mercoledì 29 agosto 2012

Parco Nazionale dei Pirenei: Il Cirque de Gavarnie

Io li odio i montanari quando ti buttano lì frasi come "è una camminata facile", "dura massimo un'oretta", "certo, è adatta anche ai bambini" perché so con deprimente certezza che noi, forestieri cittadini, camminatori della domenica quando va bene, non riusciremo mai a realizzare le loro previsioni.
Anzi, è probabile che dobbiamo sopportare anche la beffa suprema: essere doppiati già alla prima curva del sentiero da un vegliardo montanaro che zompetta arzillo bastone in spalla. E a te non resta che guardarlo truce, il vecchietto, mentre si allontana saltellando di roccia in roccia come un capretto, lasciandoti ad arrancare con venti centimetri di lingua (riarsa) a penzoloni, tanto stanca da non riuscire neanche a lamentarti.

Però quest'anno ci avevo creduto. Pensavo, chissà, che sui Pirenei fossero più pappamolle rispetto agli atletici Alpini, che i Francesi non avessero la stoffa degli altoatesini. O forse avevo sottovalutato l'azione "inflaccidante" del lavoro a tempo pieno, quello che ti fagociata senza lasciare spazio per un minimo di attività fisica costante.
Insomma, in parole povere, mi ero sbagliata.


Eravamo partiti sportivi, io e Mr Owl, svegliandoci con calma (" se arriviamo troppo preso su al rifugio magari non hanno ancora grigliato le salsicce. E a me le costine piacciono belle abbrustolite"), facendo una colazione che avrebbe tenuto in piedi un aratore per ore e disquisendo con calma sulla protezione solare più adatta: 30 o schermo totale (che per noi è un attimo ricoprirci di sfioppole da ustione ;))

E invece già dopo una ventina di minuti sono dovuta ricorrere al mio trucco-ultima-spiaggia, quello che sfodero quando sento che il collasso è vicino: fermarsi ogni tre per due ad ammirare il panorama fingendo un rapimento estatico e scattare fotografie su fotografie, possibilmente con l'aria di sapere il fatto tuo - e sperando che gli altri camminatori la bevano...
Non ne vado fiera, ma in compenso ho una chiavetta piena di foto: immortalato ogni metro del sentiero, signore e signori! E mo' ve le cuccate tutte! Scherzo ;)




E così, arrancando e rotolando, fermandosi per guardare per bene uno scorcio imperdibile e mangiando la polvere dei francesi allenati, anche noi arriviamo al rifugio. E, meno male, le salsicce grigliate non sono finite ;)
Dopo pranzo inizia la caccia ai francobolli d'ombra per il momento più bello della camminata: la pennica :) In questo sì che siamo attrezzati in modo professionale: srotoliamo un bel panno scozzese - cerata sotto e pile supermorbido sopra. E sogni d'oro a tutti!



Perchè, seriamente, chi te lo fa fare di alzarti, infilarti gli scarponi e riprendere il cammino alla randa del sole? Come al solito, solo lo stomaco ha tale potere ;)


Chiamando a rapporto energia e agilità prima latitanti, m'inerpico su e giù dalle roccie per far man bassa delle deliziose fragoline.
E da quel momento inizia la magia. Non so se siano stati i saporiti frutti rossi o la porzione extra di patatine fritte. O forse il pisolino ristoratore. O magari il fatto che non abbiamo chiesto informazioni ai montanari al rifugio, quindi abbiamo evitato la gufata. Fatto sta che nel pomeriggio le gambe ricominciano a funzionare, il fiato si rompe e arriviamo alla cascata principale del Cirque senza fatica... Beh, quasi, via ;)


Un consiglio. Ricordate che il ghiacciaio nasconde anche pietre e sassi, liberati random man mano che la neve si scioglie. Quando vi precipitate nella grotta di ghiaccio per godere dell'effetto testa-nel-freezer (e lo farete se è il 10 di agosto, ve l'assicuro! ;)) siate prudenti, perchè un macigno potrebbe cadervi addosso, se siete fortunati, come me, solo a pochi centimetri dalla vostra testa!

E alla fine sì, siamo arrivati fino alla cascata!


Per rendervi conto delle proporzioni colossali, guardate le persone in basso... Sì, proprio quei puntolini colorati non più grandi di 1 pixel....


Sapevo che non avreste creduto che potessi inerpicarmi fin lassù, quindi mi sono premunita di prove ;) Tsè!



Qui potete vedere un po' meglio (forse ^^') il Cirque, ovvero l'anfiteatro naturale fatto di pareti di roccia ripidissime che cadono a strapiombo sulla vallata


Oltre alla cascata principale, ce ne sono tantissime altre: tutte le strisce più scure che vedete nelle pareti di roccia sono cascate (poco visibili perchè la portata d'acqua d'estate è molto limitata).





