mercoledì 25 settembre 2013

Pensieri sparsi sul rientro

- Dopo neanche un mese di lavoro mi sembra di essere qui seduta alla scrivania, da sempre. Com'è possibile che la settimana scorsa mi sia svegliata pensando "Sento di aver proprio bisogno di una lunga vacanza", salvo poi realizzare che arrivo dritta dritta da cinque settimane di ferie estive? Non vi dico che delusione quando me ne sono resa conto...

- Soffro di letargia fulminante. Del tipo che la sera alle nove inizio a sbadigliare e non arrivo sveglia alla fine dei titoli di testa dei film. Sono pigra e pur progettando un piano d'attacco poderoso alla cellulite, di fatto rimando qualsiasi iscrizione a palestre o piscine.

- A questo proposito, ieri mi è venuta la malaugurata idea di salire sulla bilancia. Dico io, ci sarà stato pure un motivo se la evitavo da ben cinque mesi... Infatti il verdetto mi ha fatto mancare. Ebbene, mi autocondanno alla pubblica gogna e ve lo confesso: per un pelo non ho visto il SEI. Ma un pelino tale che se fossi salita inspirando invece che espirando il temutissimo numero sarebbe apparso, il vigliacco. Non è tanto il numero in sé che mi ha depresso, quanto il fatto che arrivi dopo un'estate in cui ho cercato di controllarmi: niente dolci a fine pasto, niente merende colossali, ho evitato di assaggiare un sacco di piatti tipici. Per che cosa, di grazia? E non tirate fuori il metabolismo: lo so che dieci anni fa era decisamente più arzillo e mia madre mi ha già gentilmente informato della caduta libera che avverrà nei prossimi vent'anni. Siamo a posto.

- Con micidiale tempismo, proprio ieri è rientrata dai Caraibi la nuova collega (come l'avevamo chiamata? El Tigre Jurásico?) raccontando di come finalmente è riuscita a metter su due chili in vacanza, lei che in genere dimagrisce sempre e torna pelle e ossa, povera stella. Dopo avermi illustrato con dovizia di dettagli il perché e percome del suo nuovo nail-art (dopo tutto non scordiamoci che è una manista) e avermi abbondantemente sfrantecato descritto l'insistenza di questo corteggiatore che "proprio non vuol capire che non c'è storia", per fortuna sono riuscita a sviare il discorso su un terreno più interessante, ovvero le offerte per le vacanze natalizie ;)

- Perché sì, dopo 33 inverni trascorsi nella fredda, umida e nebbiosa pianura padana mi è venuta una gran voglia di provare a spezzare il lungo buio con una vacanza al caldo. Mentre io sono indecisa tra Capo Verde e St Lucia, il mio portafoglio valuta le opzioni Sicilia-in-campeggio vs Canarie-villaggio-all-inclusive e la mia paura dell'aereo propende per Gatteo mare o le pinetine dei lidi ferraresi. Nel frattempo, ovviamente, Capo non è informato della mia idea di chiedere due settimane di ferie per Capodanno.

- So che lo aspettavate da tempo. Ebbene sì, la detonazione è avvenuta: dopo quindici giorni di armistizio più o meno pacifico, la settimana scorsa Stakanov mi ha fatto proprio saltare i nervi. C'è mancato davvero tanto così perché scaraventassi dal balcone lei, la sua faccia da schiaffi e quel modo di fare che farebbe imbestialire un bonzo. E avrei fatto la felicità di parecchie persone, ohhhh sìììì! Una standing ovation da qui alla città dove abita. Per fortuna della mia fedina penale, però, dopo un'ora dalla sfuriata se n'è andata, lasciandomi tutto il pomeriggio a disposizione per far sbollire la rabbia in solitudine.

- Dopo i primi due giorni di pioggia e aria umida (grazie autunno!) la monarchia tricologica sulla mia testa ha ripreso vigore e al momento giro sormontata da una fitta nuvola di stoppa. Fichissima! Quando anche tua madre ti guarda col naso arricciato e dice che dovresti proprio curarti di più non c'è molto da aggiungere. Sto persino considerando la possibilità di tagliarmi i capelli, per la prima volta in vita mia. Dicono che sia molto liberatorio (e sì, mi viene in mente lui ;)) Chissà...

