Nonostante io e Mr Owl siamo molto diversi, su una cosa concordavamo ancor prima di conoscerci, ovvero sulla posizione di Venezia in cima alla classifica delle città più belle del mondo :)
Come spesso capita nelle storie d'amore, non è stato un colpo di fulmine: della mia prima visita a Venezia, da bambina, ricordo solo il freddo umido e la foschia. Qualche anno più tardi però ho trascorso uno dei più bei giorni della mia adolescenza perdendo l'orientamento tra fondamenta e calli tutte simili e rosolandomi al sole nei campi. Da allora Venezia mi è entrata nel cuore :) Per questo mi sento un po' privilegiata, avendo la fortuna di poterci tornare abbastanza spesso.
Partiamo dall'inizio. Giovedì 9 febbraio. Viaggio di andata da cardiopalma: causa maltempo, i treni erano nel caos. Riusciamo per miracolo a salire su un convoglio straordinario di soli due vagoni, visto che il treno che avevamo prenotato aveva un imprecisato ritardo che ci avrebbe fatto perdere la coincidenza per Venezia. A Bologna centrale la situazione era questa
Però la nostra freccia era in orario e non solo: nella confusione il veicolo era stato cambiato all'ultimo minuto e i nostri posti si trovavano in prima classe :D Se aggiungiamo che il nostro scompartimento era semideserto e piacevolmente caldo, otterremo un pettirosso e un gufo stesi, che ronfano beati con la bolla al naso per tutta la durata del viaggio ^^'
Venezia ci accoglie invece con un freddo becco e vento siberiano. Mentre aspettiamo il vaporetto (una ventina di minuti...) temo che da un momento all'altro mi debba cadere il naso, congelato come una stalattite di ghiaccio.
Anche il giorno seguente il clima è inclemente. Pur bardati come due esploratori artici, passeggiare per la città è quasi una sofferenza: le mani sono perennemente congelate e i piedi due blocchi di ghiaccio. Ci mancano solo le ciglia brinate all'Ambrogio Fogar ;) Ovviamente, la voglia di scattare fotografie era ai minimi storici.
Dopo una cena velocissima da Vinovino, proprio di fianco al teatro, ci immergiamo nell'atmosfera magica della magnifica Fenice, che per carnevale diventa quasi fiabesca, con tutte quelle dame in costume che si affacciano dai palchi
Come spesso capita nelle storie d'amore, non è stato un colpo di fulmine: della mia prima visita a Venezia, da bambina, ricordo solo il freddo umido e la foschia. Qualche anno più tardi però ho trascorso uno dei più bei giorni della mia adolescenza perdendo l'orientamento tra fondamenta e calli tutte simili e rosolandomi al sole nei campi. Da allora Venezia mi è entrata nel cuore :) Per questo mi sento un po' privilegiata, avendo la fortuna di poterci tornare abbastanza spesso.
Partiamo dall'inizio. Giovedì 9 febbraio. Viaggio di andata da cardiopalma: causa maltempo, i treni erano nel caos. Riusciamo per miracolo a salire su un convoglio straordinario di soli due vagoni, visto che il treno che avevamo prenotato aveva un imprecisato ritardo che ci avrebbe fatto perdere la coincidenza per Venezia. A Bologna centrale la situazione era questa
Però la nostra freccia era in orario e non solo: nella confusione il veicolo era stato cambiato all'ultimo minuto e i nostri posti si trovavano in prima classe :D Se aggiungiamo che il nostro scompartimento era semideserto e piacevolmente caldo, otterremo un pettirosso e un gufo stesi, che ronfano beati con la bolla al naso per tutta la durata del viaggio ^^'
Venezia ci accoglie invece con un freddo becco e vento siberiano. Mentre aspettiamo il vaporetto (una ventina di minuti...) temo che da un momento all'altro mi debba cadere il naso, congelato come una stalattite di ghiaccio.
