto e che quindi sarei arrivata al lavoro fradicia O_o
Ma poco importa, adesso sono qui in silenzio con il tè, la connessione internet tutta per me e le foto delle vacanze da sistemare. Non male come inizio, eh? :)
Toh! Cielo! Sono rimaste delle finestrelle chiuse nel calendario dell'avvento che Stakanov aveva portato in ufficio. Vuoi mai che i cioccolatini dentro vadano a male? Che spreco, bisogna liberarli! E mentre la mia coscenza tenta di trattenermi, la mano più veloce del west ha aperto 21 e 22 dicembre facendo sparire il contenuto. Ah, davvero non male come inizio! Ma non dite a niente a Stakanov eh? ;)