- E' un periodo che al lavoro sto collezionando una discreta serie di... diciamo così, interruzioni precoci di comunicazione, tanto per non dire scornettate sui denti. Lunedì un cliente, sabato il soccorso dell'ACI, oggi perfino un operatore di Fastweb. Avete letto bene, un venditore di call center... Ma non è a loro che viene sbattuto il telefono in faccia per definizione?? O_o

- Domenica sono stata al matrimonio di quell'addio al nubilato. Di nuovo non mi aspettavo una cerimonia da manuale - e facevo bene, perché in effetti il vestito mi faceva orrore, i fiori altrettanto, la musica in chiesa era inascoltabile, l'apparecchiata misera e la gente discretamente rozza. Eppure è stato, a sorpresa, uno dei pochissimi matrimoni in cui mi sono commossa, nonostante non fossi particolarmente legata alla sposa e avessi visto lo sposo solo due volte. Questo perché si sono rivelati
una coppia così dolce, affiatata e tenera da far sciogliere anche il cuore più algido, come il mio ;)
Va da sé che a quel punto tutti i dettagli estetici erano già scomparsi per lasciare posto solo al ricordo di un bellissimo matrimonio. Quando vedi due persone così adatte una all'altra da sembrare plasmate per incastrarsi perfettamente non puoi non essere contagiata da tanta gioia e non unirti al festeggiamento con trasporto totale. E poi vabbè, mi sono trovata a pensare che il mondo in fondo è un posto bellissimo se succedono ancora magie simili, ma queste riflessioni preferisco risparmiarvele, ho uno scampolo di dignità da salvaguardare ;) Vi lascio però con una fotografia unica, eccezionale, un documento dal profondo valore storico: sarà per la stanchezza atavica di cui parlavo al punto due, sarà per la mancanza di tè in quel fine ristorante, fatto sta che per evitare di cadere bocconi sulla torta nuziale con tanto di bolla al naso sono arrivata addirittura a compiere il grande passo...



 

mercoledì 18 settembre 2013

L'Aia, l'elegante città reale

Che si chiama poi Den Haag. No, tanto per evitarvi la mia figuraccia: quando le amiche olandesi a cui avevo chiesto consigli su posti da vedere mi hanno suggerito Den Haag ho risposto "Ah, è un quartiere di Amsterdam?" Ecco, nel caso qui fuori ci sia qualcuno altrettanto ignorante in geografia vi do subito questo aiutino ;)

Den Haag è probabilmente la città olandese che mi è piaciuta di più. Chissà, forse per la sua eleganza: un centro storico degno di questo nome, con bei palazzi, negozi (tra cui questo dove sono scomparsa per mezz'ora buona), locali, ma anche ampi spazi verdi e quartieri residenziali che ho appena sbirciato ma mi hanno fatto venire l'acquolina. Certo, essendo una città e non più un paesino nasconde angoli meno affascinanti, dove non arriva il luccichio delle vetrine e lo sfarzo dei quartieri signorili, ma rimanendoci sono un giorno e mezzo mi sono voluta concentrare sugli aspetti più belli. E non sono pochi :)

Sicuramente il fatto di alloggiare in questo delizioso albergo ha reso tutto più facile ;) nonostante alcuni difetti è stato in assoluto quello che ho preferito nell'intera vacanza.


Eppure il primo approccio con L'Aia città non è stato dei migliori...

venerdì 13 settembre 2013

's-Hertogenbosch - ma chiamatela pure Den Bosch

Den Bosch - o 's-Hertogenbosch (un premio a chi lo pronuncia giusto) - deve il suo insolito nome, Bosco Ducale, a Enrico I Duca di Brabante e ai suoi vasti possedimenti in quella zona boscosa... Zzzzz


Den Bosch, capoluogo del Brabante Settentrionale, è la città natale dell'omonimo pittore di cui però non conserva nemmeno un quadro... Rooooonf


Den Bosch è la patria della famosa Bossche Bol, una palla di pasta dolce delle dimensioni del pugno di Primo Carnera, ripiena di panna e ricoperta di cioccolato fondente.
Ecco, ci siamo. Questo è l'incipit giusto :)

Foto dal web

E mi precipito ad annunciare, maliziose lettrici che non siete altro, che io non ho assaggiato cotale bomba calorica. Dopo il meritato applauso, possiamo continuare :)

martedì 10 settembre 2013

Maastricht l'elegante

Vi dirò, mentre progettavo l'itinerario del nostro viaggio olandese consideravo Maastricht solo una comoda tappa, proprio lì a sud del paese, in vicinanza della frontiera. L'unico dettaglio che la salvava dal completo anonimato era il celebre Trattato, per il resto vuoto completo: non sapevo nulla di lei. Né mi aspettavo molto.

Abbiamo iniziato molto bene con un'accoglienza calorosissima in hotel. Il nostro primo incontro con le reception olandesi è straordinariamente positivo: una ragazza ci riceve con un sorriso simpatico, ci stringe la mano e, mentre ci offre una tazza di zuppa calda, chiede com'è andato il viaggio. Noi, reduci dalla famigerata cordialità francese, siamo un po' spiazzati da tanta amabilità ma ci abitueremo presto perché sarà una delle costanti della vacanza. Veramente un punto a favore dell'ospitalità olandese!

lunedì 9 settembre 2013

Viaggiare in Olanda

Ecco la nostra meta dell'estate: l'Olanda! Un paese in cui nè io nè Mr Owl avevamo mai messo piede... Dettaglio che non rivela un'irresistibile attrazione ;)
In effetti non avevo mai provato il fascino delle piatte terre sotto il livello del mare, di mulini, zoccoli e tulipani (che peraltro non ho visto) nè il richiamo delle trasgressioni di Amsterdam che ai miei occhi appariva una successione di ponti, coffee shop e prostitute in vetrina.
Da parte sua Mr Owl era preoccupato di annoiarsi: "L'Olanda è così piccola, cosa faremo per dieci giorni lì? Non sarà meglio fare un salto anche in Belgio?"
Se ci penso adesso mi viene un po' da ridere :) Cosa c'è di più bello che essere sorpresi da una meta che non prometteva nulla di speciale?

giovedì 5 settembre 2013

E quindi? Cosa mi metto? AIUTO!

