martedì 18 settembre 2012

Il contraccettivo del XXI secolo


Pillole, cerotti e spirali? Roba passata, non ne avete più bisogno. Adesso c’è un metodo contraccettivo più moderno e, udite udite, è anche gratis.
Si chiama lavoro.
Il lavoro che prima in modo subdolo poi sempre più prepotentemente si insinua nella tua vita privata e la influenza, fin quasi a dirigerla nei periodi più intensi.

Prima di tutto, ci sono le trasferte. E’ evidente che passare giorni o settimane (talvolta mesi O_o) fuori casa influenzi la vita di coppia, soprattutto se a viaggiare per lavoro sono entrambi. Ovviamente i periodi di trasferta, lungi dal sovrapporsi, tendono a combinarsi in un incastro perfetto, come un continuo passaggio di testimone: vi salutate sul pianerottolo, tu che arrivi e lui che parte; vi lasciate messaggi su post it appiccicati in giro per casa; vi litigate le valigie “No, quella grande la prendo io che vado al freddo: tu non hai bisogno di spazio per piumini e maglioni pesanti” “Mi presti il tuo porta-abiti? Il mio… ehm… l’ho scordato in un qualche hotel”.
Tanto per citare due sfigati a caso, io e Mr Owl abbiamo davanti a noi un programma lavorativo che non lascia spazio alla noia della routine casalinga:
25-27 settembre – lui fuori città
4-7 ottobre – io sotto evento (compreso il giorno del suo compleanno, tanto per gradire)
10-14 ottobre – io in Sicilia
15-18 ottobre – Lui in Germania
22-25 ottobre – Lui di nuovo in Germania

Ma ci sono anche interferenze più subdole. Vi dice qualcosa l’espressione “sonno atavico”? Vi suona qualche campanello in testa se parlo di cadere privi di sensi appena ci si mette in orizzontale (e talvolta perfino in verticale ^^’)? Vi è mai capitato di allungare la mano verso il vostro compagno, di ammiccare un “Avrei voglia…” E poi zac! crollare in preda a un’incontrollabile narcolessia per riprendere coscienza solo la mattina dopo, senza neanche ricordarsi come siete arrivati a letto? Spero di sì, non sarei orgogliosa di essere l’unica che cade in catalessi già mentre sale le scale o prima che finiscano i titoli di testa di un film O_o

Per non parlare poi delle uscite con gli amici, che mica possiamo isolarci dal mondo per colpa del lavoro! Amici che, ovviamente, hanno anche loro un lavoro e compagni con i rispettivi impegni, cosicché trovare una serata libera per tutti è più difficile che risolvere un puzzle di 10000 pezzi. Va da sé che, se la ‘sera buona’ è proprio l'unica in cui tu e lui potreste stare a casa tranquilli, mica si può far saltare una trattativa diplomatica durata settimane. Delle eventuali attività sportive/artistiche che giocoforza vanno stipate alla sera non parlo neanche, tanto ci siamo capiti, mi pare.

Non che mi stia lamentando, eh? Se devo fare un bilancio, al momento il mio lavoro mi piace e sicuramente Mr Owl ama il suo. Ho sempre pensato anche che un po’ di distanza non faccia male alla coppia: si evitano discussioni inutili, fatte quasi per abitudine, e si sfrutta al meglio il tempo trascorso insieme. Però, ecco, sottolinerei quel un po’. La routine quotidiana ha altrettanto valore. Poter parlare senza l’orologio in mano, poter dedicare alla coppia del tempo di serie A, non gli scampoli che restano dopo che il lavoro ti ha macinato le energie è un grande traguardo.

