lunedì 28 gennaio 2013

La mia prima torta di riso

Come se non fosse bastato un weekend di gennaio rovinato a causa della mia febbre, ieri e sabato i reni di Mr Owl hanno pensato bene di farsi sentire, che erano già passati anni dall'ultima colica e non sia mai che rischiamo di sentirne la mancanza!
Così, mentre lui tracannava acqua come un'anatra, io ho pensato bene di sgattaiolare in cucina e dare una svolta piacevole alla domenica pomeriggio con un dolce :) E che dolce? La mia prima torta di riso!


Naturalmente "prima" nel senso che non avevo mai provato a cucinarla non che non l'avessi mai assaggiata ;) Nella mia zona la torta di riso si trova in ogni forno o pasticceria, eppure qualche tempo fa mi sono resa conto che non è un dolce conosciuto in tutta Italia: una mia ex collega non l'aveva neanche mai vista!
Quindi ho pensato di condividere con voi la ricetta della mia famiglia (ovviamente ogni casa la prepara in modo diverso e tutti sono pronti a giurare di avere la variante migliore: non mi sento di dire che questa sia la torta di riso perfetta, ma sicuramente è la versione che a me piace di più ;))
Un particolare non da sottovalutare: essendo una torta senza lievito e senza farina è adatta anche a chi è intollerante a questi due ingredienti, praticamente onnipresenti nei dolci.

giovedì 24 gennaio 2013

Tolosa la città rosa

Sarà che in questo periodo ho una voglia incontenibile di vacanze, sarà che mi sono accorta (orrore!) che non ho mai terminato il diario di viaggio di quest'estate, sarà che spero di avere presto nuove mete da raccontare, è giunto il momento di pubblicare l'ultimo capitolo del nostro coast to coast europeo:



Quando ho saputo che Tolosa era chiamata "La città rosa" per il colore predominante dei suoi edifici me la sono immaginata un misto tra un poetico villaggio provenzale e il castello della Bella Addormentata di Eurodisney ^^' Figuratevi quindi la delusione nello scoprire che il soprannome non derivava da marmi rosati, nè da pietre dai toni caldi ma... da comuni, volgarissimi mattoni :/ Ora, dovete sapere che io e il faccia-vista non andiamo molto d'accordo, quindi vedere che anche gli edifici prima intonacati sono stati scrostati per portare alla luce il laterizio originale non mi ha esattamente entusiasmato: mi sembrava di camminare in un'anonima città industriale inglese.
Cosa mi ha fatto far pace con Tolosa quindi? Fondamentalmente due scoperte:

lunedì 21 gennaio 2013

Come esorcizzare il 33

Avevo provato a far passare sotto silenzio questa ricorrenza agrodolce, ancora più del capodanno, ancora più del ferragosto, ma mi avete fregata! Che piacevolissima sorpresa notare che qualcuno si è ricordato del mio compleanno senza che pubblicassi un post in proposito :D Ero deliziata! E' proprio questo che rende la celebrazione della vecchiaia più sopportabile: le dimostrazioni di affetto di chi ci circonda. E sono state tante, anche inaspettate, come ad esempio quelle di Capo e Collega Nuova, ma andiamo con ordine.



lunedì 14 gennaio 2013

Le ultime parole famose

Quando la moglie del capo aveva fatto la conta degli ammalati nella sua famiglia Robin aveva risposto spavalda "Io non mi ammalo mai" dimostrando un sorprendente tempismo. Neanche il tempo di tornare a casa e la febbre, questa sconosciuta, torna a farle visita dopo tempo immemore. 
Di venerdì. All'inizio di un weekend pieno di appuntamenti, come la cena con Anna che non vedevo da mesi e che era riuscita a sistemare pupo e marito dai suoceri, un compleanno e il saggio di pianoforte di Mr Owl. Che dite, avrò imparato a non autogufarmi una buona volta?
Trascorso il fine settimana arrabbiata come una pantera tra divano e letto, dopo una domenica altalenante tra il 38 e il 38.5, vi confesso però che oggi, lunedì mattina, essere a casa a poltrire fa tutto un altro effetto ;) E guardare la neve dalla finestra, leggere finchè ne ho voglia arrivando a metà del libro in spagnolo che prima procedeva di 5/10 pagine per volta, giocare con Tigro *, farsi viziare da tutti non è poi così male. Speriamo solo che non finisca subito, ehm ^^' (Vedete perchè l'anonimato è fondamentale sul blog? ;))


* sono a casa dei miei, per non rimanere tutto il giorno da sola

 

mercoledì 9 gennaio 2013

Cose che avrei dovuto imparare della spesa

Visto che le prime riflessioni sulla spesa risalgono a più di un anno fa, sarebbe legittimo pensare che nel frattempo abbia imparato qualcosa in proposito, no? E invece ieri mi sono resa conto che le lacune sono ancora tante:

- Mai dimenticare l'euro per il carrello. L'alternativa è arrancare nelle corsie trascinando un cestino strapieno che perde pezzi a ogni curva, una borsa da lavoro con altrettando peso specifico, una sciarpa che pende da ogni parte e spazza il pavimento notoriamente pulito del supermercato (e che maledici nonostante fino a un minuto prima, ovvero mentre pedalavi nel freddo, le sciarpe lunghe fossero il tuo grande amore), un cappello con paraorecchie farcito di guanti ficcato sotto l'ascella del braccio che non regge il cestino.

