lunedì 4 marzo 2013

La trasferta russa - 2° giorno

Il primo risveglio a Mosca è irreale: nonostante siano le 8.00, quando apriamo le tende fuori è completamente buio. Nella hall dell'hotel ci aspetta Guida, un ragazzo italiano molto in gamba che dopo il liceo si è trasferito in Russia e ora, a soli 23 anni, parla molto bene il russo, è il referente moscovita di un'importante ditta italiana (anche loro sponsor del nostro evento) e orgogliosamente si mantiene da solo in una città in cui vivere è molto difficile. Per la cronaca, mi dicono che un affitto medio a Mosca può arrivare anche a 5.000 € al mese, a fronte di stipendi non certo astronomici.
Ma parlavo del buio: Guida ci spiega che da un paio di anni la Russia non si adegua più al cambio d'ora legale, quindi si gode sì un pomeriggio più lungo, ma al mattino ci si sveglia nell'oscurità impenetrabile della notte nordica.



La nostra mattinata inizia al BoscoBar, uno dei ristoranti di Bosco, un colosso del catering moscovita che ha il suo quartiere generale proprio ai magazzini Gum. Ora, probabilmente a voi (come a me del resto) "Gum" non dirà nulla, ma si tratta di una piccola città nella città, un grande magazzino di lusso che occupa un lato intero della piazza rossa con un elegante palazzo ottocentesco illuminato come un albero di Natale. Coi suoi tre piani di negozi, divisi in tre enormi corridoi, che sono vere e proprie vie, Gum raduna le firme più esclusive in uno spazio grande come un isolato.


Lì potete trovare di tutto: una borsa di Chanel, una bottiglia di limoncello siciliano o anche le bibite tipiche del periodo sovietico (pare ci sia un filone nostalgico abbastanza diffuso). Basta pagare, ovviamente, e non poco.


Dicevo, nel BoscoBar incontriamo i nostri collaboratori alla cena del giorno seguente. Ci accomodiamo davanti alle grandi finestre che danno sulla Piazza Rossa: sbirciando dai vetri possiamo fingere di essere turisti mentre parliamo di lavoro... davanti alla seconda colazione :)
Io ordino subito un tè, anzi, vari tè ^^' Memore dei miei adorati scrittori russi, sono curiosa di provare la bevanda nazionale, immancabile in ogni isba che si rispetti, la più amata - vodka a parte ;)


Scopro con delizia che in Russia il tè viene sempre servito su uno scaldavivande con lumino acceso e con tante tazze quanti sono i commensali: si dà per scontato che tutti vogliano assaggiarne almeno un goccio, perchè chi potrebbe dire di no a un buon tè? Quanto sono avanti i russi? ;)
Inutile dire che già mi sento a casa, accoccolata sui divanetti vicini alle vetrate di Gum, guardando l'alba che pian piano scopre le forme della Piazza Rossa, bellissima anche nella luce livida di febbraio



E... beh... sì, ok diaciamolo: mi sono sentita ancora più a casa quando ci hanno servito queste ;)


Nel pomeriggio facciamo il nostro primo sopralluogo in ambasciata. Decidiamo di andare in metro e per la prima volta sperimentiamo il caldo torrido della capitale: nonostante la metropolitana non sia riscaldata in inverno nè condizionata in estate, è talmente profonda e affollata che sembra di entrare in una sauna finlandese. Solo che sei bardato per una spedizione artica :/

Villa Berg è un'elegante residenza, un po' più piccola di quel che immaginavo ma perfetta per una cena privata come la nostra. Ci accoglie con un intenso profumo di cera da legno: in effetti il legno è ovunque, un po' troppo scuro per i miei gusti ma l'impressione è di gran calore. Mi astengo da qualsiasi commento sulla produttività del nostro personale diplomatico, preferisco lasciarvi alcune immagini della location.





Finiti i sopralluoghi, decidiamo di tornare in hotel a piedi passando dalla celebre Arbat. Vi dirò, un po' mi ha deluso: avevo grandi aspettative su questa via, ma l'ho trovata meno curata di quel che speravo e non tanto 'scenografica'. E' stato però spassosissimo fotografare le scritte in cirillico ;D


E poi naturalmente c'è stata la sosta merenda :) So che non ne dubitavate!
Non da Starbucks, ma in un bar russo russo, dove tutto era scritto in cirillico e non parlavano una parola d'inglese. Yeah! Anzi, Daaa! Così abbiamo sperimentato i risultati del nostro mini-corso di russo... E provato l'ebbrezza di non sapere cosa hai ordinato finchè non arriva il cameriere a portartelo ;)
Questa la vetrina dei dolci. Nemmeno io ho avuto il coraggio di assaggiare una di queste torte! Vi assicuro che la Super Pasha (un nome, un programma) era davvero alta mezzo metro O.O



Tanto per rimanere in tema mangereccio, a cena andiamo da Reca, o Pека, un ristorante chiccoso che ha anche un piano un night / disco / pub. Si trova in un'ex zona industriale ora riqualificata sulla riva del fiume Reka, appunto, proprio di fianco al vecchio stabilimento della più importante cioccolateria di Mosca. E qui già ha acquistato un punto :)

Dopo esserci arrampicati su 4 rampe di scale, ci troviamo in una bellissima sala con ampie vetrate sul fiume. La vista era pressapoco questa:

foto presa da qui 

Mi sono mangiata le mani ad aver lasciato la macchina fotografica in albergo proprio quella sera, perchè sarebbe stato tutto da immortalare!


