Tanzania - prime foto: gli animali

A grande richiesta, ecco le prima fotografie della Tanzania :) Mi fa molto piacere la vostra curiosità nei confronti del mio viaggio e spero di non deludervi troppo con queste immagini ^^’

Devo anticiparvi che fare foto durante il safari è praticamente una mission impossible: la jeep è scomodissima e sobbalza per strade terribilmente dissestate (più di una volta mi sono inzuccata contro il tettuccio, nonostante le cinture allacciate) è già un miracolo riuscire a inquadrare quello che ti interessa, il fuoco è una pia illusione.

Da parte loro, gli animali non si mettono certo in posa e nella maggior parte dei casi sono lontanissimi. Per ovviare a questo problema però io e Mr Owl abbiamo brevettato una soluzione: inserivamo l’obiettivo della macchina fotografica nel binocolo :) Un lavoraccio che non vi dico e bisogna accontentarsi del risultato, ma almeno abbiamo delle foto anche degli animali scorti molto da lontano.

Per finire, noi siamo partiti con una macchina automatica ultracompatta a cui non era proprio possibile chiedere di più. Guardate con che razza attrezzatura dovevamo competere!

Ho pensato di iniziare con le foto degli animali che, almeno per me, erano il pezzo forte della vacanza. Per la presentazione mi sono ispirata ai post fotografici di nina e di altre blogger. So che il risultato è lontano dal modello, ma con solo paint a disposizione non potevo fare molto altro (rivoglio il mio fedele Photoshop!!!) Altre foto seguiranno appena possibile - ovvero appena avrò un po’ di tempo per lavorarci su (ma quanto tempo e fatica ci vogliono per elaborarle?!?!)

Ma iniziamo! Ecco a voi...

I babbuini e le scimmie in genere sono onnipresenti. Al primo parco abbiamo fatto decine di scatti anche alle più piccole scimmiette che si affacciavano sugli alberi. Poi, dopo aver capito che avremmo trovato scimmie OVUNQUE (nei lodge devi sempre chiudere le porte a chiave, perché hanno imparato a girare le maniglie per entrare nelle stanze in cerca di cibo) le abbiamo snobbate un po’, lo ammetto. Anche perché onestamente le scimmie non mi sono mai piaciute tanto, hanno qualcosa d’inquietante, forse perché somigliano troppo all’uomo ;) Però queste le trovo carine: il babbuino che sbadiglia e la famigliola con baby scimmietta non sono male, no? 

Guardate bene! Nella prima foto quelle grigie forme tondeggianti non sono massi bensì schiene di ippopotami!! Non fatevi ingannare dalla figura paffutella e dal ricordo della mascotte della Pampers, l’ippopotamo NON è un tenerone, basti pensare che è l’animale che provoca più incidenti all’uomo, in barba ai grandi felini. Dal vivo la cosa più impressionante è il boato che fa quando sbadiglia! ^^’

Che dire dei leoni… Ne abbiamo avvistati davvero tanti, ma MAI uno impegnato in una qualsiasi attività che non fosse dormire o rigirarsi sonnacchioso da un fianco all’altro!! Adesso ho capito perché lo chiamano il re della foresta! ;)

Come potete vedere dagli zoom, quando riposano sembrano proprio dei gattoni! Quello con le zampe all’aria appoggiate al tronco era troppo forte, ma mi veniva anche una gran voglia di coccolare quell’altro che col mento in su sembra solo aspettare un “grattino”

Mi spiace non avere foto migliori, ma questo è davvero il meglio che ho potuto fare: “inafferrabile ghepardo” non si riferisce solo alla celebre velocità, ma anche alla difficoltà di avvicinarlo! Il ghepardo sembra schivo e timoroso ed è per questo che è il mio preferito :)

Magro e slanciato, non ha né la stazza né la forza fisica degli altri grandi felini (leoni e leopardi mangiano i cuccioli di ghepardo!) ma di grazia ed eleganza ne ha da vendere!

Abbiamo visto anche una mamma coi 4 cuccioli: non ci sono parole per descrivere la tenerezza di quei fagottini scuri (“le macchie vengono dopo”, come per i dalmata ;)) che trotterellavano dietro alla mamma… <3 <3

Vi presento la deliziosa giraffa: timida, occhi dolcissimi, proporzioni buffe (in particolare quando si china per bere!) l’andatura lenta e dinoccolata, goffa eppure elegante. Anche lei è una delle mie preferite.

Eh… Parliamo di questo momento: vi assicuro che è stato molto emozionante incontrare mamma elefante con cucciolo al seguito sul ciglio della strada. Lei lo teneva nascosto dietro alle zampone, come per proteggerlo dal “traffico” di jeep, come fanno gli umani nelle città. Quando ci siamo fermati e abbiamo spento il motore si è tranquillizzata e ha attraversato con la tipica flemma pachidermica, l’elefantino rigorosamente dal lato opposto al nostro. Poi si è fermata dall’altra parte della strada e ci ha guardato soddisfatta, quasi per salutarci. Sembrava che dovesse farci “ciao ciao” col fazzol la proboscide :) E l’elefantino finalmente ha preso coraggio: prima ha fatto capolino dalle zampe di mamma e poi ha iniziato ad aprire le orecchie e agitare la proboscide con fare giocoso, proprio come Dumbo. E’ stato bellissimo e tenerissimo! :)