martedì 10 settembre 2013

Maastricht l'elegante

Vi dirò, mentre progettavo l'itinerario del nostro viaggio olandese consideravo Maastricht solo una comoda tappa, proprio lì a sud del paese, in vicinanza della frontiera. L'unico dettaglio che la salvava dal completo anonimato era il celebre Trattato, per il resto vuoto completo: non sapevo nulla di lei. Né mi aspettavo molto.

Abbiamo iniziato molto bene con un'accoglienza calorosissima in hotel. Il nostro primo incontro con le reception olandesi è straordinariamente positivo: una ragazza ci riceve con un sorriso simpatico, ci stringe la mano e, mentre ci offre una tazza di zuppa calda, chiede com'è andato il viaggio. Noi, reduci dalla famigerata cordialità francese, siamo un po' spiazzati da tanta amabilità ma ci abitueremo presto perché sarà una delle costanti della vacanza. Veramente un punto a favore dell'ospitalità olandese!


Visto che l'hotel è in una tranquilla zona residenziale, facciamo quattro passi per raggiungere il centro, che si presenta raccolto e compatto al di là del fiume Mosa. Attraversato il Wilhelminabrug (bisogna abituarsi ai nomi un po'... "così" dei reali olandesi!) ci possiamo perdere tra le viuzze, le piazzette alberate e soprattutto i negozi di una città che si rivela davvero elegante, chiaramente ricca e con un alto tenore di vita. Una città dove, tanto per dire, il trenino del sightseeing è ipermoderno e a energia solare.
Dovete perdonarmi se non ho scattato fotografie ma sono stata molto impegnata... A fare shopping selvaggio :)) Sembravo un bambino a Gardaland: fuori e dentro dai negozi, presa a ravanare nei cestoni di vestiti in offerta, confrontare prezzi e provare taglie su taglie. Perché va bene che non amo shopping e vestiti, ma il richiamo dei saldi arriva anche a me, eh? ;)

A parte i negozi di marche famose, sbircio anche nei grandi magazzini locali: ebbene sì, amo curiosare nei supermercati, guardare la gente, scoprire cosa compra, cosa guarda, per farmi un'idea di come vive. Direi che la prima impressione entrata da Van Haren è stata ottima ;)


Arrivati in piazza Vrijthof ci troviamo faccia a faccia con la torre rossa della Cattedrale di Sint Janskerk e la Basilica di Sint Servaas, che decidiamo di visitare.


Le chiese olandesi sono state una sorpresa. Come vedete non hanno affreschi importanti, marmi preziosi o sculture imponenti, eppure mi hanno affascinato con qualcosa di altrettanto splendido: la luce. Dimenticatevi le atmosfere tetre e cupe di tante cattedrali europee, qui la fanno da padrone enormi vetrate, colori chiari, volte alte e luminose... Mi piacciono un sacco!!


Poco più in là si entra nel Markt, la piazza in cui sorge anche il comune. Considerate che, come si conviene a un paese di mercanti, il cuore delle città olandesi è proprio la piazza del mercato oppure il Waag, l'edificio che ospitava la pesa pubblica (talvolta completo di deterrenti contro i falsari: affreschi raccapriccianti che mostrano pene severe, gabbie di metallo o pentoloni di piombo dove venivano letteralmente fusi i colpevoli O_o)

Il Markt è anche il primo impatto con le case olandesi che imparerò ad amare a dispetto della mia repulsione per i mattoni faccia-vista. Vengo affascinata dagli abbaini, dai serramenti di legno colorati, ma soprattutto dalle ampie, enormi vetrate: l'equilibrio tra vetro e mattoni nelle case olandesi è tutto sbilanciato sul primo e questo non può che rapire totalmente una come me, che vorrebbe vivere in una casa di vetro! ;)



Guarda a caso, mentre siamo nel Markt ci viene un certo languorino e... toh, caso vuole che proprio lì si trovi Reitz, il tempio della frittura ^^' ben riconoscibile dalla fila che arriva fin fuori dal negozio e dalle decine di persone che bivaccano nei dintorni, affondando con ingordigia le dita nei coni di carta bianca e rossa.


Mi raccomando: non lasciatevi spaventare dalla lunga fila! Si tratta molto probabilmente dei clienti che aspettano il take away. Se volete invece sedervi e gustarvi in pace un pasto completo infilatevi nel minuscolo locale e cercate di decifrare il menù in olandese ;) Un'altra lezione che impariamo subito è che, sebbene tutti gli olandesi parlino inglese (a partire dal vecchietto ottantenne fino al muratore che sembra aver fatto a malapena le elementari - entrambi casi capitati durante il viaggio) ebbene, nonostante ciò tutte le scritte che troverete in giro saranno in olandese. La maggior parte dei ristoranti (ma non tutti) hanno anche un menù in inglese, ma difficilmente è esposto in vetrina: dovete entrare, chiederlo e sedervi per consultarlo... insomma, una volta dentro siete già accalappiati ;)
Ma torniamo a Reitz. Mentre io mi butto su un'infallibile omelette, Mr Owl, più audace della sottoscritta, prova il piatto del giorno: cozze della casa con patatine fritte! Accompagnate da abbondante birra olandese, ovviamente.


