Succede, quando ti risvegli dopo un lungo ponte di ozio completo, ti rendi conto che è già lunedì e, ancor peggio, che non hai portata a termine preso in minima considerazione neanche una delle tantissime cose che ti eri proposta di fare. Perchè dormire è sacrosanto, oziare è lecito, ma quando trovi i resti dei tuoi esperimenti dolciari ancora nel lavello, la valigia di Mr Owl ancora aperta nell'ingresso ("Cosa la disfo a fare? Tanto domani riparto già"), il bagno che sembra un residuo di Halloween (vi ricordate il film "Non aprite quella porta?" Ecco, preciso) e ti rendi conto che non avete trovato il tempo di valutare i preventivi delle librerie che aspettano da un mese, beh, allora un po' di sensi di colpa sono inevitabili.
E lo sapete qual è la cosa peggiore? A voi lo posso dire, tanto non mi conoscete. La cosa che mi fa più arrabbiare è che me la sono goduta proprio: ho trascorso quattro giorni a leggere, scrivere e bere tè. E basta. Ed è stato un paradiso :)
Certo, la vaga sensazione che la resa dei conti sarebbe arrivata era sempre lì che aleggiava silenziosa ma lo sappiamo cosa si fa delle coscienze moleste, no? Zac! Si spiaccicano al muro con un colpo di martello. E si torna a dedicarsi a quello che si ama davvero. D'altra parte non si può aprire la diga e credere di poterla arginare a piacimento, non ci si può circondare di libri, farsi venire idee e pensare di non esserne rapita completamente, di voler fare qualcos'altro che non sia perdersi in storie, sulla carta o nella tua testa. Poi succede che il lunedì mattina i personaggi dei tuoi adorati libri si dissolvano e che rileggendo quello che hai scritto provi un brivido di disgusto: davvero ho scritto io questa roba? E davvero ho sprecato quattro preziosissimi giorni di festa (per non parlare della settimana precedente) per partorire questo? Ed è lì che arriva lo sconforto, in punta di piedi ma inevitabile, e ti fa nascondere la coda fra le gambe per la vergogna. E così capisci che è venuto il momento di prendere di petto questa fase creativa e infilarla di nuovo nel vaso, chiudendo bene il tappo. Eccomi, ce l'abbiamo fatta, sono tornata.
P.S. Dubito di aver scritto un post comprensibile per qualcun altro che non sia me stessa, ma adesso che ho fatto outing sto meglio :)
P.P.S Mamma pettirosso sottolinea come non sia del tutto corretto dire che ho dedicato il ponte al fancazzismo spinto. Qualcosina ina ina l'ho fatta, ovvero tanti dolci per lei e le zie venute in trasferta e questa
E lo sapete qual è la cosa peggiore? A voi lo posso dire, tanto non mi conoscete. La cosa che mi fa più arrabbiare è che me la sono goduta proprio: ho trascorso quattro giorni a leggere, scrivere e bere tè. E basta. Ed è stato un paradiso :)
Certo, la vaga sensazione che la resa dei conti sarebbe arrivata era sempre lì che aleggiava silenziosa ma lo sappiamo cosa si fa delle coscienze moleste, no? Zac! Si spiaccicano al muro con un colpo di martello. E si torna a dedicarsi a quello che si ama davvero. D'altra parte non si può aprire la diga e credere di poterla arginare a piacimento, non ci si può circondare di libri, farsi venire idee e pensare di non esserne rapita completamente, di voler fare qualcos'altro che non sia perdersi in storie, sulla carta o nella tua testa. Poi succede che il lunedì mattina i personaggi dei tuoi adorati libri si dissolvano e che rileggendo quello che hai scritto provi un brivido di disgusto: davvero ho scritto io questa roba? E davvero ho sprecato quattro preziosissimi giorni di festa (per non parlare della settimana precedente) per partorire questo? Ed è lì che arriva lo sconforto, in punta di piedi ma inevitabile, e ti fa nascondere la coda fra le gambe per la vergogna. E così capisci che è venuto il momento di prendere di petto questa fase creativa e infilarla di nuovo nel vaso, chiudendo bene il tappo. Eccomi, ce l'abbiamo fatta, sono tornata.
P.S. Dubito di aver scritto un post comprensibile per qualcun altro che non sia me stessa, ma adesso che ho fatto outing sto meglio :)
P.P.S Mamma pettirosso sottolinea come non sia del tutto corretto dire che ho dedicato il ponte al fancazzismo spinto. Qualcosina ina ina l'ho fatta, ovvero tanti dolci per lei e le zie venute in trasferta e questa
ciao Robin,
RispondiEliminahai fatto benissimoooo!!
Posso dire : IDEM.
dal letto al divano, dal divano a letto.. che meraviglia!
ps ma questa torta di pannolini è proprio spaziale:D
ora so che farmene dei pannolini rimasti di Sofia ;)
Ma hai fatto proprio bene!!!!Ogni tanto oziare è doveroso...
RispondiEliminaoh sì niente sensi di colpa plz. Che poi le pagine scritte magari lasciandole
RispondiEliminadecantare un po' a rileggerle saranno niente male. La torta di pannolini bellissima, il relax necessario, dai Robin sei sempre in giro. W il the il divano e il relax. SìSìSì. Sandra frollini
Oddio se ti capisco, passo le ore a lavorare che magari non ho nulla da fare e dico a me stessa "Ah se fossi a casa, quante cose avrei da fare...!" poi quando sono a casa non faccio una mazza. Puntuale arriva il senso di colpa che mi ricorda che magari, avessi almeno finto di fare qualcosa, oggi mi sentirei meglio... ma anche no!
