lunedì 15 settembre 2014

Veda un po' lei


Avevo scelto quell'ospedale per la nascita di Carciofino da subito. L'enorme arcispedale del capoluogo non era stato nemmeno contemplato, nonostante la comodità (a 7' da casa: un sogno!): no epidurale? No grazie.
E così dalla morfologica in poi mi ero affidata a quella piccola ma modernissima struttura di provincia e pian piano mi ci ero affezionata: la posizione sonnacchiosa vicino al grande fiume, il verde e alla quiete che la circondano, un reparto moderno, luminoso, sale parto spaziali e super accessoriate, le dimensioni ridotte e più simili a una grande casa che a un ospedale, ostetriche che ti riconoscono e ricordano anche la tua cartella clinica. Avevo raccolto informazioni e opinioni, tutte positive sull'eccellenza di quel piccolo centro ostetrico, all'avanguardia per il parto indolore. Avevamo anche studiato la strada più rapida per arrivarci e il percorso migliore dal parcheggio al pronto soccorso - chiodo fisso di Mr Owl, visto che nel grande momento il trasporto sarà il suo compito ;)
Insomma, ero sicura della mia scelta e già mi sentivo a casa quando andavo là.

Finchè non siamo arrivati alla visita di presa in carico della gravidanza, che di solito è una formalità, un semplice "aprire la tua cartella" nell'ospedale prescelto.
Di solito.



Io ho avuto la fortuna di incontrare nuovamente la ginecologa della morfologica, che già non mi era piaciuta allora e ancora meno mi è piaciuta stavolta. Mentre ravana con l'ecografo per studiare la mia brava placenta, che da previa è diventata marginale laterale, lungi dal farle complimenti mi illustra con dovizia di dettagli tutti i rischi a cui si è più esposti quando la placenta è bassa. Mica robetta da principianti, eh? Ma una maggiore mortalità materna, necessità di ricorrere a interventi chirurgici d'urgenza quali, ad esempio, una bella isterectomia.
- C'è una procedura che in questi casi permette di salvare l'utero, ma deve essere fatta da un radiologo... che qui non abbiamo.

Tutto questo a una me allibita che ancora non ha capito come ci siamo arrivati, a parlare di procedure salvavita e rimozione di uteri. Cerco di farle capire la mia confusione mentale: fino a un attimo prima di sedermi sul lettino credevo che la mia placenta non avrebbe creato più problemi rispetto alle altre.

- Sotto i 2 cm il rischio è maggiore (non posso però quantificare meglio "maggiore" e "minore"). Sopra i 2 cm il rischio cala progressivamente.
- Ottimo. Io sono esattamente a 2 cm. Quindi?
- Quindi veda lei dove farsi seguire.
Ovvero: se in un ospedale superattrezzato, fornito di altri reparti quali neonatologia, rianimazione, quel cavolo di radiologo-santone che arresta le emorragie con la sola imposizione delle mani, tutta roba che che non vorresti mai prendere in considerazione ma che potrebbe salvarti la vita. Oppure se in un piccolo ospedale di primo livello, dove sì il reparto di ostetricia è blasonato, ma al di fuori di quello sembra improvvisamente esserci il nulla: hinc sunt leones, insomma.

Questo bel discorso mi piomba sulle spalle dopo aver aspettato dalle 9.00 alle 14.00 in sala d'attesa, in compagnia di altre impanzate stanche come me e, soprattutto, dei versi disumani di una povera partoriente che ha strillato per un'ora abbondante come se la stessero sgozzando O_o Insomma, non ero esattamente fresca e reattiva per affrontare brutte notizie.

E così tornata a casa ho fatto quel che mai si dovrebbe fare in queste situazioni, ovvero mi sono data alle ricerche su internet. Non c'è bisogno di raccontare il seguito, vero? Per fortuna interviene a sorpresa la mia ginecologa, che mi è piaciuta fin da subito per il suo equilibrio e le opinioni di un vecchio medico con buonsenso e testa sulle spalle. Per la prima volta mi chiama al cellulare (neanche sapevo di averglielo dato) e si becca il mio sfogo in diretta.
Dopo avermi rassicurata dicendo che quello a cui ho assistito è l'elenco completo di tutte le complicazioni possibili della letteratura ostetrica, nessuna esclusa, e che sì questi eventi nefasti possono verificarsi, ma a tutte le donne, non solo a quelle con placenta bassa, abbiamo deciso insieme, per stare tutti più tranquilli, di andare nel mega ospedale della provincia vicina: enorme, impersonale, con quei padiglioni vecchi e tristi che sono rimasti uguali negli ultimi trent'anni, ma anche attrezzato per ogni evenienza e dove sì, c'è anche l'epidurale ;) Speriamo il bene!