Mai sentito un connubio del genere? Nemmeno noi, ma pare che non sia affatto male, come potete ben vedere ;)


Dopo questo pasto leggero e frugale siamo pronti per metterci in macchina e percorrere i 130 km che ci separano dalla prossima tappa :)

14 commenti:

  1. Io sono stata solo ad Amsterdam, che mi attirava poco e invece mi ha conquistata! C'è molto oltre al fumo e alle "signorine"...
    Però questo tuo post mi fa pensare che anche altri posti valgano un giro in Olanda!

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  2. Io ho letteralmente adorato le case Olandesi con gli abbaini, i bovindi e i mattoncini! :) Mi piacciono le case nordiche, in generale...

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  3. Cozze e patatine fritte vanno alla grande pure in Normandia e Bretagna, uguale proprio pentole e patatine.
    La patatina tira sempre (scusa scusa scusa è orribbbole sta battuta!!!)
    Belle foto, ma non dubitavo. Aspetto il resto con gioia di ricredermi sull'olanda, ah un mio cugino - tra i preferiti cugini - ha sposata una olandese, il cui fratello è un famoso attore o perlomeno lo era quanso si sono sposati nel 93 e arrivo - un gran bel tipo davvero - alle nozze con un papillon di legno. Meraviglia. bacibaci

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  4. quanto mi piace dalle foto sembra sia un posto di serenità
    (è normale aver voglia di andare a vivere lì o in brasile o in finlandia?)
    Sandra..il papillon di legno lo trovo geniale

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    1. grazie si in effetti lo era, persino mio nonno all'epoca 83enne ne rimase colpito. baci sandra

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  5. Ecco, sono rimasta un po' indietro con le mie letture, ma ho visto anche l'altro post olandico. . E poi questo. .. aspetto gli altri con gioia, ma sei stata nella mia cittadina medievale preferita e la raconterai, sappi che piangero' tanto

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  6. Elizabeth - Esatto. Amsterdam è una bella città, con angoli molto pittoreschi, ma gli angoli di Olanda che mi sono piaciuti di più sono altri... vedrai!

    NataDiMarzo - A chi lo dici!!!!!! Cosa darei per vivere in una delle loro case... Aaaawwwww

    Sandra - già e anche in Belgio! Un papillon di legno? Troppo avanti l'attore!

    PetaloBlu - grazie, mi fa piacere che le foto trasmettano serenità :) Olanda, Brasile o Finlandia? Tre paesi simili, eh? ;) Io farei 4 mesi in ognuno e non se ne parli più

    Squa - uh, adesso sono io curiosa di sapere di quale città parli... Spero di descriverla a dovere ;))

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  7. Sai nemmeno io a Maastricht avrei dato due soldi di fiducia... e invece dalle tue parole e le tue immagini merita proprio di esser vista... l'Olanda è bella da morire e gli olandesi uomini o donne son belle da paura tanto da far sembrare noi italiani delle cozzette nere

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    1. Ah, questo è un commento davvero interessante! Davvero trovi che gli/le olandesi siano belli? Sai che invece io e Mr Owl ci confessavamo che, in generale, lo troviamo un popolo abbastanza brutto? Sono statisticamente i più alti del mondo, sono tutti biondi (ok, non che creda che siano i colori a fare la bellezza ;)) eppure hanno lineamenti poco fini e non di rado le donne sono delle vere marcantonie ^^'
      No dai, Fab, non mi cadere nel complesso d'inferiorità per le olandesi! Allora se andassi in Svezia che faresti? ;))

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    2. In effetti in Svezia ho pensato al suicidio, in Olanda no.
      Mio cugino quello di sopra che ha sposato l'olandese dice che le + belle sono sempre le spagnole. Argomentone. BACI Sandra

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    3. Eh, a chi lo dici... A Stoccolma ho incontrato una venditrice ambulante di pop corn che sembrava una modella. Struccata, con il fazzoletto in testa, eppure splendida. Dio, io conciata così sarei sembrata un naso che cammina O_o Le avrei voluto dire "Ma ti vedi? Che cavolo ci fai TU a vendere pop corn per strada??"

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    4. Ah ah, ho seguito questa discussione nei commenti che mi ha strappato un sorriso!! :-) Robin complimenti per le foto, sei sempre brava e rendi i tuoi viaggi sempre al meglio grazie ai tuoi scatti "delicati", mi piacciono tanto!! E le cozze e patatine? Meglio che non ti dica che ho appena finito il pranzo ma già mi è tornata la fame... aiutooo... meglio affogare l'ingordigia in una tazza bollente di caffè e riprendere il lavoro. Buon pome!

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  8. Io nemmeno l'avrei visitata: sarei uscita immediatamente dal centro commerciale con sotto braccio uno di quei bei vasi pieni di leccornie che mi hai fatto vedere nella prima foto!

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  9. Marix - e invece ho resistito anche a quelli! Oh, son stata troppo brava :)

    Grazie Silvia! *^_^*

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