Non era nemmeno finito il primo giorno in ufficio che gongolavo per la bellezza dei rientri soft: poco lavoro, tante chiacchiere, ritmi rilassati,  possibilità di fancazzare online volevo dire, l'organico non ancora al completo quindi silenzio e tanto spazio per sè, la porta che dà sul terrazzo aperta a far entrare il sole, che ormai non fa più così caldo, e tanti altri piccoli dettagli che rendono il rientro meno doloroso.
E così, mentre gustavo beata una tazza di tè chiacchierando con Capo, la sua domanda arriva a bruciapelo: "Cerco un volontario che venga a Londra con me questo weekend".
La mia mentre ancora in vacanza vaga tra ricordi sbiaditi: caspita, sono 17 anni che non vado a Londra! Possibile? Sì, sì, è proprio così, accidenti... Sarebbe bello tornarci, vederla di nuovo, scoprire cos'è cambiato in tanto tempo, e poi in questo periodo il clima dovrebbe essere bello, oddio, per come può fare bel tempo a Londra...
Insomma, un flusso di coscienza che mi porta a rispondere prontamente: "Potrei venire io!"
Capo, evidentemente soddisfatto, parte in quarta snocciolando le sciccherie dell'evento - che, si sa, lui è un bravo venditore - ma ben lontana dall'entusiasmarmi, inizio lentamente a temere di aver accettato troppo prontamente. Quando esce dalla stanza controllo il sito dell'evento e, in particolare, vado di cliccata compulsiva sulla temibile finestra "dress code". Il responso?

"For such a unique atmosphere it has to be smart and elegant. A mixture of Royal Ascot, a Buckingham Palace garden party and the film set of the Great Gatsby."
Ora, io sarò anche impedita in fatto di moda, ma c'è qualcuna in tutta la blogsfera che riesce a interpretare questo look? Ma soprattutto, c'è qualcuna che nel suo guardaroba ha una mise che corrisponde a questa descrizione??
Mentre il mio colorito s'inverdisce, continuo a leggere: "Senza dimenticare, ovviamente, che il clima di Londra è capriccioso, quindi non scordate di infilare un brolly (che sarebbe poi un'umbrella, grazie google) nella vostra Birkin (che sarebbe poi 'na borsa, ri-grazie google)
Per finire in bellezza, segue la foto di un topone transgenico con il volto coperto da un enorme cappello da diva, di quelli che farebbero andare in solluccheri Elisabetta, regina madre e regina nonna. No, per dire, io di cappelli ho solo quello di lana nero con pom pom e treccine pendule da legare sotto al mento, per coprire bene le orecchie. Sapete che figurone farei a Buckingham Palace con quello?
In definitiva, non so se essere più in panico per l'aereo (tra parentesi, dovrò svegliarmi alle 4 del mattino: immagino già il viso fresco, riposato e ben truccato che sfoggerò) o per l'abbigliamento O_o

P.S. A proposito di tempo capriccioso, due giorni fa le previsioni davano nuvoloso, minima 12° e massima 16°; ieri pioggia, minima 13° e massima 26°; oggi sole, minima 11° e massima 20°. Dite che il famoso look a cipolla andava ai tempi di Gatsby?

martedì 3 settembre 2013

Colmar e le sue case da fiaba


Rieccoci infine: l'avevo detto che mi sarei goduta il mese di vacanza, eh? Ecco perché non mi sono fatta viva per tutto agosto ^^'
E di cosa si parla a inizio settembre in ogni ufficio, ad ogni macchinetta del caffè, in ogni sala riunioni che si rispetti se non delle vacanze? ;) Eccovi dunque la prima tappa del mio diario di viaggio!

lunedì 2 settembre 2013

Dopo un mese di vacanza

Dopo un mese di vacanza il rientro non è mai facile.
Può capitare di non sentire la sveglia (Ma cos'è questo suono molesto che non smette neanche se lo calcio? Un nuovo modo di russare di Mr Owl?)
Oppure di dimenticare il cellulare di lavoro a casa (sbadataggine o lapsus freudiano, a voi il giudizio)
Di non ricordare più quali sono le chiavi dell'ufficio, o la password del computer.

Soprattutto tutto questo può capitare se l'ultimo weekend di vacanza, invece di startene a casa a goderti le ultime ore di riposo come ti eri prefissata, dormi 5 ore per notte ;)