Un ristorante che vi consiglierei caldamente se non fosse per il prezzo... Il conto è di circa 40.000 Rubli, una cosa come 1.000 eurini... Per carità la cena era squisita, la vista spettacolare, il locale elegante e il servizio impeccabile però ecco, spendere 1.000 € per una cena mi sembra un tantino esagerato, quasi immorale direi.

A parte questo (tutto sommato, non pagando io, me ne fregava il giusto ;)) il neo della serata, puntuale come le tasse, è stata di nuovo la conversazione post cena.
Si inizia con QI70 che elargisce verità assolute quali "gli ugg sono intrombabili"
(chissà cosa penserebbe delle mie imitazioni da 17 € dell'Oviesse ^^')
"E' inammissibile che una donna si presenti a letto con le calze...
(che io indosso da ottobre a marzo)
"... O con una camicia da notte di Hello Kitty"
(indovinate cosa ho buttato in valigia? Ebbene sì, questo ma in rosa!)
Mi devo rassegnare: io e QI70 non siamo fatti l'uno per l'altra ;)
Il clima si surriscalda però quando QI20 inizia a (stra)parlare di immigrati e razzismo. Mi rifiuto di perder tempo a trascrivervi le sue profonde riflessioni, così come mi sono rifiutata di intervenire nella conversazione o anche d'indignarmi. Mentre CollegaNuova si scalda io, a differenza della sera precedente, guardo la scena da fuori, come se fosse un film: i discorsi sono talmente paradossale da sembrare una caricatura; davanti a mentalità così superficiali non vale neanche la pena di iniziare a parlare, non ci capiremmo mai.
Ancora una volta l'aria fresca e gli scorci di Mosca che intravediamo mentre torniamo all'albergo mi fanno dimenticare le parole di QI20. E poi arrivati in Piazza Rossa nevica forte :) Mi sembra di essere stata catapultata in una scena di Guerra e Pace... Non è meravigliosa?




Fine secondo giorno

20 commenti:

  1. Wow Robin che trasferta memorabile... la Russia deve essere davvero affasciante e la piazza Rossa ha davvero un che di magico...
    I dolci belli ma io sono un amante del salato e mi fa più gola il solitario "gamberetto che sembra una farfalla" ...
    quanto ai luoghi comuni di QI170 che dire..
    Gli Ugg .. ce li ho e da novembre e febbraio non me li tolgo dai piedi , di Hello kitty ho pigiama , intimo e vestaglia da camera... quanto ai calzettoni morbidosi... Vuoi mettere? Mica posso sentire freddo ai piedini di invenrno a letto???

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  2. Ha detto bene Silvietta: MEMORABILE!!!! Robin è meraviglioso, sto viaggiando con te grazie a questi post-reportage di viaggio!! Comunque Q170 farebbe bene ad impiccarsi, pure io ho gli Ugg (versione di Cinti, 39 euro), anche io porto le calze a letto da ottobre a marzo... solo Hello Kitty non ce l'ho, stranamente per una gattofila come me, non ne vado matta. Passando a cose più serie... l'ambasciata è FAVOLOSA!!!! E la Piazza Rossa un sogno. Robin, sei strafortunata ad avere un lavoro che ti dà la possibilità anche di vedere questi luoghi fantastici!! Non vedo l'ora di leggere il resto!!! Buona settimana

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  3. che meraviglia leggere questo tuo resoconto..fa sognare!
    un abbraccio
    paola

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  4. veramente un fantastico reportage, secondo me tiramisù in cirillico, aiutati dal dolce in effetti, si capisce!!!!
    baciiiii sandra frollini

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  5. Silvietta - in effetti sotto molti aspetti è stata una trasferta che non dimenticherò :) Anche solo perchè è stata la mia prima volta in Russia, motivo per cui l'aspettavo con impazienza e grandi aspettative.
    Ah vedo che anche tu non sei il tipo di QI70 (per tua fortuna ;))

    Silvia - che bello sapere che vi faccio viaggiare :)) E' un bellissimo complimento davvero e il motivo per cui continuo a pubblicare reportage, nonostante mi portino via un bel po' di tempo... ;D
    "QI70 farebbe meglio a impiccarsi" Mwahaha! Diciamo che ha quello che si merita: QI20 che andà anche a letto nuda con 2 gocce di profumo ma per il resto... 'nzomma...
    Il mio lavoro in questi frangenti è proprio bello, quasi quasi esalta anche me ;) Però ci sono anche risvolti moooolto più prosaici!

