lunedì 19 settembre 2011

Opzione di lavoro n. 1: un "breve" sfogo

Bah che giornata del cavolo... Sarà che mi sono alzata col mal di testa con cui ero andata a dormire. Sarà che gli ultimi giorni sono stati un delirio. Come alcune sapevano, durante il weekend sono andata a fare una prova con il datore di lavoro opzione 1, per assistere di persona agli eventi che tratta e capire meglio se mi potrebbe piacere lavorare in quel settore. Per la solita questione di privacy non scendo in particolari, vi dico solo che in 2 giorni mi sono sciroppata circa 800 km. Ci siamo fermati in non so più neanche quante città: prima un pranzo, poi un aperitivo, poi un beach party, poi una cena di gala, poi... No, a letto no, dato che ho dormito solo 10 ore totali ;)

So che ci sono tante persone a cui piacerebbe avere la possibilità di partecipare a... boh, chiamiamoli "eventi vip" (ma poi in base a cosa esattamente si definisce il "very important"?). Ad alcuni fa un certo effetto entrare in ristorante chic, con persone tirate a lucido, magari avere l'occasione di rimettere il vestito da sera che hai usato solo una volta, bere vini pregiati a tavole apparechiate in modo elegante (io sono astemia, tanto per cominciare ;)) o anche incontrare personaggi famosi! Questa veramente è la più buffa: e che te frega di vedere un magnate del petrolio o un celebre prosciuttaro miliardario? Capirei se si trattasse di dare una sbirciatina a Jude Law, ma incontrare dal vivo queste persone che valore aggiunto può dare? E invece vi giuro che a qualcuno piace, anzi a molti. Nel mio tavolo ieri c'era una tipa con un anello grosso come un'albicocca che si copriva col tovagliolo per bisbigliare a quella di fianco a lei (che classe, eh? ;)) "Hai visto il signor tal dei tali?" "Sai che è quello? E' il figlio di tizio!"
Non vorrei sembrare snob. Anche a me piace trovarmi in un bel posto e se posso permettermelo preferisco dormire in un hotel a 5 stelle piuttosto che in una pensione. Ma non è questo il punto: è il fumo negli occhi con cui cercano di confonderti, il volerti convinvere che c'è un valore aggiunto nel passare una serata esclusiva con tizio e tal dei tali le cui signore parlano delle loro passioni (nello specifico, scarpe e orecchini) invece che in pizzeria con i tuoi amici a parlare di quello che ti interessa veramente :) No, grazie. Dopo quattro anni di esperienza non mi fregate più.
Ovviamente non c'è niente di male ad essere appassionate di abiti o gioielli ma Robin purtroppo non lo è. Una volta ho deciso che era venuto il momento di farmi un minimo di cultura nel campo della moda, perchè io stessa mi vergognavo della mia ignoranza: ho chiamato la mia amica fashion e le ho chiesto che libro ehm rivista comprare e lei, tutta felice di questo mio nuovo interesse, mi ha dato al volo alcuni nomi. Peccato che, dopo aver sfogliato la rivista da capo a fondo, l'ho richiamata dicendo "No, ci dev'essere un errore: qui ci sono solo immagini e un'infinità di pubblicità!!" E lei paziente "Robin, le riviste sono fatte così: non ci trovi un saggio sulle ultime tendenze, ma solo foto a cui ispirarti". Sarei voluta sprofondare o_O Se non fosse che l'amica fashion mi conosce dalla IV ginnasio mi sarei vergognata. Comunque, questo breve outing per farvi capire con chi avete a che fare ^^'
Per dovere di cronaca, devo dire però che ho bluffato bene. Non pensate che abbia giocato a fare l'intruso gobbo, spettinato e occhialuto che si aggira tra i buffet pronto ad essere additato dagli altri. In 31 anni di timidezza ho imparato perfettamente che il modo migliore per essere notata il meno possibile è fare il camaleonte. Mi ero vestita quindi in modo adeguato (grazie a mamma pettirosso che mi ha detto esattamente che abito scegliere e che gioielli abbinare: senza di lei sarei persa), sono stata socievole, sorridente e credo di essermi amalgamata perfettamente tra la folla. Certo ho avuto i miei momenti di noia e anche di sconforto, come quando mi sono trovata da sola perchè il mio possibile-capo e possibile-collega si sono dedicati alle pubbliche relazioni. E a un aperitivo in cui non conosci NESSUNO cosa fai?? Ti butti sul buffet, ovviamente ;) Con fare indifferente, credo di aver spazzolato da sola più di quello che hanno spiluccato 10 ragazze simil-anoressiche scelte a caso tra la folla :D Anche coi dolci non ho scherzato: visto che non arrivava mai il momento di ritirarsi e che per la stanchezza mi sarei quasi messa a piangere, mi sono consolata con vari giri al buffet dei dolci, un tripudio di calorie da urlo. Alla fine ho quasi fatto amicizia col cameriere ;) Tralasciamo però sul fatto che abbia ripreso i 2 chili che avevo miracolosamente perso in Africa :_(

