martedì 20 settembre 2011

Tanzania - altri animali e aereo

Mentre sistemavo le fotografie del mare, mi sono accorta che avevo lasciato indietro diverse immagini di animali! Non sia mai! :) Eccole qui:


Il relax totale della savana:


E la sorpresa dell'ultimo giorno al Serengeti. Il nostro autista all'improvviso si ferma e scruta col binocolo quello che a noi sembrava solo un mare infinito di erba gialla. Poi s'inoltra fuori dal sentiero con la jeep e si ferma vicino a un arbusto, a non più di 2 metri da una coppia di leonesse! Erano splendide, perfette :) Guardate qui:




Dopo la settimana di safari, ci siamo trasferiti a Zanzibar per la seconda settimana di vacanza, dedicata al polleggio totale in spiaggia. Quello che non sapevo era che il collegamento tra il continente e l'isola sarebbe stato con un aereo ad elica da 12 posti. Non c'è bisogno di commentare, vero? ;) Quando ho visto in che razza di "aeroporto" stavamo dirigendoci ho iniziato ad avere le palpitazioni: un'area aperta, senza pareti e coperta solo da un tendone, circondata da questi aeroplanini che sembravano giocattoli, con vecchie sedie di legno sgangherate dove aspettare e una bilancia da panettiere per pesare sommariamente i bagagli. Ci siamo arrivati a quello che pomposamente chiamavano "aereo" insieme al pilota: con lui abbiamo caricato i bagagli (sì, tutto fai-da-te) e con lui siamo saliti sul trabicolo. Io ovviamente per prima. Ho scelto il posto davanti, appollaiata come un avvoltoio dietro al pilota che ho approcciato con fare indifferente "Ma com'è il tempo? Ci sono turbolenze?" Poi non ho resistito e quando ha iniziato a rullare mi sono fatta compatire con domande tipo "Ma traballa molto 'sto coso?" "Non dura più di un'ora e mezzo il volo, eh? Sa, io sto un po' male in aereo..."
Roba da sotterrarsi se fossi stata in me, ma ovviamente non lo ero, presa dalla paura ;)
...Eppure...
Eppure è successo il miracolo. Aiutata forse dalle sante gocce di ansiolitico (che però in passato non avevano mica funzionato tanto bene) anche quel giorno - come nei lunghi voli di andata e ritorno dall'Italia - dopo una mezz'oretta mi sono tranquillizzata. Non dico che mi sono goduta il viaggio, ma alla fine ho guardato dai finestrini e dal vetro davanti mentre il pilota cercava di centrare la pista di atterraggio: sembrava di essere in un simulatore :)
Capirete che alla foto che segue tengo MOLTO. E' la prova che sono riuscita a vincere la mia paura - per una volta, ok, ma se qualcuno mi avesse detto che sarei riuscita a volare su un aereo del genere un mese fa gli sarei scoppiata a ridere in faccia!! E invece ecco qui...


Non potete vedere il mio sorriso a 38 denti, ma lo smiley che ho aggiunto rende abbastanza bene l'idea!

3 commenti:

  1. Belleee le leonesse!! Eh, anche l'ultima foto è memorabile direi! Mica da tutti vincere così le proprie paure, su un trabiccolo in volo :-)

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  2. Avevo gli arretrati ;) ho recuperato e mi sono rifatta, tutto d'un fiato! Bravissima! Le foto agli alberi rimangono le mie preferite, ho una passione innata! Grazie ^^

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  3. Silvia: grazie! In effetti ammetto di essere molto orgogliosa di come ho affrontato l'ostacolo-aereo *^_^*
    Nina: anche a me piacciono moltissimo gli alberi! Ho fatto tantissime foto agli alberi in Africa: ce n'erano davvero di spettacolari!!

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