mercoledì 9 gennaio 2013

Cose che avrei dovuto imparare della spesa

Visto che le prime riflessioni sulla spesa risalgono a più di un anno fa, sarebbe legittimo pensare che nel frattempo abbia imparato qualcosa in proposito, no? E invece ieri mi sono resa conto che le lacune sono ancora tante:

- Mai dimenticare l'euro per il carrello. L'alternativa è arrancare nelle corsie trascinando un cestino strapieno che perde pezzi a ogni curva, una borsa da lavoro con altrettando peso specifico, una sciarpa che pende da ogni parte e spazza il pavimento notoriamente pulito del supermercato (e che maledici nonostante fino a un minuto prima, ovvero mentre pedalavi nel freddo, le sciarpe lunghe fossero il tuo grande amore), un cappello con paraorecchie farcito di guanti ficcato sotto l'ascella del braccio che non regge il cestino.

- E' inutile scrivere una lista della spesa ordinata e completa, chiedere a Mr Owl decine di volte se ha qualcosa da aggiungere, arrivare a evidenziare ogni voce con colori diversi - giallo per gli alimentari e blu per i detersivi - per evitare di andare avanti e indietro come un pendolo tra una corsia e l'altra, magari abbellire la lista con fiorellini, ghirigori, stelle, cuori e girandole nel migliore doodle-style telefonico... Se poi dimentichi 'sto popo di capolavoro a casa.

- Anzi, scrivere la lista e dimenticarla è controproducente perchè: 1° Al supermercato ruggirai come un puma scartabellando in ogni antro della borsa nella vana ricerca della lista, con il cappello farcito che ti cade dall'ascella, l'ultimo chilometro di sciarpa che rischia di fare inciampare la vecchietta a cui volevi giusto chiedere di reggerti un momento i guanti mentre cerchi di aprire la tasca interna coi denti. 2° Arrivata a casa la sola visione della lista lì bella pronta sul tavolo ti farà ululare come un lupo mannaro e non potrai evitare di appallottolare il capolavoro con rabbia, cacciandolo nell'angolo più remoto della casa da cui, però, talvolta ritorna chiudendo il cerchio col punto tre. 3° Può capitare che arrivata al punto 1 trovi nella tasca interna un foglio accartocciato che genera un'impennata di autostima: evidentemente non sei così rimbambita come temevi. Il momento di gloria però durerà fino al ritorno a casa, quando ti tramuterai in orca assassina scoprendo che la lista era vecchia e quello che hai comprato ti serviva un mese fa.

- Il fatto che a casa tu abbia un sacco di spazio in dispensa grazie al nuovo ivar montato con maestria, che in ufficio stiano per comprarti una bella cassettiera da riempire di cibarie e che i frullati di frutta (la tua merenda al lavoro da quando sei a dieta) siano in offerta NON raddoppia automaticamente la capienza del cestino della bicicletta. Ne consegue che uscire dal supermercato con tre borse piene è un suicidio, perchè passerai il quarto d'ora successivo a giocare a tetris con la spesa, cambiando la disposizione di ogni singolo articolo con una velocità che neanche l'ambulante del gioco dei tre bicchieri. Ovviamente alla fine dell'incastro non ci sarà posto per la tua borsa e dovrai scegliere se tenerla a tracolla, calciandola a ogni pedalata e segandoti una spalla, oppure se appoggiarla in cima alla pila di spesa che sta davanti a te, coprendo completamente il fanale. Io in genere scelgo la seconda, anche con la nebbia. Sì, voglio una vita spericolata :)

8 commenti:

  1. :-D Sappi che io un'estate sono tornata dal supermercato IN BICI facendo ben 12 km con: due meloni appesi da un lato del manubrio, un sacchettone appeso all'altro lato, un sacchetto di peperoni legato al cannone, il cestino strapieno di ogni barattolo possibile... all'epoca c'erano ancora le sporte di plastica che hanno resistito quasi fino a casa, ma è stata dura!

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    1. Oh, io non riesco ad appendere le borse al manubrio, mi sbilancio troppo ^^' Complimenti per la tua impresa da Guinnes!

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  2. grandissima.
    Io ormai mi sono votata alla spesa a piedi, con carrello sai quelli che una volta usavano solo le vecchiette col cappotto grigio. Ora ne esistono di gran
    belli, trendy, chic ma il mio errore è sempre quello di considerere il mio carrello da 3.99 euro del kasanova (comunque fighissimo xke pieghevole, mentre scrivo è qui accanto a me tipo protesi) = a quello da 70 euro di genevieve letou, non è capiente/resistente uguale. Baci sandra frollins

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  3. Forte Robin :-)
    per anni andavo al lavoro i bicicletta, tutto l'anno, e ho avuto i tuoi problemi logistici..
    Per me la peggiore è preparare una bella lista e dimenticarla a casa, e ritrovarsi al supermercato con l'alzheimer..
    Buona giornata!!!
    Dany

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  4. Odiooo la spesa. Non la farei mai. Quando andiamo mio marito ed io, io mi dirigo verso i prodotti veteraniani, biologici,salutari, lui verso quello dei vini e dei cibi super ingrassanti!
    Baci
    Raffaella

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  5. Odio fare la spesa! e spesso mi trovo in situazioni di questo tipo. Al supermercato a fare la spesa per tutta la settimana preferisco mandare mio marito, lui lo fa volentieri mentre io non ci andrei mai! Mentre al negozio in paese, capita di andare in bici, figlio di 4 anni nel seggiolino dietro e figlio di 7 sulla sua bici. Dici che entri per tre cosucce ed esci con delle vere borse...a quel punto ti chiedi come farai ad arrivare a casa senza far cadere la spesa e senza far cadere il figlio, e puntualmente, mentre giochi di equilibrio ti squilla il cellulare....io odio fare la spesa!!!

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  6. Sandra - Ah il carrello è in voga anche qui! Solo che io faccio la spesa quando esco dal lavoro, quindi per forza in bicicletta ;)

    Dany - Sì, quando mi accorgo che non ho la lista mi trasformo in un drago cinese! >(

    Raffaella - Beh, non parliamo delle controversie tra me e Mr Owl quando capita che andiamo insieme... :D

    Elena - Mah, devo dire il fare la spesa in sè non mi dispiace. Il problema è avere poco tempo e poche braccia per trasportare tutto ;)

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  7. io A D O R O fare la spesa...
    però i tuoi dictat sono assolutamente veri e veritieri!

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