venerdì 17 giugno 2011

La ricerca del lavoro

Oggi, tra i risultati delle ricerche di lavoro automatiche che ricevo via email, ho trovato questa, una vera chicca!
“Robin! Se hai possibilità di cambiare residenza ti segnaliamo queste offerte di lavoro: e poi una lista di Honolulu, Timbuctu, ecc.”
Sì certo, a me pesa già lavorare a 30 km dalla mia città, figuriamoci se mi trasferisco dall’altra parte del mondo…

Ma quando cerchi lavoro non puoi fare obiezioni simili: la parola d’ordine è FLESSIBILITA’. Questo vuol dire che:
-          non esistono hobby. Se proprio ti piace andare in palestra, studiare una lingua straniera, seguire corsi di creatività guardati bene dal parlarne col tuo capo: potrebbero renderti meno disponibile agli straordinari
-          il sabato e la domenica sono giorni di noia mortale, trascorsi a contare le ore che ci separano dal lunedì. Quindi accettiamo con entusiasmi di lavorare durante il weekend e, se proprio non è possibile andare in ufficio, almeno vorremmo essere reperibili (ovviamente gratuitamente)
-          lo straordinario non è, come dice la parola, una necessità extra-ordinaria ma qualcosa che ti può essere richiesta regolarmente (in modo magari implicito ma non meno pressante). Anzi, se ti fermi un’oretta tutti i giorni (anche solo per cazzeggiare al computer, non importa) dai un’ottima impressione d’impegno e sano stacanovismo (un ossimoro?? Ma va!!)
-          NON parlare MAI della tua vita sentimentale, a meno che non sia disastrosa. Sì ai single a vita, ai divorzi e ai problemi di sterilità. Puoi anche arrivare a fingerti lesbica per tranquillizzare il tuo futuro capo, ma NON pronunciare MAI E POI MAI qualsiasi accenno a un abominevole desiderio di metter su famiglia. Già è difficile che qualcuno prenda in considerazione il tuo curriculum se sei donna e in età fertile, se poi non dimostri un’avversione per fiori d’arancio e bebè te la cerchi proprio!

Purtroppo questo è quello che ho capito negli ultimi mesi, trascorsi fra l’altro a cercare un altro lavoro. Se sei una donna giovane e vieni da un contratto a tempo indeterminato (e quindi, abbastanza inspiegabilmente - non sei interessata ai cococo) non hai molte speranze. Ti conviene investire nella ricerca di una buona tecnica di ibernazione che ti permetta di risvegliarti fra 3/30/300 anni quando sarà finita questa onnipresente crisi, più che nell’invio di CV.

Nonostante questo sfogo amaro, io continuo con la tenacia di un mulo a mandare cv su cv… E martedì ho fatto un colloquio… E adesso aspetto con le piume incrociate… :)

7 commenti:

  1. grazie per essere diventata mia follower, spero di stupirti ancora con post simpatici.
    Non ti conoscevo ma ti auguro il meglio per la
    ricerca del lavoro. bacioni

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  2. Ciao Robin, grazie per essere passata da me.
    Ah come ti capisco, sono nella tua stessa situazione e la pensiamo praticamente alla stessa maniera! Questo cavolo di mondo che ci rende ciniche...
    Ti seguirò così ci terremo aggiornate dei nostri tentativi di ricerca lavoro...ah, vado a farmi una cioccolata antidepressiva...

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  3. Ilaria: grazie! In realtà io sono una "privilegiata" perchè un lavoro ce l'ho già e a tempo indeterminato! Sto solo cercando di migliorare ma, mal che vada, posso sempre rimanere qui... So che ci sono tantissime altre ragazze in una situazione ben peggiore della mia O_o

    Tati: no, ciniche mai!! Io continuo a pensare che questi ritmi non siano sani e non voglio proprio adeguarmi: cerco in tutti i modi di trovare un lavoro che mi conceda un giusto equilibrio con tutti gli altri ambiti della mia vita (famiglia, amici, hobbies, ecc.) Spero di riuscirci ;)
    Buona cioccolata! Io mi sto "coccolando" con un bel tè :D

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  4. Io un po' cinica la sono...ma sarà il periodo, di solito non sono così. Comunque anche a me continuano a mandare mail con scritto se sono disposta a cambiare residenza per lavoro...
    Ma anch'io come te sto cercando il giusto equilibrio! Speriamo bene.
    (La cioccolata era squisita, alla cannella! Adesso mi sto preparando anch'io un tè alla violetta con biscottini...)

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  5. Il mio 1° giorno di lavoro il mio capo, giusto per dare il benvenuto mi ha detto: "alle donne che vengono a lavorare qui dico sempre: sterilizzatevi!" Certo, ho dovuto stringere i denti per un po' di tempo, ma ora ho due bambini, lavoro per la stessa azienda, che tra l'altro mi ha concesso il trasferimento da me richiesto e riesco anche a raggiungere i budget (e quindi i premi)pur cazzeggiando parecchio al computer in orario di lavoro. Cosa facciano i miei colleghi (uomini) durante gli straordinari è per me argomento ignoto.
    Ciao. Silvia, Sr

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  6. Come ti capisco! Io il mio primo contratto a tempo indeterminato l'ho lasciato perché ero arrivata al culmine e non mi riconoscevo più...non ci si può trasformare per via del lavoro, non è umano! Quindi disoccupata per due mesi mi sono scontrata con la simpatia dei selezionatori che volevano sapere tutto ma proprio TUTTO di me, e stavo seriamente pensando di presentar loro un finto certificato di sterilità, così avrei avuto qualche chance di essere considerata per le esperienze del mio cv. E poi finalmente, la luce. Mi selezionano per un tempo determinato di pochi mesi, ma il mio primo giorno di lavoro scopro che ho fatto una così bella impressione che mi rifanno subito l'indeterminato! Quindi c'è ancora speranza, non ti arrendere! E soprattutto...non lasciare che il lavoro faccia di te una persona diversa da quella che sei sempre stata :)

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  7. Ciao Thanit e grazie per essere passata di qui!
    Sono contenta di leggere le vostre storie a lieto fine :)
    Anche io, come dicevo, non mi posso lamentare dato che ho un tempo indeterminato. Quello che vorrei adesso è smettere di essere pendolare e guadagnare di più. Sembrano richieste fuori dal mondo, ma prima o poi ce la farò ;)

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