Alcuni mesi fa, al termine del tour de force di eventi primaverili, ho incontrato un’ex collega che ha ritmi ancora peggiori dei miei, dato che le sue trasferte sono ben più frequenti e fuori Europa. Tra battute comiche e considerazioni amare, mi raccontava che da sei mesi cerca di avere un figlio, senza successo.
Nel caso non lo sappiate (io non lo sapevo ;)) i giorni fertili di una donna sono solo 4/5 ogni mese e, guarda caso, non è detto siano “sfruttabili”: una volta proprio in quei giorni non sei a casa, l’altra volta hai l’influenza, l’altra ancora torni a notte fonda e ti infili a letto in punta di piedi, per non svegliare il tuo compagno che già dorme della grossa. Per non parlare delle volte in cui magari non ti va perché, diciamocelo, avere scadenze e pressioni anche da questo punto di vista è quanto di meno spontaneo e romantico si possa pensare! E anche quando - alleluia – siete entrambi a casa, sani, svegli e desiderosi, può capitare che i tentativi non portino subito a un risultato positivo: non crederete mica che la natura si faccia piegare dai vostri desideri o dai ritmi del vostro lavoro, eh?

Mentre io ridevo delle sue peripezie lei mi ha fatto tornare coi piedi per terra: “Cosa credi, Robin, che se tu fossi nella mia situazione ti andrebbe molto meglio?”
Incuriosita, mi sono un po’ documentata (come tutte le donne per cui la maternità è una nebulosa eventualità del futuro remoto, non sapevo neanche quanto durasse il mio ciclo ^^’) ho fatto due calcoli e risulta che: ad agosto in quei giorni ero a letto col raffreddore, a settembre Mr Owl era in Toscana, ad ottobre saremo insieme nel mio periodo mestruale :)
Mmmm, dite che per avere qualche speranza tra, diciamo 3/4 anni, è meglio che inizi a fare un po' di calcoli? ;)

20 commenti:

  1. Robin, meno male che hai scritto un post semi-serio, con la giusta dose di spirito... perchè altrimenti, visto che l'argomento non è di poco conto, ci sarebbe da avvilirsi un pò. Io non trovo normale tutto questo... non è normale che il lavoro ci fagociti così tanto, si prenda tanto spazio nella nostra vita che ci fa sacrificare non solo il tempo libero per i nostri hobby (che, diciamo, sono anche sacrificabili), ma soprattutto quel tempo prezioso che serve per la crescita personale, di coppia e della famiglia. Non è sano, non è solo questione di "effetto contraccettivo", è proprio che non dovremmo vivere per lavorare, come fossimo soltanto ingranaggi del mercato del lavoro... è sempre la solita storia, ma come se ne esce? In ogni caso ti auguro che novembre arrivi presto, così tu e Mr. Owl avrete più occasioni per dividere la routine quotidiana e sfruttare del tempo di serie A! A presto e buona settimana!!

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    1. Condivido: non è sano e in molti Paesi del mondo questo non è neppure concepito. l tempo per la famiglia e per l'individuo è sacro ed è importante. Per questo le aziende chiudono i battenti ad orari decenti, come alle 17:00, invece che alle 22:00.

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  2. IlMioAmore ha viaggiato tanto, anche due settimane al mese, fino a due anni fa. Fortunatamente io non viaggiavo per lavoro, quindi appena tornava ci davamo molto da fare. Gli amici possono aspettare ;)
    Senza fare calcoli fastidiosi, se hai uno smartphone scarica l'app Woman log, che individua i giorni fertili con molta precisione. Un giorno ti sarà utile.
    Nel frattempo, divertitevi appena potete!!

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  3. Eheh, avete qualche intenzione? Wow!
    Sì, i giorni fertili sono davvero pochi. Comunque se fossi nella tua amica non mi preoccuperei, 6 mesi di attesa sono la norma, le cose iniziano a cambiare se non succede nulla dopo almeno un anno di tentativi "mirati".
    Vi auguro che da Novembre le cose vadano meglio :)

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  4. guarda ho amiche che non sapevano neanche cosa fosse un'ovulazione, nè che l'ovulo resta fecondabile per massimo 2-3 giorni, nè cosa fossero i giorni fertili ecc. e al primo colpo zac!incinte!
    io, bè inutile che te lo dica...facevo lezioni a tutte, controllavo con gli stick i giorni giusti e sono ancora qui...
    quindi non fasciarti la testa e stai tranquilla che prima di poterti anche solo un po' preoccupare deve passare almeno un anno e a quel punto avrai già un bel bimbo!