- E' inutile scrivere una lista della spesa ordinata e completa, chiedere a Mr Owl decine di volte se ha qualcosa da aggiungere, arrivare a evidenziare ogni voce con colori diversi - giallo per gli alimentari e blu per i detersivi - per evitare di andare avanti e indietro come un pendolo tra una corsia e l'altra, magari abbellire la lista con fiorellini, ghirigori, stelle, cuori e girandole nel migliore doodle-style telefonico... Se poi dimentichi 'sto popo di capolavoro a casa.

- Anzi, scrivere la lista e dimenticarla è controproducente perchè: 1° Al supermercato ruggirai come un puma scartabellando in ogni antro della borsa nella vana ricerca della lista, con il cappello farcito che ti cade dall'ascella, l'ultimo chilometro di sciarpa che rischia di fare inciampare la vecchietta a cui volevi giusto chiedere di reggerti un momento i guanti mentre cerchi di aprire la tasca interna coi denti. 2° Arrivata a casa la sola visione della lista lì bella pronta sul tavolo ti farà ululare come un lupo mannaro e non potrai evitare di appallottolare il capolavoro con rabbia, cacciandolo nell'angolo più remoto della casa da cui, però, talvolta ritorna chiudendo il cerchio col punto tre. 3° Può capitare che arrivata al punto 1 trovi nella tasca interna un foglio accartocciato che genera un'impennata di autostima: evidentemente non sei così rimbambita come temevi. Il momento di gloria però durerà fino al ritorno a casa, quando ti tramuterai in orca assassina scoprendo che la lista era vecchia e quello che hai comprato ti serviva un mese fa.

- Il fatto che a casa tu abbia un sacco di spazio in dispensa grazie al nuovo ivar montato con maestria, che in ufficio stiano per comprarti una bella cassettiera da riempire di cibarie e che i frullati di frutta (la tua merenda al lavoro da quando sei a dieta) siano in offerta NON raddoppia automaticamente la capienza del cestino della bicicletta. Ne consegue che uscire dal supermercato con tre borse piene è un suicidio, perchè passerai il quarto d'ora successivo a giocare a tetris con la spesa, cambiando la disposizione di ogni singolo articolo con una velocità che neanche l'ambulante del gioco dei tre bicchieri. Ovviamente alla fine dell'incastro non ci sarà posto per la tua borsa e dovrai scegliere se tenerla a tracolla, calciandola a ogni pedalata e segandoti una spalla, oppure se appoggiarla in cima alla pila di spesa che sta davanti a te, coprendo completamente il fanale. Io in genere scelgo la seconda, anche con la nebbia. Sì, voglio una vita spericolata :)

mercoledì 2 gennaio 2013

Il secondo giorno dell'anno

E così oggi si riparte. La solita routine che, vi dirò, quest'anno mi pesa meno del solito. Forse perchè i primi giorni dell'anno in ufficio sono molto calmi, non scrive nessuno, non chiama nessuno (avete mica voglia di farmi uno squillo? Due chiacchiere tanto per tenermi sveglia? :)). Forse perchè sapevo che Capo, Stakanov e Collega Nuova sarebbero andati in trasferta, quindi in ufficio sarei stata da sola, con Collega Straniera di là che fa l'inventario. Forse perchè prima di mettere piede fuori casa ignoravo che piovesse a dirotto e che quindi sarei arrivata al lavoro fradicia O_o
Ma poco importa, adesso sono qui in silenzio con il tè, la connessione internet tutta per me e le foto delle vacanze da sistemare. Non male come inizio, eh? :)
Toh! Cielo! Sono rimaste delle finestrelle chiuse nel calendario dell'avvento che Stakanov aveva portato in ufficio. Vuoi mai che i cioccolatini dentro vadano a male? Che spreco, bisogna liberarli! E mentre la mia coscenza tenta di trattenermi, la mano più veloce del west ha aperto 21 e 22 dicembre facendo sparire il contenuto. Ah, davvero non male come inizio! Ma non dite a niente a Stakanov eh? ;)