    Paola - grazie!! Farvi sognare è un enorme onore!

    Sandra - Grazie! Sì, diverse parole in cirillico si capiscono, ma a volte invece capita di sillabare una parola, un po' come un bambino alle elementari, e capire solo all'ultima lettera cosa significa! Una sensazione stranissima che non siamo più abituati a provare da quando abbiamo imparato a leggere ;)


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    1. avendo il marito tra quarti greco sono ancora in fase alfabeto ed è molto divertente!!!
      dovrei farci un post!
      baci Sandra

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  6. Che meraviglia il profumo di cera da legno, e anche il te conviviale, e anche quella fantastica composizione a farfalla!!
    Si si pure nella Germania dell'Est c'e' il filone nostalgico, lo chiamano Ostalgie :-)

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  7. Che bel viaggio e che belle foto. Complimenti!
    Sembrava di stare lì con te e quei the sembrano proprio deliziosi.
    E necessari per digerire i discorsi dei vari QI, che tristezza (e comunque io ho anche il pigiama di Titti ed uno con la salopette. Brrrrr!!!!).

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  8. cara Robin, che bellezza questi racconti, ci porti con te, come dice Silvia!
    ho scoperto un sacco di cose nuove: per esempio non sapevo che in russia non ci fosse l'ora legale!!
    anche io sono un'amante dei romanzi russi... il tuo preferito? il mio guerra e pace :)
    ps odio Q170 e ancora di più Q120!!

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  9. Magnifico reportage! Prima o poi sogno di andarci anch'io...

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  10. Sfolli - a me sembrava impossibile che ci fossero dei nostalgici del comunismo e invece...

    PdC - Grazie! Ti dirò che anche a me sembra di avervi con me in viaggio, in particolare quando scatto foto su foto a locali e piatti e quando mi appunto indirizzi e suggerimenti :) Vai col pigiama a salopette!! XD

    Amy - Oh, difficile scegliere un preferito!! Forse I fratelli Karamazov. Ma a te piace Natasha di Guerra e Pace? A me mica tanto...

    Adriana - anch'io spero di tornare in Russia per vederla come si deve!

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    1. Io ho adorato quel libro, Natasha mi fa innervosire, ma la trovo profondamente umana, incoerente, piena di difetti, stupida proprio come si è spesso da adolescenti... alla fine soffre tantissimo per tutti gli errori che ha fatto e capisce quello che è veramente importante nella vita... io l'ho divorato (a parte le parti di guerra su cui a volte sorvolavo ;)

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  11. La piazza Rossa alla luce del giorno è da favola, mamma mia! *_*
    Quante cose che mi piacciono in questo post: una teiera come quella la desidero da non so quanto,e una cultura che valorizza la pausa té comincia a incuriosirmi. Com'è zenzero e menta insieme? A naso direi spettacolare!!
    Poi dolci e dolcini vari, i cupcake...sono appassionata di colazioni quando sono in viaggio.
    Hai usato un'espressione perfetta, caricatura, per descrivere atteggiamenti davanti a cui anch'io resterei di sasso, e dovrei molto trattenermi perché la prima tentazione sarebbe di sputare in un occhio all'interlocutrice col cervellino...gran prova di resistenza...odiosi...

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    1. Anche a me piacciono molto quelle foto: c'era una luce fredda ma bellissima.
      Quest'anno mi è stata regalata proprio una teiera così :) Zenzero e menta era un po' troppo forte per i miei gusti, quasi amarognolo.
      Anch'io sono appassionata di colazioni - naturalmente ;) - Credo che dalla colazione si capisca molto sulla qualità di un albergo!

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  12. che belle foto! dev'essere strano uscire di casa al mattino col buio...non mi piacerebbe. invece tutti quei dolci....mmmmmmmm...diciamo che con la scusa del freddo ci volevano proprio!

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    1. Sì, il buio dei paesi nordici è qualcosa a cui è molto difficile abituarsi - per me credo sarebbe impossibile! Però la scusa del freddo per mangiare dolci è perfetta :))

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  13. che presentazioni.. il te, la composizione sul piatto..
    la foto della piazza Rossa, la prima con il contrasto sul cielo bianco è la mia preferita. Ma anche i dolci simil muffin.. gnamm..

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  14. ti seguo... passa a trovarmi se ti va.

    http://muchoney.blogspot.it/

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  15. Dany - è anche la mia preferita :)

    Much Honey - Ciao e benvenuta! Questo è un momento a dir poco denso al lavoro, ma appena possibile farò sicuramente un salto da te!

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  16. Bello questo post, sembra viaggiare con te.

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