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  5. Ahahah ti conviene iniziare a pensare di chiedere le ferie!! :D

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  6. Ciao!Arrivo qui dal blog di Frida. In effetti..ci sarebbero tante riflessioni da fare su come (e quanto) il lavoro fagociti il nostro tempo. Oggi è "normale" posticipare la gravidanza ma, diciamocelo,anche se la coppia non ha alcun problema, sarebbe meglio fare i figli prima possibile. Io e mio marito abbiamo vissuto a distanza per un bel pò, proprio per lavoro; ci vedevamo solo nel week end e, naturalmente, non si può ovulare solo in quei giorni:).Comunque,ricordo con piacere i miei assalti al pover'uomo che, anche se stanco..non disdegnava mai. Buon divertimento e..fateci un pensierino!

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  7. Mah, io non starei lì a guardare i giorni fertili...se c'è l'occasione, visto che già son poche, sfruttala...e comunque, unn altro contraccettivo è il figlio stesso ;) seda qualunque piccola voglia soprattutto per la neo mamma!!! Per cui, approfittatene finchè siete solo in due!!!

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  8. Vedrai quando i figli li avrai... non ti rimarrà nemmeno il tempo di respirare, e ti assicuro, quello serve di più! :-)

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  9. Concordo in pieno con Silvia.. Non si può vivere per lavorare, almeno se si decide di essere una coppia. La coppia ha bisogno di dedicarsi tempo ed energie e dovrebbere essere la priorità assoluta. Io se mio marito mancasse per giorni da casa starei talmente male!!! Lui ha deciso di cambiare lavoro anche per questo, perchè ci vediamo solo la sera e lui crolla. Ora andrà a fare un lavoro meno stressante e con orari precisi... quindi avrà molte più energie da dedicare a me ^^ eheheheh

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  10. Premetto che, più che una dichiarazione d'intenti, il post voleva essere una considerazione generale: credo che nel mondo d'oggi il lavoro invada troppo la vita privata, interferendo anche in sfere che dovrebbero essere personali e intime.


    Silvia - guarda, lo dici a me che ho una visione un po' estremista in merito e che voglio credere che neanche gli hobby e le nostre passioni vadano trascurate... ;)

    Mafalda - se vedessi il mio cellulare antidiluviano non mi suggeriresti certo di usare un'app! Eheheh ;D

    Elle - sì, infatti anche lei mi diceva che 6/8 mesi di ricerca mirata (e anche sul "mirato" mi si è aperto un mondo ;)) sono abbastanza normali. Certo che se si riesce a "mirare" un mese sì e uno (o due, o tre) no la faccenda diventa lunga...

    Frida - è vero. Non solo l'ho letto nei vostri racconti nella spiaggia di Nina, ma l'ho anche sperimentato: le prime due amiche che sono diventate mamme sono rimaste incinte il primo mese di tentativi.

    V - ciao e benvenuta! Esatto, è quello che le ho detto io! Ma la ex collega mi ha insegnato che prevedere quali siano i "giorni giusti" è più complicato di quanto sembri: a programmare con molto anticipo si rischia di prendere le ferie in giorni non fertili (non che sia comunque una cattiva prospettiva quella di avere un paio di giorni d'intimità col tuo compango, eh? ;))

    Claire - benvenuta anche a te :) E' verissimo. La mia ginecologa diceva: "E cosa volete? Prima mi chiedete un contraccettivo sicuro al 100% perchè non potete proprio rischiare fino al momento che ritenete giusto, poi mi chiedete di rimanere incinte velocemente perchè è tardi e non potete più aspettare. La natura ha i suoi ritmi e in certi casi siamo noi che dobbiamo piegarci davanti a lei". Secondo me oggigiorno abbiamo un'esagerata mania di controllo: pensiamo di poter decidere tutto a nostro piacimento e ci arrabbiamo immensamente quando ciò non accade. Ad esempio anche con le malattie: se ti becchi un'influenza in un momento di grande lavoro sarai etichettato come un lavativo, come se ci fossero periodi ben precisi in cui è concesso ammalarsi!

