Ed eccoci di nuovo qui, a "scongelare" la mia vita privata che nelle ultime settimane avevo temporaneamente ibernato per far spazio al lavoro, con le mille urgenze dell'Evento che si avvicinava.
Fa un po' effetto riprendere a scrivere dopo tanto tempo, come fa effetto non essere incollata al cellulare 14 ore al giorno, tornare a casa per cena o dormire 7 ore a notte.
Gli ultimi giorni sono stati una montagna russa emotiva, con scariche di adenalina e picchi di ansia mai provati prima, ma anche molte soddisfazioni e un piacevole senso di coesione del nostro piccolo team.
Come al solito, l'inizio è stato catastrofico. Non scendo nei dettagli, vi dirò solo che alle 7.00 di giovedì sera, dopo una delle più brutte giornate della sua carriera, una Robin affranta, ai minimi storici della sua autostima lavorativa, sedeva nel baule della sua macchina parcheggiata fuori dall'ente fiera della sua città, a quell'ora deserto, piangendo come una vite tagliata e ripetendosi per autoconvincersi "non sei un'incapace". Il fatto che gli incidenti avvenuti nel pomeriggio non fossero colpa sua non era un buon motivo per non deprimersi dato che, come responsabile, la faccia ce l'aveva messa lei e tutti i cazziatoni dei clienti se li era sorbita in prima persona. Con l'aiuto di un po' di trucco, riesce comunque a rendersi presentabile per la cena inaugurale dell'evento, giusto in tempi per sorbirsi altre due o tre lamentele. Tanto per fare il pieno che non si sa mai.
La mattina dopo accende il cellulare e arrivano, uno dopo l'altro, 8 sms che Robin non riuscirà a leggere perchè prima che finisca il suono di ricezione dell'ultimo parte la chiamata del Capo: "Collega Esperta è al pronto soccorso: purtroppo non può partire con noi, quindi dobbiamo fare senza di lei". Peccato che Collega Esperta avesse organizzato dettagli fondamentali dell'Evento quali la cena di gala e i navettaggi degli ospiti, punti che solo lei aveva gestito e di cui Robin aveva solo una vaga conoscenza: sapeva che sarebbero accaduti, in un qualche momento, ma tutti i particolari le erano completamente ignoti. Bene. Robin sente una voragine aprirsi sotto i suoi piedi e le sembra di non poter proprio farcela a sopravvivere per altri tre, lunghissimi giorni. Beve tè e lacrime e con fare molto maturo si aggrappa a Mr Owl come un koala, frignando "non vogliooooo partireeee" come un bambino che non vuole andare a scuola. Poi si ripete che non può essere così infantile, che deve trovare la forza di essere professionale, o almento provarci... o almeno fingerlo abbastanza bene da ingannare gli altri ;)
Poi, in un qualche modo, la macchina entra in funzione. Anche senza l'aiuto di Collega Esperta, la piccola squadra improvvisata addetta all'ospitalità ingrana la quarta: Robin, una Hostess che fino al giorno prima non sapeva nemmeno dell'esistenza dell'Evento e il loro aiutante-autista neopatentato. Durante il viaggio sulla Cisa leggono gli appunti che Collega Esperta aveva lasciato in vari post it, studiano le parti dell'Evento che solo lei conosceva e mettono insieme i pezzi, per sostituirla nel miglior modo possibile e, soprattutto, subito. Cosa devo dire? Ha funzionato! :)
Abbiamo macinato successo dopo successo, risolvendo problemi e tamponando gli imprevisti last minute. Alla fine la pesante assenza non si nota e i partecipanti si congratulano con noi per l'ottima organizzazione. Confesso che mai i complimenti mi hanno inorgoglita tanto :) Soprattutto quelli degli stranieri che ringraziavano per la bellissima esperienza e riconoscevano il lavoro che doveva esserci stato "dietro le quinte", quello che si vede solo se non si vede ;) Una soddistazione tutta speciale è arrivata da un giornalista inglese: "Si dice sempre che gli italiani sono disorganizzati, invece avete creato un evento top level" Oh oh, che onore ricevere un simile riconoscimento da un british che più british non si può!
Ma il momento migliore dell'Evento è stato la fine ;) L'ultimo giorno, quando l'ultima valigia è stata riconsegnata e le premiazioni sono terminate, la tensione si è allentata definitivamente e Robin con un sorriso sardonico (come del resto tutti gli altri componenti dello staff) si aggirava gaia per la sua città, trotterellando finalmente verso casa. Credo che il Nido non mi sia mai sembrato tanto accogliente, il divano tanto comodo, la doccia tanto rilassante e la cucina di Mr Owl tanto ghiotta, nonostante non avessi nemmeno la forza si masticare ^^'
Ed eccomi di nuovo qui, dicevo, a riprendere la mia vita privata da dove l'avevo lasciata, a riappropriarmi del mio tempo libero, ad appuntare finalmente impegni personali in agenda... e a tornare a leggere i vostri blog! A presto!
Fa un po' effetto riprendere a scrivere dopo tanto tempo, come fa effetto non essere incollata al cellulare 14 ore al giorno, tornare a casa per cena o dormire 7 ore a notte.
Gli ultimi giorni sono stati una montagna russa emotiva, con scariche di adenalina e picchi di ansia mai provati prima, ma anche molte soddisfazioni e un piacevole senso di coesione del nostro piccolo team.