So anche che tante, tantissime persone desidererebbero ardentemente avere la possibilità di scegliere tra due opzioni lavorative. E' una gran botta di c. di questi tempi e anche io mi sento fortunata, davvero. Solo che non mi dispiacerebbe poter scegliere tra due lavori che mi piacciono oppure, in alternativa, tra uno proprio schifoso e uno allettante. Sarebbe più facile. Beh, ve l'avevo detto subito che era una giornata un po' del cavolo, no? Adesso la pianto di brontolare e mi consolo sistemando le foto dell'Africa :) Se riesco più tardi ne pubblico alcune sulla settimana di mare <3

7 commenti:

  1. oddio un lavoro cosi´ tirata a lucido ed anche ingioiellata,na na na na....faccio cappello semmai, io non riesco neanche a gestire lavori dove mi vogliono necessariamente in gonna. Io so da ricovero pero´, il peggio e´ che lo so!
    In bocca al lupo a cene di gala alla Lapo!°°

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  2. no no no non fa per me a parte il buffet ovviamente. A parte che io alla sera voglio tornare a casa mia, ma è tutto un mondo di apparenza. Comunque a molti piace.
    baciotti

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  3. Si di questi tempi avere la possibilità di scegliere tra due lavori... non è da tutti!!!! Ma è anche vero che la scelta diventa difficile se non ti fa sentire a proprio agio con quel mondo, quindi ascolta il tuo cuore e vedrai che farai la cosa giusta!!! In bocca al lupo ^__^

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  4. Non avrei voluto essere nei tuoi panni, ma proprio per niente! Le uniche volte che leggo riviste assurde (no, fashion) sono quando vado dal parrucchiere (per cui poche volte all'anno per fortuna)...
    Però si tratta di lavoro, per cui...valuta per bene, pro e contro, se i contro sono troppi...meglio lasciar perdere...

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  5. Devo chiarire che per fortuna questa "tassa" dell'ambiente vip con annessi e connessi non mi toccherebbe tutti i giorni, eh? Si tratterebbe di un normale lavoro d'ufficio. Gli abiti eleganti e gli ambienti posh me li dovrei sorbire ogni tanto, quando si deve assistere di persona agli eventi organizzati.

    Lisa: io dal parrucchiere mi porto un libro ;)

    Vi dico solo che l'altra opzione mi sembra anche peggio... Sono messa bene! ;)

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  6. Scusa arrivo tardi ma questo post mi è piaciuto così tanto che non posso non commentare!! C'è tanto di te qui dentro, che carina che sei! E se per privacy non risponderai alla domanda dell'altro post, il dubbio che mi ha colto è: hai lavorato per quattro anni per un mondo di apparenza (oddio non so come altro definire, ti chiedo scusa) per millecentoeuro al mese? Sembrerebbe un paradosso!
    Se non ho capito nulla, scuse doppie :)

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  7. Ciao Lucy e grazie! *^_^*
    Temo che il fatto di lavorare nel settore del lusso non comporti automaticamente stipendi lussuosi, purtroppo... Comunque fin'ora ho lavorato nel campo della cultura (ti rispondo meglio sotto l'altro post) non serve dire altro per spiegare gli stipendi da fame, vero? :S

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