sabato 10 dicembre 2011

Quelle giornate un po' così...

Che oggi non fosse giornata è stato chiaro fin dal risveglio. Appena alzata ho ritrovato gli "amabili resti" degli esperimenti culinari della sera precedente che avevo rimosso: litri di minestrone divisi in una decina di tupperware e glassa ovunque (del flop dei biscottini natalizi glassati parlerò in un post a parte...)
Iniziare una giornata dovendo riordinare, prima ancora di prendere il tè, è qualcosa che odio profondamente. Se poi mentre t'infili nel freezer a pozzo per giocare a tetris con i tupperware (molto piacevole in un freddo mattino invernale) te ne scappa uno dalle mani ed esplode sul pavimento, è gioia incontenibile. Schizzi di minestrone ovunque, pareti, sacchetti della raccolta differenziata e cassettiera IKEA compresi. Sembrava che fosse passata la bambina dell’Esorcista. Mr Owl infila il becco in lavanderia, richiamato dalla raffica di saracche che ho tirato a mitraglia, io che in genere non mi faccio mai sfuggire parolacce. Accertatosi che sia ancora viva, si dilegua prontamente, un po' per evitare la mia ira funesta, un po' per non rischiare di dover aiutarmi a pulire >( Tutto questo prima della mia razione k di earl grey. No, la giornata non promette niente di buono.
Segue il secondo tentativo d’ispezione agli hotel di Parma. (La prima prova era miseramente fallita mercoledì, giorno in cui coincidenza volle che l'autostrada fosse chiusa per l'incidente dell'anno: dopo aver trascorso allegramente due ore in colonna percorrendo una decina di chilometri al massimo, avevo pensato bene di rimandare gli appuntamenti). Infatti oggi arrivo senza problemi e infilo un incontro dopo l’altro. Solo verso le 12.00, durante la visita al quinto albergo, mi accorgo di avere un’etichetta che mi spunta da un fianco. Toh, che roba è? Mi tocco e mi rifiuto di credere all’evidenza: nella fretta mi sono infilata la maglia al contrario O_o La mia mente si scollega dalla spiegazione del manager dell’hotel e cerco disperatamente di capire se le cuciture sono così evidenti. Facendo l’indifferente chiedo se c’è un bagno e mi precipito a cambiarmi.
Dopo aver visto più alberghi di quanti un cervello possa umanamente ricordare, torno in ufficio dove una collega ascolta “Someone like you” di Adele, una canzone che riesce sempre a mettermi addosso una malinconia indicibile, sfiorando alcune corde nascoste.
Segue spesa di corsa all’Esselunga (che è proprio sotto i nostri uffici). Non so voi, ma io detesto fare la spesa alle 18.30, quando i supermercati sono affollati di gente e bisogna fare la fila anche per avvicinarsi ai banchi frigo :S Quando finalmente arrivo alla cassa, con un cestino in mano, la giacca sul braccio, la borsa del lavoro a tracolla e il telefono che squilla, non trovo la tessera del parcheggio. Ero sicura di averla infilata nella tasca davanti della borsa, per averla comoda sotto mano e farla timbrare alla cassiera, ma niente. Mescolo e rimescolo il contenuto (ed è tanto) invano. Nessuna traccia del biglietto. Quando è il mio turno ho un po’ i sudori del liceo, quando ti chiamano per un’interrogazione e sei impreparata. “Cosa succede se qualcuno ha perso la tessera del parcheggio? Per esempio come me adesso?” chiedo con un sorriso a 38 denti. La cassiera senza scomporsi mi dice di passare al punto informazioni. Faccio la coda anche là (evidentemente non sono l’unica stordita) e mi viene data una tessera di scorta.
Scendo finalmente nel parcheggio e trovo l’inferno. Evidentemente fuori c’è un incidente, perché non si riesce ad uscire e una colonna chilometrica di macchine dal viale arriva fino al parcheggio sotterraneo. Ovviamente è tutto un imprecare e strombazzare. Contenta di non essere la più nevrastenica della giornata mi metto pazientemente in coda e mentre aspetto trovo la tessera del parcheggio scomparsa: era incastrata in mezzo al cellulare. Ci vorranno 20’ per uscire, durante i quali mi ripeto come un mantra “Thanks God it’s Friday”

Per finire in bellezza, stasera ho scoperto il mio primo sopracciglio bianco >_< Mr Owl ha tentato di sdrammatizzare dicendo che era solo molto biondo. Seee, col cavolo! Era proprio bianco!! :S
E’ proprio meglio che vada a letto.
P.S. Ogni tentativo di tirarmi su di morale raccontandomi un po' delle vostre giornate sfig un po' così sarà profondamente apprezzato

7 commenti:

  1. quando capitano quelle giornate nate storte e che lo sono sino alla fine io cerco di consolarmi pensando che il giorno successivo dovrà per forza essere migliore!!!
    Una serena giornata
    nonnAnna

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  2. Ricordi la canzone dei Lunapop? "Domani sarà un giorno megliore vedraiiiiiiiiii"... ;) Un bacione cara e buon WE

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  3. Effettivamente la giornata di oggi è iniziata moooolto meglio: ad esempio, appena aperto il pc ho scoperto di aver vinto un giveaway :))

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  4. Ciao Robin! Eh sì, alle volte capitano quelle giornate in cui si infilano mille imprevisti e colpi di sfortuna... non per niente, esiste davvero la nuvoletta di Fantozzi!! Ma poi passa, per fortuna!!! Buonissima domenica :-))

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  5. Ciao cara! Mi hai fatto proprio sorridere con questo racconto...mica per tutte le disavventure, ma perché anche a me capitano giornate del genere in cui pensi, "dai, manca solo che piova..." e ovviamente poi comincia e l'ombrello non ce l'hai :D Dai, ti auguro una buonissima domenica!
    ps:ma i fidanzati li fanno tutti con lo stampo? Orsi o Gufi...anche il mio scappa quando sente bufera! :)

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  6. aahahh che giornatina Robin!!
    Purtroppo anche io sta mattina ho iniziato la giornata a riordinare...e si prospetta ancora mooolto lunga

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  7. Natadimarzo - è vero: mai provare ad essere ottimisti dicendo che potrebbe andar peggio, perchè è la votla buona che si aggiunge anche la sventura che nomini! ;)

    Elisabetta - almeno però tu riordini dopo aver cucinato qualcosa di buono!!

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