Come al solito, l'inizio è stato catastrofico. Non scendo nei dettagli, vi dirò solo che alle 7.00 di giovedì sera, dopo una delle più brutte giornate della sua carriera, una Robin affranta, ai minimi storici della sua autostima lavorativa, sedeva nel baule della sua macchina parcheggiata fuori dall'ente fiera della sua città, a quell'ora deserto, piangendo come una vite tagliata e ripetendosi per autoconvincersi "non sei un'incapace". Il fatto che gli incidenti avvenuti nel pomeriggio non fossero colpa sua non era un buon motivo per non deprimersi dato che, come responsabile, la faccia ce l'aveva messa lei e tutti i cazziatoni dei clienti se li era sorbita in prima persona. Con l'aiuto di un po' di trucco, riesce comunque a rendersi presentabile per la cena inaugurale dell'evento, giusto in tempi per sorbirsi altre due o tre lamentele. Tanto per fare il pieno che non si sa mai.
La mattina dopo accende il cellulare e arrivano, uno dopo l'altro, 8 sms che Robin non riuscirà a leggere perchè prima che finisca il suono di ricezione dell'ultimo parte la chiamata del Capo: "Collega Esperta è al pronto soccorso: purtroppo non può partire con noi, quindi dobbiamo fare senza di lei". Peccato che Collega Esperta avesse organizzato dettagli fondamentali dell'Evento quali la cena di gala e i navettaggi degli ospiti, punti che solo lei aveva gestito e di cui Robin aveva solo una vaga conoscenza: sapeva che sarebbero accaduti, in un qualche momento, ma tutti i particolari le erano completamente ignoti. Bene. Robin sente una voragine aprirsi sotto i suoi piedi e le sembra di non poter proprio farcela a sopravvivere per altri tre, lunghissimi giorni. Beve tè e lacrime e con fare molto maturo si aggrappa a Mr Owl come un koala, frignando "non vogliooooo partireeee" come un bambino che non vuole andare a scuola. Poi si ripete che non può essere così infantile, che deve trovare la forza di essere professionale, o almento provarci... o almeno fingerlo abbastanza bene da ingannare gli altri ;)
Poi, in un qualche modo, la macchina entra in funzione. Anche senza l'aiuto di Collega Esperta, la piccola squadra improvvisata addetta all'ospitalità ingrana la quarta: Robin, una Hostess che fino al giorno prima non sapeva nemmeno dell'esistenza dell'Evento e il loro aiutante-autista neopatentato. Durante il viaggio sulla Cisa leggono gli appunti che Collega Esperta aveva lasciato in vari post it, studiano le parti dell'Evento che solo lei conosceva e mettono insieme i pezzi, per sostituirla nel miglior modo possibile e, soprattutto, subito. Cosa devo dire? Ha funzionato! :)
Abbiamo macinato successo dopo successo, risolvendo problemi e tamponando gli imprevisti last minute. Alla fine la pesante assenza non si nota e i partecipanti si congratulano con noi per l'ottima organizzazione. Confesso che mai i complimenti mi hanno inorgoglita tanto :) Soprattutto quelli degli stranieri che ringraziavano per la bellissima esperienza e riconoscevano il lavoro che doveva esserci stato "dietro le quinte", quello che si vede solo se non si vede ;) Una soddistazione tutta speciale è arrivata da un giornalista inglese: "Si dice sempre che gli italiani sono disorganizzati, invece avete creato un evento top level" Oh oh, che onore ricevere un simile riconoscimento da un british che più british non si può!
Ma il momento migliore dell'Evento è stato la fine ;) L'ultimo giorno, quando l'ultima valigia è stata riconsegnata e le premiazioni sono terminate, la tensione si è allentata definitivamente e Robin con un sorriso sardonico (come del resto tutti gli altri componenti dello staff) si aggirava gaia per la sua città, trotterellando finalmente verso casa. Credo che il Nido non mi sia mai sembrato tanto accogliente, il divano tanto comodo, la doccia tanto rilassante e la cucina di Mr Owl tanto ghiotta, nonostante non avessi nemmeno la forza si masticare ^^'
Ed eccomi di nuovo qui, dicevo, a riprendere la mia vita privata da dove l'avevo lasciata, a riappropriarmi del mio tempo libero, ad appuntare finalmente impegni personali in agenda... e a tornare a leggere i vostri blog! A presto!
Bentornata, Robin Super in Gamba. Ci sei mancata.
RispondiEliminaCI MANCAVI!!!! VOGLIAMO I TUOI REPORTAGE FOTOGRAFICI!
RispondiEliminaILARIA FROLLINS
Ci sei mancatissima!!! Sono contenta che tu sia sopravvissuta ;-) Un abbraccio
RispondiEliminaGrande Robin! Ne sei venuta fuori da professionista!
RispondiEliminaGoditi la tranquillità per un po'!
Cavoli. Bravissima. Ora tira un sospiro di sollievo e rilassati :)
RispondiEliminaBrava, soprattutto perchè hai saputo rialzarti...bravissima!
RispondiEliminaGrazie ragazze!!!! :)))
RispondiEliminaAnche voi mi siete mancate, davvero.
Ilaria - vi devo ancora il reportage di viaggio della Germania O.O Sarà uno dei prossimi post, promesso!
Donna in carriera..che bel post,per un anno ho vissuto come te!:) che bei ricordi:P da quello che leggo dai commenti crei reportage uhmmm interessante..
RispondiEliminati seguirò!un bacione e grazie per essermi venuta a trovare,ho bisogno di sostegno smak