RispondiEliminaMi sembra che hai fatto abbastanza, per Giovanni e per te stessa. Io mi tranquillizzerei :)
RispondiEliminaBellissima la torta pannolini. Ma davvero ma scrivi anche?! Oddio sempre piu WonderRobin sei :-)) (ovviamente hai fatto benissimo a dedicarti alle cose che ami!!)
RispondiEliminaQuando ci vuole, ci vuole, l'ozio è utile soprattutto a chi lo pratica! ;)
RispondiEliminaSe hai preparato dolcetti e anche la torta di pannolini direi che sei già più che giustificata...resta solo da farci leggere cosa hai scritto e siamo a posto!
ciao loredana ^_^
e dici niente! ma scusa ti sei riposata, hai fatto i dolcetti, hai fatto questa torta stupenda per giovanni che io non saprei neanche da dove cominciare! sei stata bravissima e hai fatto bene, ogni tanto un po' di sano ozio ci vuole! e per la scrittura vuol dire che non era il momento, forse avevi proprio bisogno del dolce far niente.
RispondiEliminaConosco benissssssimo questa sensazione! :)
RispondiEliminaL'ozio serve. Per ricaricarsi, per ricominciare. Non sentirti in colpa.
RispondiEliminaAbbraccio forte.
Raffaella
Grazie a tutte, davvero :) Vi dirò, non è tanto l'ozio che mi disturba (come dicevo anch'io, è sacrosanto ogni tanto... anzi, anche spesso) ma più che altro non essere riuscita a combinare niente di apprezzabile nonostante il tanto tempo e la quiete di casa. Sono un po' delusa da me stessa, ma anche questo fa parte del gioco, no?
RispondiEliminaVaty - Per esperienza posso dire che le torte di pannolini sono un regalo molto apprezzato, soprattutto per l'utilità: oltre ai pannolini, come "scheletro della struttura" vengono impilati prodotti per il neonato (pasta fissan, olio per il bagno o anche biberon, ecc.) insomma, si riutilizza tutto :)
Sandra - Secondo me 'sta roba decantata sarà brutta uguale ;P Vero è, però, che l'ispirazione appena messa su carta non dà mai il meglio di sè: con una buona opera di limatura c'è ancora speranza di migliorarla - almeno un pochino
Libby - Sì ecco, anche quella sensazione la conosco bene ;) Però, stranamente, a casa io sono più produttiva nei giorni lavorativi, si vede che torno già col ritmo giusto dell'ufficio!
Sfolli - WonderRobin, sì certo! XD Mwaahahahaa Guarda che per scrivere non ci vuole granchè, basta carta e penna ;) Scrivere bene è un'altra cosa, in effetti, ma non è il mio caso ^^'
Loredana - Apprezzo il coraggio ma non faccio mai leggere a nessuno quello che scrivo, se posso scegliere
Frida - oh, le torte di pannolini sono proprio gnocche da preparare, sai? Però consiglio pannolini bianchi che fanno meno confusione di colori
(come avevo usato qui:
http://nelnido.blogspot.it/2011/07/torta-di-pannolini.html e qui
http://nelnido.blogspot.it/2011/05/ghirlanda-per-il-1-compleanno-di.html)
Il problema è che non sai mai cosa salterà fuori dalla confezione che compri ;)
Ma come sensi di colpa!! Avevi il DOVERE MORALE di rilassarti e goderteli tutti questi 4 giorni, perché chi non può rilassarsi e godersela conta su di voi per bilanciare l'entropia del mondo :)))
RispondiEliminaIo mi complimento.
E per quanto riguarda la valigia... a me la mia resta piena anche per un mese...
Ma veramente l'hai fatta tu la torre di pannolin?? Che bellaaa!! :)
RispondiEliminaCmq bando allo sconforto e ai sensi di colpa, se ti sei riposata é perché ne avevi bisogno. Punto. Per il resto prenditi un'ora in serata e fai quel che devi fare. NO?
Passiamo troppo tempo a fare i conti con la coscienza, per una volta: LAVATENE LE MANI (E I PIEDI).
un abbraccio, sono fier adì te :)
A dire il vero sarei curiosissima di sapere cosa scrivi e cosa leggi, ma per discrezione resto nel dubbio ;)
RispondiEliminaSe hai creatività e voglia di sviluppare idee che vanno oltre gli impegni e i doveri concediti almeno che queste prendano il sopravvento per qualche giorno, è un gran bene!:) E da grande fan del fancazzismo (tanto anche a me non mi conosce nessuno) ti confesso che il tuo tempo a scrivere, leggere e sottolineerei bere tè è molto più intellettualmente ben speso del mio che a volte passo pomeriggi in pigiama a guardare video idioti su youtube ;) La torta di pannolini è un bel regalo per un neopapà!
Rachele - eheh a questo non avevo mai pensato. La prossima volta che ozierò senza risultati mi sentirò molto più leggera, pensando di aver cazzeggiato al posto di un paio di famiglie con figli urlanti ;)
RispondiEliminaElvira - certo! Mi vengono meglio le torte di pannolini che quelle commestibili ^^'
Natadimarzo - grazie :)) Però Giovanni è il bimbo, non il neopapà ;)
...ops! ^_^
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