    Lisa - beh, su questo non c'è alcun dubbio ;) ma parlavo di coppie che cercano figli e fanno fatica a raggiungere l'obiettivo anche a causa delle interferenze lavorative

    MP - sì, in effetti questo è un altro argomento scottante che richiederebbe un'enciclopedia di post! ;) Però immagino che per chi è fermo alla ricerca possa diventare molto frustrante vedere scorrere i mesi senza riuscire a concretizzare

    Gioia - Infatti quella è stata una bellissima notizia :) Però non sempre si possono scegliere i propri ritmi. Per non parlare della situazione, ancora più complessa, in cui si ama il proprio lavoro nonostante sia fagocitante e si fatica ad accettare l'eventualità di fare qualcosa di diverso, anche se più rilassante, perchè ci sentiremmo frustrati e meno realizzati. E' proprio complicato!

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  11. Verrebbe da alzarsi e applaudire. Mi limiterò a condividere questo post. Il lavoro è un ottimo metodo contraccettivo.. anzi, ancor prima di trovarlo, l'ipotesi di perderlo perché rimani incinta è un deterrente sufficiente a evitare la maternità per il prossimo secolo... si sa mai che sia proprio questa la macchia nera che spinge il responsabile delle risorse umane a non prenderti in considerazione...

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    1. Sì, è vero, hai toccato un altro punto molto triste che non ho citato per non ripetermi. Troppo spesso il fatto di essere donna in età fertile è un deterrente per le aziende :(
      Nel mio caso sono fortunata perchè ho un contratto a tempo indeterminato che, teoricamente, tutela la maternità. Dico "teoricamente" perchè poi, una volta tornata in ufficio, non è detto che tu non sia ghettizzata o punita in altri modi meno evidenti del licenziamento.

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  12. noi viviamo a distanza... come ti capisco

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

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  13. ahahah Robin, santa verità! e poi almeno c'è una sicurezza del 100% :D

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  14. Un lavoro che si ama, una famiglia che si ama, lavoriamo per noi stessi, per i nostri figli, per la famiglia e paradossalmente non ci si parla abbastanza. Sì forse la cosa migliore è vivere con sancasmo. Non ne sono molto convinta, vivendo così è già bello se riusciamo a fare del sarcasmo. 35 anni insime ma costantemente lontani per lavoro, questa è stata la nostra vita, 2 figli con 10 anni di differenza, crescerli con tutto la fatica, la forza e l'amore possibili ma pur sempre lontani per i troppi impegni nonostante vivessimo sotto lo stesso tetto, cambiano i progetti di lavoro, almeno siamo insieme al fine settimana, i figli sono grandi, sembra che ora si possa stare insieme finalmente!
    Conti fatti molto male, in agguato c'era qualcosa che ha stroncato uno di noi due ed ora uno di noi è rimasto solo a invecchiare senza l'altro. E il lavoro e gli impegni? Non ci sono più!
    Cosa farei se potessi tornare indietro? Darei la priorità a noi due, solo a noi due e ai nostri splendidi figli e tutto il resto verrebbe da se.
    Ho capito che stare insieme è la cosa più importante. Ho imparato che non è solo la qualità del tempo ad essere importante ma lo è anche la quantità.
    Buona serata!


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    1. Assolutamente vero: questa storia del poco tempo di qualità (in genere riferito ai genitori per i figli, ma vale per tutti i legami affettivi) non mi ha mai convinta molto, mi suona tanto di tentativo maldestro di mettere una pezza al problema. Grazie per aver lasciato un po' della tua storia nel nido!

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  15. come ti capisco. E' un problema serio.... anche se nn si è fuori per lavoro capita spesso che uno arrivi a casa narcolettico... faccio parte del tuo club Robin!

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  16. ahahah è vero!!! questo il nostro mondo tragicomico!

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