15 commenti:

  1. Robin che frustrazione leggere di queste esperienze negative per stupidità e arroganza umana!!! Ma possibile che proprio i medici che dovrebbero saper usare tatto e delicatezza, siano spesso e volentieri dei grossi pezzi di ... che non sanno fare a rapportarsi con il prossimo? Io non ho parole, so solo che due belle sberle - magari con la scusa degli ormoni in circolo - avrei fatto fatica a non tirargliele a quella tizia. Mi dispiace questo "cambiamento dell'ultim'ora" e sappi che faccio il tifo per voi (tu e Carciofino) affinchè il grande momento possa svolgersi nella migliore delle maniere. Credo che ci siano complicazioni gravi in ogni operazione (pure quando vai a toglierti un dente dal dentista ti fanno firmare il consenso informato di "rischio paralisi facciale", o qualcosa del genere)... il più è cercare di non farsi impressionare perchè l'ansia ulteriore non aiuta certo a vivere bene il momento "clou". Forza e coraggio, ormai manca poco e, come capita a centinaia e migliaia di altre donne, potrà andare tutto nel migliore dei modi! Sii fiduciosa e cerca di passare in serenità queste ultime settimane, un abbraccione!

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  2. Assolutamente: le complicazioni ci sono sempre e non credo sia compito di un medico elencartele tutte e poi dirti di arrangiarti a scegliere. E con quali mezzi?
    Secondo la mia gine con quel comportamento la dottoressa ha voluto spingermi a cambiare ospedale x evitare una potenziale grane al suo in caso di problemi. Ha fatto "smolling" insomma. In effetti pur non essendo mai stata paranoica o ipocondriaca, alla fine ho deciso di migrare altrove...
    Per quanto riguarda il cambio last minute confermo che non è affatto piacevole: mi ero abituata a quell'ospedale invece nel nuovo mi sento un pesce fuor d'acqua e inizio a pensare che sentirsi a casa sia importante nel travaglio e post parto. In ogni caso, non è poi un gran problema, anche perché conto di starci il meno possibile, sia in sala parto che in corsia ;)

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  3. Mannaggia, mi dispiace per la poca umanità di certi professionisti.
    Vedrai che andrà tutto bene. Stai tranquilla!
    Ti abbraccio :)

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  4. oh maro', ma quanto e' allarmista questa?! Meno male che si e' trovata una Robin intelligente, ragionevole e razionale, che ha saputo rivolgersi ad altri e ridimensionare la questione...hehehe in effetti la teoria dello 'smolling' ci sta, non ci avevo pensato...Dai stai serena, che ora sei nel posto migliore e ti seguiranno e niente sfuggira' al caso. Poi ti dimenticherai presto di questa cosa della placenta (io all'inizio avevo una cosa chiamata 'briglia' non mi ricordo piu' cosa, ed ero preoccupata che non ci sarebbe stato abbastanza spazio in utero per il bimbo, e poi invece si e' rivelato tutto un falso allarme che potevano anche non mettermela giu' cosi dura. tsah)
    Smuakkkkkkkkk

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    1. Mafalda - speriamo! ;) Sì sì, adesso sono assolutamente tranquilla. Vado in un ottimo ospedale quindi sono serena. Diciamo che è il post che mi fa più paura adesso! :D

      Sfolli - beh diciamo che in generale non mi faccio prendere dal panico però è stata una rottura non da poco dover ricominciare tutto da capo a poche settimane dal termine! Per fortuna carciofino non ha deciso di anticipare

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  5. Brava la tua ginecologa, e brava te a saper accettare il cambiamento in corsa. Andrà tutto bene, epidurale forevah, per quanto mi riguarda.
    Fai bei sogni, buona notte. A te e al piccolo.

    Susibita

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    1. Oh finalmente un'altra sostenitrice dell'epidurale! :)
      Generalmente quando dico di volerla la gente sgrana gli occhi e chiede allibita "E perché? "
      Al che risponderei volentieri "perché no??"

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    2. Robin una domandina... ma quante donne ci sono tra gli allibiti che ti chiedono "E perchè l'epidurale?"? Non è che sono soprattutto uomini? Io sono lontana anni luce da questi fatti, ma sono già pro-epidurale!!

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    3. Nooooo! Sai che sono TUTTE donne? Non un uomo che si sia permesso di commentare in proposito. Anch'io sono rimasta molto sorpresa, ma pare che adesso sia molto in voga il "ritorno alla tradizione e alla natura" (come se il parto indolore non fosse naturale...) vengono stigmatizzati anche i controlli e i monitoraggi talvolta e va molto di moda il parto in casa. Io la penso in modo totalmente diverso, mi sembra un approccio un po' integralista, poi ognuno sceglie il parto che preferisce: se vuoi partorire abbracciata a una pianta del giardino o tenere cordone e placenta attaccati finché non ammuffiscono (c'è chi lo fa davvero!!) prego. L'unica cosa che mi dispiace è che ci sia molta disinformazione: ad es. alcune credono che l'epidurale del parto indolore sia un'anestesia O_o

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  6. Fai bene a seguire le indicazioni della gine, mai leggere su internet! In bocca al lupo! Nn vedo l'ora di leggere del nido allargato!