Eccoci alla scadenza del contest (finalmente, direte voi ;))
Avete tempo fino a stanotte per limare i vostri post e pubblicarli!

13 commenti:

  1. Bravissima!!!Ti sei fatta una super camminata! E le foto son strepitose... bene che ti sei fermanta per recuperare il fiato..pardon! Per fotografare!!!
    Spero di essere alla tua altezza.. sabato parto per le dolomiti e mi aspettano lunghe e stancanti camminate.. ma so che il pranzo che mi aspetta nei rifugi sarà un bell'obiettivo e mi farà mettere le ali ai piedi!!

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  2. Bellissime foto e bellissima idea scattare foto per riposarsi!!

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  3. Dopo questa lettura ti racconto cosa ho fatto io e magari ci scrivo pure un post. Partiamo dal presupposto che io non ho molta simpatia per la montagna, però in mancanza d'altro 5 giorni in quel del Cadore non era male. Il terzo giorno decidiamo di andare in Austria che dista un 40 km poco più. Invece di fare i Turisti per caso, decidiamo di prendere la seggiovia a Lienz e di pranzare nel rifugio 4 stelle che troviamo alla fine della salita, invaso dalle mosche. Dopo pranzo io ho una splendida idea, facciamo una passeggiata! Guardiamo i tracciati e ce n'è uno di due ore, per famiglie. Ecco ricordati che sui depliant secondo me sono i montanari che scrivono.... insomma partiamo e a metà strada, comincia una salita micidiale sotto il sole. E in concomitanza con lo sforzo disumano, parte in quarta anche la mia asma. Insomma, per poco non muoio!!!!! Ma davvero!
    Alle 17 chiudevano la seggiovia per la discesa, quindi le due ore si trasformano in 3 e qualcosa e per poco non ci tocca rimanere in alta montagna!!! Un'esperienza da dimenticare!!!!

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  4. Silvietta: goditi la montagna allora! Certamente, polenta pasticciata, sacher originale, panna (quella vera) e frutti di bosco sono uno stimolo non indifferente alla camminata!

    NJ: grazie! Eh, la necessità aguzza l'ingegno dicono...

    Libby: mai - e dico MAI!- camminare dopo mangiato. Se proprio devi (come è accaduto a me in Francia) almeno fai una bella pennica ristoratrice! E per quanto riguarda i tempi di percorrenza, beh, fai un po' come coi preventivi di ristrutturazione: aggiungici un 50% di default ;)

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  5. dubito fortemente di chi dice "facciamo una passeggiata che va bene anche per te..." belle foto e descrizione, insomma post delizioso. baci sandra frollini

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  6. Che belli questi posti! A volte penso che l'ossessione e la competitività dei francesi nello sport gli levi molto del piacere. Per dire che, secondo me, la camminata l'avete goduta molto di più voi con le vostre soste strategiche. ;-)

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  7. Foto bellissime e post spassoso, come sempre: ecco perchè amo il tuo blog! Già mi hai fatta sorridere fin dall'esordio "E' una camminata facile, solo un'oretta"... quante volte è capitato anche a me? Secondo me comunque non è solo che loro sono più allenati, è che un pò ci godono a raccontartela più facile del previsto... ricordo ancora la camminata delle tre cime di Lavaredo, che ha tenuto impegnati me e il mio ragazzo per buona parte di una giornata (pranzo incluso)... o ci siamo capiti male con la tizia del rifugio iniziale, o "E' una camminata facile, solo un'oretta" non è esattamente la descrizione esatta del percorso che "circumnaviga" le tre cime. In ogni caso sono esperienze indimenticabili!! Bravissima Robin con questi post, mi piacciono un sacco!!

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  8. Bellissimo post!
    Le tue foto mi fanno sempre sognare... specialmente queste della montagna

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  9. utilizzavo lo stesso trucco sosta+foto qualche anno fa.. ora io e la montagna siamo quasi amiche. Pero' via, pure tu te la vai a cercare: tra alzata tardi e scarpa da tennis non so cosa sia peggio! :-P

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  10. Grazie a tutte ^_^
    Vedo che la "camminata facile" che si rivela la storia infinita è un'esperienza comune ;)

    Irene - ma... ma come! Non hai notato i miei scarponi super tecnici??

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    1. per la miseria! li avevo scambiati per delle scarpe da tennis! porta pazienza, sono malata, sarà stata una svista da febbre... :-(

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  11. Bellissimo post e bravissima per aver fatto la camminata facile-facile! :)
    Perdonami, non ho avuto il tempo materiale per fare il blog post del contest, ma questi giorni sono stati infernali! Scusami di nuovo, e sicuramente alla prossima ci sarò. Buonagiornata!
    www.nadinesilva.it

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  12. Nadine - ma figurati! Puoi guardarti però i post delle altre blogger che hanno partecipato :)

    Irene - sarà che "io con l'attrezzatura sportiva" è una contraddizione in termini ;)

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