Anche il giorno seguente il clima è inclemente. Pur bardati come due esploratori artici, passeggiare per la città è quasi una sofferenza: le mani sono perennemente congelate e i piedi due blocchi di ghiaccio. Ci mancano solo le ciglia brinate all'Ambrogio Fogar ;) Ovviamente, la voglia di scattare fotografie era ai minimi storici.
Il mercato del pesce è una zona di Venezia che mi ha sempre affascinato. Nonostante sia un palazzo bellissimo e prezioso, viene ancora utilizzato e risulta un luogo verace, umido e puzzolente ma anche pittoresco, proprio come ti immagini che debba essere un mercato ittico (compresi i capitelli a forma di pesce :D) Me lo figuro al mattino presto (esperienza mai sperimentata, ovviamente ;)) pieno di pescatori abbronzati, in stivaloni e impermeabile, indaffarati intorno a banconi straripanti di frutti di mare.
Arrivati lì siamo stati vinti dal freddo e, sebbene fosse presto, abbiamo deciso di sederci al caldo con la scusa di pranzare. Il Caffè Vergnano è un locale carino ma non pittoresco, a parte la bellissima struttura antica che lo ospita (in particolare mi è piaciuto il soppalco). I prezzi sono normali per una città cara come Venezia, il cibo è buono ma non speciale
Insomma, forse non l'avrei neanche citato se non fosse stato per QUELLA. Sì, proprio lei, la meraviglia che vedete (più o meno) a fuoco nella foto: la frittella di carnevale ripiena di crema.
Un pasticcino da urlo, una goduria paradisiaca che mi ha stregato e che proviene da una non meglio identificata pasticceria di Mestre (avrei voluto l'indirizzo per fare scorta). Qui la potete vedere meglio, dopo che io e lei avevamo rotto il ghiaccio ;)
La panna non era prevista, ma visto che Mr Owl non ama i dolci e il suo caffè era stato servito con panna... Beh... Dovevamo buttarla via? Ahahah mi viene da ridere solo a pensarci ;)
Per tutto il weekend ho assaggiato altre frittelle ma questa è senza ombra di dubbio la MIGLIORE, sia come pasta sia come ripieno.
Nel pomeriggio ho resistito stoicamente alle smanie di Mr Owl che, noncurante del vento polare, voleva visitare questo e quello mentre io, ibernata, desideravo solo il tepore di un bel bar ;) Abbiamo trovato infine un compromesso rifugiandoci in libreria: non poteva mancare la solita visita all'imperdibile Toletta, una storica libreria indipendente di Venezia. Se poi, come me, amate scartabellare fra i libri usati, vi consiglio di fare un salto anche alla Libreria Bertoni
Quando finalmente siamo tornati a casa, ci siamo ripresi con una merenda come si deve: latte e nesquik, biscotti, un'altra frittella di carnevale e, sullo sfondo, l'ultimo acquisto alla Toletta che aspetta solo di essere sfogliato. No, dico, cosa si può desiderare di più per un pomeriggio perfetto??