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    1. Vero, internet è da prendere con le pinze! Mmm sai che invece io me la faccio un po' sotto all'idea del nido allargato? ^^'

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  7. Si epidurale, siiiii! Vabbe io ho fatto cesareo, però avessi potuto fare naturale, l'avrei accolta come possibilità senza rimorsi alcuni. Quanto al resto odio i terroristi psicologici, purtroppo poi con noi donnine incinte sono particolarmente inclini perché loro stessi pieni di paure. Andrà tutto bene, sarai in ottime mani ora. In bocca al lupooooooo :)))

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  8. Il tuo blog è un mangione: avevo scritto un lungo commento ma non me lo fa caricare....ci riprovo!
    Mi dispiace molto per questi inconvenienti, soprattutto se ti hanno fatto prendere immotivatamente una bella paura. Capisco la tua irritazione: bazzicando per gli ospedali (e per quel tipo di reparti) ho visto molte donne andarsene dagli ambulatori per nulla convinte dalla scarsa professionalità di chi avevano davanti...e le attese infinite mettono a dura prova me, figuriamoci una panza di nove mesi! Sai, oggi molti medici temono le beghe medico-legali, visto che c'è un po' la moda dell'avvocato, quindi molti finiscono per essere più cauti del necessario (o per fare gli scaricabarile, come nel tuo caso...il barile non è riferito alla tua panza, ovviamente!! ^^')
    Spero che nell'altro ospedale ti troverai bene e sarai seguita al meglio. Epidurale certo, se la consulenza anestesiologica non ha posto controindicazioni perché no??
    Mi raccomando...se incontrerai tirocinanti dallo sguardo perso pensa a me e di' "in bocca al lupo", che rischiarerai loro la giornata :D
    Un abbraccio!!

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  9. Nina - crepi il lupoooo!!! Anche io non avevo dubbi sul fatto di voler l'epidurale... da prima ancora di rimanere incinta! ;)

    NataDiMarzo - Anche secondo me il rischio di essere denunciati ha cambiato drasticamente l'atteggiamento dei medici: ormai non c'è procedura per la quale non ti facciano firmare una liberatoria e spesso addirittura non osano fare diagnosi o proposte in cui debbano metterci la faccia. Che cosa triste :(
    Il problema con l'epidurale (non per me ovviamente) è che ultimamente la maggior parte delle donne guarda di traverso ogni tipo di medicalizzazione che riguarda gravidanza e parto. Molte donne tornano a guardare con desiderio al parto in casa, oppure in piccoli centri gestiti da ostetriche dove non c'è personale medico. Personalmente però non vedo come un aiuto per sopportare meglio il dolore possa interferire con la "magia" del parto: anzi, non avendo da gestire un dolore enorme secondo me ti puoi godere anche meglio la nascita di tuo figlio! Eppure sui forum leggi anche le testimonianze di chi ha avuto un parto quasi orgasmico, in cui non solo non ha provato dolore ma quasi piacere, grazie alle endorfine naturali... Ora, non avendo mai sperimentato il parto, mi astengo dal commentare... però l'epidurale la voglio eccome! ;)

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  10. ...meglio che non commenti certe affermazioni sul parto "orgasmico" va', che potrei scadere nello scurrile. :D
    L'avversione per la medicalizzazione la trovo sciocca, sinceramente, perfino rischiosa in certi casi e a volte ai limiti del fanatismo, come nel caso delle neo mamme che non vogliono assolutamente far vaccinare i loro bambini perché hanno letto un paio di forum e son diventate improvvisamente donne di scienza (anche qui, mi astengo dal commentare certe baggianate che si leggono sulla "superstimolazione" antigenica dei vaccini), quando basterebbe sfogliare un libro di pediatria anziché google e si capirebbe che forse ha un pochino più di fondamento.
    Sicuramente un certo clima negli ospedali non aiuta, e non parlo tanto di ambienta accogliente, bello, nuovo, ma delle persone che ci lavorano e della capacità di far sentire accolte e seguite le pazienti. Capisco che una donna possa perdere fiducia e magari al secondo figlio cerchi un diverso tipo di approccio.
    La faccenda dei consensi informati, delle parole da non dire...è terrificante, per i pazienti e per i medici. Tu pensa che una volta mi sono sentita dire :" la ginecologa la puoi fare, però devi avere dei genitori ricchi che ti paghino l'assicurazione"...ho detto tutto.
    Comunque, al di là di queste ciance negative...ti faccio i miei migliori auguri per tutto quanto!! :)

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