Ma non c'era tempo da perdere perchè dovevamo prepararci per la serata: venerdì sera è stato infatti il gran momento, la mia prima volta alla Fenice! Avete presente quelle liste di "cose da vedere assolutamente nella vita"? Beh, insieme alle piramidi e alla grande muraglia cinese, io avrei di sicuro elencato la Fenice :) Certo avrei preferito vedere quella originale prima dell'incendio, ma pazienza
Dopo una cena velocissima da Vinovino, proprio di fianco al teatro, ci immergiamo nell'atmosfera magica della magnifica Fenice, che per carnevale diventa quasi fiabesca, con tutte quelle dame in costume che si affacciano dai palchi
Incontrare la mia ex capa è stato piacevolissimo: visto che eravamo in un palco riservato abbiamo chiacchierato per tutto il tempo, disturbando "solo" Mr Owl, più interessato al concerto che ai nostri cicaleccii ^^' Mi ha fatto molto piacere anche incontrare i musicisti, coi quali avevo lavorato tante volte e che si ricordavano ancora di me :)
Della bella serata mi è rimasto come ricordo un mazzo di fiori, originariamente regalato al direttore d'orchestra, che l'ha passato alla mia capa, che l'ha lasciato a me :)
Sabato finalmente si iniziano a vedere alcune maschere ma, nel complesso, il carnevale quest'anno non è pervenuto. Probabilmente a causa del maltempo i turisti scarseggiano e i pochi valorosi che si avventurano per strada sono imbacuccati nei loro piumini. Incrociamo solo il breve corteo di quello che sembra essere un centro sociale, con il saltimbanco sui trampoli che si rolla una canna, il giocoliere strafatto a cui cadono i birilli e la majorette sovraeccitata che spaventa i bambini a cui si avvicina.
Per pranzo Mr Owl decide di invitarmi dallo sciccosissimo Quadri.
Ovviamente il filoncino alla mortadella è mio, la solita buongustaia amante della novelle cuisine ^^' Ah, sì, anche il fritto dolce di carnevale era mio ;) A proposito, come si chiamano da voi quelle frittelle di carnevale? A Venezia sono i "galani"
Ma carnevale non è carnevale senza una visita dal nostro mascheraio preferito! La Cà del sol
Ed eccomi che provo per voi le mie maschere preferite, quelle deliziose a forma di animale. Prima il pettirosso in versione coniglio...
Poi in versione topo :)
E poi via di nuovo per i vicoli della città, dove aleggia un forte odore di vin brulé e di alcol. Girovagando a caso senza cartina scopriamo, come sempre, angoli nuovi e suggestivi
Nell'ordine: 1- Chiesa della madonna della salute dal pontile vicino all'Harry's bar 2- Santo Stefano, uno dei tanti campanili storti di Venezia ;D 3- Un canale tra i sestrieri di Castello e Cannaregio (una delle mie zone preferite in assoluto) 4- Ponte dei Sospiri e San Giorgio 5- Il portale di San Zaccaria 6- Portici di Piazza San Marco 7- Una sorta di portale, non meglio identificato, vicino al ristrante Ai Barbacani
E, dopo tanto girovagare, non c'è niente di più bello che rifugiarsi nel tepore di casa mentre fuori inizia a imbrunire: mettere sul fuoco il bollitore e aspettare che il tè sia pronto leggendo un bel libro :)
Poi fuori di nuovo, diretti al Palazzetto Bru Zane, il centro di musica romantica francese a Venezia, per un concerto di pianoforte a cui Mr Owl "non poteva assolutamente mancare!" ;)
Domenica mattina, con nostro grande stupore, ci siamo svegliati con la neve! Certo non tanta come quella che era venuta a casa, ma comunque un panorama così dalla finestra non l'avevamo mai visto!
Ecco Santa Maria Formosa e alcuni canali con un leggero velo di neve :)
E poi... E poi è già pomeriggio e si deve tornare a casa :(
Un post STRATOSFERICO! GRAZIE: per le foto, le tue sensazioni, i tuoi racconti, le maschere, la frittella... insomma, GRAZIE, mi hai fatto davvero andare in vacanza a Venezia per 10 impagabili minuti!!!
RispondiEliminaBellissimo! Il teatro con le donne in maschera e' davvero suggestivo, deve essere stato un bel salto nel passato! E la foto della Madonna della Salute e' meravigliosa. E tu che bei capelli lunghi hai!!
RispondiEliminaGrazieeeeeeee mi hai fatto sognare ad occhi aperti!!!
RispondiEliminaTante gioiose giornate
nonnAnna
Bella Venezia e belle le foto... ho sempre pensato che Venezia dia il meglio di sè tra novembre e febbraio. E le tue foto lo dimostrano.
RispondiEliminai tuoi reportage sono sempre perfetti e da me molto attesi. Sono stata a Venezia per l'apertura del carnevale nel 2006 (aiuto sono passati già 6 anni??!!) ed era stato bellissimo. Naturalmente poi mi sono detta che avremmo dovuto tornarci a breve ma, come spesso accade, altre mete hanno prevalso.
RispondiEliminabaci
Mi pareva di essere accanto a voi in questo viaggio nella romantica Venezia!! quante belle immagini, in assoluto preferisco la prima della serie al centro e l'ultima. che magia Venezia in inverno, con pochi turisti, quando si sente parlare il veneto..
RispondiEliminaInvidio la tua visita alla Fenice. Il mercato del pesce l'avevo visto da piccola e ricordo l'olezzo..
ps da noi le chiamiamo "chiacchiere"..
buona Domenica e grazie per il bellissimo post!
che meraviglia! venezia è davvero bellissima..ha un fascino irresistibile. la foto delle dame alla fenice mi ha fatto sognare :)
RispondiEliminaho deciso...scrivo fra le mete future il carnevale di venezia :)
fata pinella
Che dire, grazie a voi ragazze, davvero!
RispondiEliminaOgni volta che sto per scrivere un post turistico sono dubbiosa e penso "Ma vale davvero la pena di scriverlo? A chi può interessare la mia vacanza??"
Quindi sono felicissimissima di sapere che apprezzate e che sono riuscita a far sognare ad occhi aperti qualcuno :)))
Lucy - ahah il segreto dei capelli lunghi è andare dal parrucchiere 2, massimo 3 volte all'anno! Non è difficile ;D
PrimoUltimo - trovi? Mr Owl è fermamente convinto che il mese migliore per visitare Venezia sia aprile. Anch'io trovo che in primavera sia spettacolare... Ma c'è forse un luogo brutto in primavera?? ;)
Ilaria - che soddisfazione sapere che aspetti i miei "reportage" :D Quest'anno a dire il vero non sembrava neanche carnevale, ma la volta scorsa (2010) è stato proprio bellissimo, complice anche il carnevale che cadeva più avanti, in un periodo dell'anno più caldo
Dani - anche da noi, tra gli altri nomi, quelle frittelle si chiamano anche "chiacchiere". Credo che sia il nome più usato in effetti
Oh, Robin, che meraviglia, sono stata quattro volte a Venezia ma non mi basterà mai, è una città davvero magica, e le foto del teatro con le dame in costume sono stupende. E quei piccoli canali nascosti, così pittoreschi...ma poi mi sembra che tu abbia un fiuto straordinario nell'individuare i posti in cui si mangia meglio....ultimamente posti delle foto assolutamente lussuriose, che solo a guardare quelle leccornie uno mette su un paio di chili!
RispondiEliminaIl prossimo anno seguirò le tue orme...
Bellissimo! Mi piace soprattutto il "girovagare senza cartina" :) La foto che preferisco è quella dei palchi della Fenice, sembra un romanzo, o un film! Che atmosfera magica! Grazie per questo bel reportage ;)
RispondiEliminaChe bello tutto, Venezia, il post, la mortadella, la frittella con crema e panna e la Fenice (sono appassionata di opera barocca e settecentesca e ricordo spettacoli splendidi). Ora capisco dove finiscono i fiori che si regalano agli artisti ;-)
RispondiEliminaKalì - ihih, come mai? Sarà che sono una liff...ingor... ehm, dotata di un sano e robusto appetito? ;)
RispondiEliminaNatadimarzo - girovagare senza cartina è un must per noi a Venezia: Mr Owl la conosce abbastanza bene, quindi fa da navigatore. In questo modo però io non ho ancora imparato un percorso che sia uno O_o
Pelegrina - Esatto! I fiori vengono sempre "smollati" dagli artisti ai loro agenti e poi, in genere, dagli agenti alle cameriere dell'hotel :)